La circolazione sulle strade poderali

Perché una legge per regolare l’accesso nelle strade poderali?

La necessità di raggiungere diverse località per un utilizzo più razionale delle risorse agricole e forestali, ha dato origine alla costruzione di strade di accesso in diversi luoghi della Regione. Da qui è nata l’esigenza di regolarne il transito al fine di salvaguardare l’equilibrio naturale che sarebbe danneggiato da un numero eccessivo di transiti veicolari, con la conseguente pressione antropica su un territorio da salvaguardare. Nasce, così, la legge regionale 22 aprile 1985, n. 17 che regola la materia. 

 

Cosa vieta la legge?

La legge regionale 17/85 vieta la circolazione ed il parcheggio di veicoli a motore al di fuori delle strade aperte al pubblico. Il divieto di transito, sulle strade rurali, è segnalato da appositi cartelli, posti all'imbocco delle strade.

 

 

Chi ha il diritto di accedere alle strade?


Innanzitutto vi sono i titolari di diritti reali e di godimento degli immobili serviti dalle strade, poi vi sono coloro che accedono al territorio rurale per motivi di lavoro, ed infine gli autoveicoli delle persone con invalidità superiore all'80% o motulese, munite dello speciale contrassegno con la carrozzella, di cui all' art. 381 del Regolamento al Codice della Strada (DPR 495/1992).   
Oltre questa casistica, esiste la possibilità di farsi autorizzare al transito dal Comune, dietro presentazione di domanda motivata.
L'Amministrazione regionale può invece concedere autorizzazione, la cui istruttoria è curata dall' Ufficio contenzioso e consulenze, del Corpo forestale della Valle d’Aosta, sull'intero territorio regionale per motivi di studio, lavoro o servizio.

 



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