Scheda Esposizione

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Art Déco In Italia

Museo Archeologico Regionale - Aosta
6 Dicembre 2003 - 13 Aprile 2004
MOSTRA CHIUSA

FILLIA - LUIGI COLOMBO
Figura e ambiente

FILLIA - LUIGI COLOMBO Figura e ambiente

TULLIO D'ALBISOLA
Ama bevi fuma (Pipa)

TULLIO D'ALBISOLA Ama bevi fuma (Pipa)

VITTORIO ZECCHIN
Vaso in vetro soffiato trasparente color ametista chiaro con tre strozzature sul collo

VITTORIO ZECCHIN Vaso in vetro soffiato trasparente color ametista chiaro con tre strozzature sul collo

VITTORIO ZECCHIN
Vaso in vetro trasparente soffiato color ametista con bocca e goccioloni applicati in pasta vitrea nera

VITTORIO ZECCHIN Vaso in vetro trasparente soffiato color ametista con bocca e goccioloni applicati in pasta vitrea nera

ELENA SCAVINI KONIG
Nella seduta

ELENA SCAVINI KONIG Nella seduta

 
La mostra, a cura di Rossana Bossaglia e Alberto Fiz, si configura come il primo evento specificatamente dedicato all'analisi dell'Art Déco in Italia e consente d'indagare il fenomeno nel suo complesso facendo emergere la sua specificità culturale e artistica.
Attraverso un percorso particolarmente suggestivo, vengono presentate oltre centocinquanta opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private italiane tra cui il Mart di Trento e Rovereto, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino, la collezione Buccellati e quella del Credito Emiliano di Reggio Emilia.
La selezione comprende arredi, dipinti, sculture, manifesti, ceramiche, vetri, argenti, abiti, gioielli, cartoline e riviste illustrate, per la maggior parte risalenti agli anni Venti, periodo cruciale dell'esperienza Déco. Sono molti i protagonisti di questa rassegna e tra questi è sufficiente segnalare Guido Andlovitz, Giacomo Balla, Umberto Brunelleschi, Galileo Chini, Fortunato Depero, Marcello Dudovich, Ivanhoè Gambini, Alessandro Mazzucotelli, Arrigo Minerbi, Gio Ponti, Enrico Prampolini, Mario Sturani, Adolfo Wildt e Vittorio Zecchin, a cui vanno aggiunte le manifatture Lenci e Richard Ginori.
Art Déco in Italia, divisa per settori tematici, consente, dunque, un’analisi attenta e scrupolosa di una delle esperienze artistiche più originali del Novecento, in grado d’influenzare profondamente il gusto contemporaneo nei suoi differenti aspetti.
Il Déco è una rivoluzione estetica legata alle profonde trasformazioni sociali, un'avventura del gusto all'insegna della libertà e della creatività attraverso l'utilizzo di nuovi materiali e di nuove forme.
Tra le opere esposte negli spazi del Museo Archeologico Regionale, di cui molte inedite, vanno segnalati un importante mobile di Giovanni Guerrini realizzato in occasione della celebre Esposizione di Arti Decorative di Monza del 1925 e una camera da letto in puro stile Déco di Gio Ponti realizzata nel 1930 dove la componente decorativa si coniuga con una ricerca neoclassica. Assai ben rappresentati i dipinti con L'autunno di Umberto Brunelleschi del 1920 e L'Abbondanza di Giulio Bargellini risalente agli anni Trenta.
Nella sezione delle ceramiche dominano le figure di Andlovitz e di Sturani, mentre nell'ambito dei tessuti viene presentato Dafne, lo scialle ricamo in seta realizzato da Marcello Nizzoli nel 1925.
La mostra analizza in maniera approfondita anche gli stretti legami tra i futuristi Balla, Depero e Prampolini (furono presenti in occasione dell'Esposizione di Parigi del 1925) e l'esperienza Déco, anche in virtù delle geniali applicazioni che le formule futuriste mostrarono di poter avere nell'ambito del design. Lo testimoniano, tra l'altro, l'Appendiabiti di Balla o il vassoio e la lampada firmati per Campari da Depero.



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