EDITORIALE
EDITORIALE
di Alberto Cerise
Assessore Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche
I dati pubblicati nei due scorsi numeri ci dimostrano che, pur non essendo in una situazione preoccupante, molto resta da fare per avere una buona qualità dell’aria. Dobbiamo riconoscere che se dovessimo elencare, secondo l’importanza data dalla maggioranza dei cittadini ai problemi ambientali, quello dell’aria verrebbe dopo la questione dei rifiuti, dell’inquinamento dell’acqua e forse anche dopo quello delle deturpazioni paesaggistiche. C’è purtroppo in questa valutazione l’influenza di una sorta di assuefazione al problema, come se la convivenza con l’aria più o meno inquinata fosse una sorta di coabitazione inevitabile. È pur vero che ognuno si sente parte in causa, essendo consapevole di concorrere a questo inquinamento in modo ritenuto inevitabile e per motivi vitali: l’energia per la climatizzazione e per altri usi domestici, la mobilità, i processi produttivi. Eppure, la semplice riflessione che il passaggio alla vita di ogni essere umano si compie proprio con il primo atto di respirazione, dovrebbe far capire la fondamentale importanza di questo processo fisiologico e di quanto incidano sulla salute dell’individuo le condizioni nelle quali questo avviene. A seguito di imposizioni della Comunità europea e - a cascata - da norme nazionali e regionali, si sono attivate procedure mediante le quali contenere gli inquinamenti anche attraverso misure temporali e mirate, come la chiusura o la riduzione del traffico nel caso del superamento dei parametri relativi ad alcuni inquinanti. Anche in questo caso riteniamo che per avere una efficace e larga partecipazione al contenimento di questo problema ambientale, che ricordiamo ha ricadute importanti sull’intero pianeta, sia fondamentale la sua conoscenza.
Per offrire un quadro di informazioni ampio, proponiamo in questo numero delle notizie sulle fonti dell’inquinamento atmosferico. Sapere quali esse sono e avere dei riferimenti per ridurle e quali provvedimenti prendere, non solo in quanto pubbliche Amministrazioni ma anche come soggetti privati, penso sia indispensabile per agire di conseguenza. La proposta di piano di risanamento della qualità dell’aria che la Giunta regionale ha deliberato di porre all’approvazione del Consiglio regionale, contiene una numerosa e articolata serie di misure che coinvolgono l’intera collettività, dalle istituzioni ai singoli cittadini. Ne discende che ognuno di noi, in misura più o meno grande ma comunque sensibile, così come contribuisce all’inquinamento può ugualmente dare il suo aiuto per ridurlo.
Ai cordiali auguri di ogni bene che formulo per l’anno nuovo, si aggiungono quelli volti a far sì che nella nostra regione sia respirabile “aria buona”, grazie alle misure che il Consiglio regionale adotterà ma, nel contempo, anche per il comportamento virtuoso dei valdostani.
 
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