Elenco Numeri Regione Autonoma Valle d'Aosta

PICCOLA FAUNA

ANIMALI SCONOSCIUTI, ANIMALI TEMUTI

di ronni BESSI
Direzione Flora, Fauna, Caccia e Pesca
Carta d'Identità dellA SALAMANDRA

Nomi comuni in Italiano/Francese/Latino:
Salamandra pezzata o gialla e nera/Salamandre commune/Salamandra salamandra

Indirizzo (habitat):  boschi umidi di latifoglie


Segni caratteristici: questo Anfibio non è confondibile con altre specie per le sue caratteristiche di forma del corpo e di colorazione. Sul suo dorso nero spiccano diverse macchie gialle rese ancora più brillanti quando l'animale ha il corpo bagnato dalla pioggia. La sua corporatura è massiccia, ha una coda corta e tozza, due grosse e sporgenti ghiandole dietro agli occhi neri ed una lunghezza media di una ventina di centimetri.





Professione: predatrice di vermi, lombrichi e piccole limacce


Biologia: durante i primi temporali primaverili le Salamandre adulte escono di notte dai loro profondi e umidi rifugi sotterranei e si accoppiano non in acqua a differenza della maggior parte degli Anfibi. Le future mamme possono successivamente trattenere le larve che si saranno formate nel loro corpo e ritardare il parto qualora le condizioni climatiche non siano ottimali alle loro esigenze. Normalmente durante una intensa pioggia le femmine gravide si avvicinano ad un ansa tranquilla di un ruscello ed immergendo in acqua solo la loro parte posteriore vi lasciano uscire da 10 a 30 piccoli dalla colorazione bruna e dotati di tipici ciuffi branchiali esterni. I neonati sono, come gli adulti, dei predatori ed in caso di carenza di prede possono divorare anche i propri fratelli più deboli e minuti. Dopo un periodo che può variare da qualche settimana a diversi mesi (a quote alte in ambiti ombrosi e con temperature basse) si conclude la loro metamorfosi e le giovani Salamandre abbandonano l'acqua. Inizia quindi sulla terraferma la loro avventura che potrà durare anche mezzo secolo!

La parola al diretto interessato: io sono un essere notturno che compare durante e dopo intense precipitazioni tanto da essere stata chiamata anche “lucertola della pioggia”. Sono quasi immune dal rischio di essere mangiata da predatori più grandi in quanto se morsicata le ghiandole della mia pelle secernono una sostanza irritante per la bocca dell'assalitore che viene obbligato a rilasciarmi e non ripeterà più questa esperienza. Infatti le mie macchie giallo vivo non servono a mimetizzarmi ma segnalano invece la mia non commestibilità. In passato sono stata considerata dagli Umani un animale diabolico particolarmente legato al fuoco (io che sono un Anfibio ed ho bisogno di avere sempre la pelle umida!) ed ancora oggi c'è gente che mi teme e che mi pensa pericolosa (mentre invece nella realtà io non mordo mai, non sono capace di schizzare niente e sono innocua). E pensare che nel Rinascimento il re francese Francesco 1° fece di me il suo emblema e nei suoi castelli decine di sculture che mi rappresentano furono realizzate e vi sono ancora presenti.


NOTA BENE: la Salamandra è protetta dalla Legge Regionale “Norme per la tutela dei Rettili e degli Anfibi”e ne è quindi vietata la cattura, la detenzione e l'uccisione. Qualora la si rinvenga, come può accadere, al centro di una strada durante o dopo una forte pioggia la sua sorte è quasi sempre segnata: prima o poi un'automobile la schiaccerà. Se si vuole evitarle questa fine è possibile prenderla delicatamente in mano e liberarla sul lato della strada dove si stava dirigendo, ovviamente prestando molta attenzione al traffico veicolare. Anche così si dà una mano alla Natura di casa nostra.


Si informano i nostri Lettori che a partire da questo numero eventuali richieste di informazioni su Animali Sconosciuti non ancora trattati in questa rubrica potranno essere inviate all'indirizzo dell'autore della stessa (r.bessi@regione.vda.it) che provvederà a rispondere nel più breve tempo possibile. Le lettere ritenute di particolare interesse saranno pubblicate con la relativa risposta nel successivo numero dell'Informatore Agricolo.


 

RECENSIONI
a cura della Redazione

 

LA CAMPAGNA, secondo volume
della collana
“milieux, flore et faune
de la Vallée d'Aoste”


E' stato appena pubblicato, sia nella versione in lingua italiana che in quella francese, il secondo volume della collana dedicata agli ambienti naturali ed antropici della Valle d'Aosta.
Questa volta il tema trattato è la Campagna. Un simpatico riccio a fumetti accompagnerà i lettori grandi e piccoli alla scoperta di piante e animali, sia selvatici che domestici, che la caratterizzano.
Questo Cahier Nature, come il precedente dedicato alle Zone Umide, è stato strutturato a diversi livelli di fruibilità a partire dagli studenti delle scuole elementari.
Gli Enti pubblici, e le Scuole che trattino progetti relativi alla Campagna, se interessati potranno richiedere le copie necessarie alla Direzione flora, fauna, caccia e pesca, Località Amérique 127/A, 11020 Quart (Valle d’Aosta).

 

MONOGRAFIA:
I COMBUSTIBILI NEGLI INCENDI
DI VEGETAZIONE
Autore: Giancarlo CESTI


I combustibili forestali condizionano l'evoluzione dell'incendio e per tale ragione devono essere identificati con rapidità e precisione da parte dell'operatore che interviene sull'incendio. Questo è particolarmente vero nelle situazioni molto evolutive dove incendi che appaiono relativamente tranquilli assumono in brevissimo tempo dimensioni non controllabili.
Il testo, scritto dall'autore sulla base di una esperienza pluridecennale in seno al Nucleo antincendi boschivi dell'Assessorato agricoltura e risorse naturali, analizza la complessa realtà dei combustibili in modo preciso, evidenziando i rapporti tra combustibili e fattori ambientali, fornendo dettagliate classificazioni; affronta inoltre il problema dei modelli di combustibile, poco noto anche agli addetti ai lavori ma cruciale per la previsione del comportamento del fuoco.
 

 

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