Elenco Numeri Regione Autonoma Valle d'Aosta

Speciale Informatore Agricolo

Approccio Leader - ASSE 4

di
Approccio Leader
ASSE 4






MISURA 410
Strategie di sviluppo locale

 


1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono:
• rafforzare le capacità di governance locale;
• rafforzare i partenartiati locali.
Tali obiettivi verranno raggiunti principalmente attraverso l’attivazione di interventi previsti dalle misure dell’Asse 3.
 




2 PROCEDURA E TEMPI DI SELEZIONE DEI GRUPPI DI AZIONE LOCALE

La procedura per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) prevede l’emanazione di apposito bando di gara da parte della Autorità di Gestione (AdG) dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali entro i tempi previsti dal regolamento (CE) n. 1974/06.
In fase preliminare sarà promossa un’attività di concertazione tra AdG e territorio rurale, che consentirà all’amministrazione regionale di verificare la presenza dei requisiti essenziali (presenza di un tema o idea guida, composizione del partenariato, ecc.) e di verificare congiuntamente i contenuti delle proposte.
Il bando indicherà i criteri di ammissibilità e di selezione dei GAL e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL) da essi predisposti. Saranno inoltre fissati criteri di valutazione qualitativa dei progetti ed un eventuale sistema di premialità (di tipo finanziario) per il GAL che avrà presentato il PSL qualitativamente migliore.




3 CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

I criteri di ammissibilità sono:
• il partenariato dei GAL deve essere costituito da un insieme di partner pubblici e privati il cui livello decisionale sia composto per almeno il 50% dalle parti economiche e sociali ed altre rappresentanze della società civile;
• presenza nel partenariato degli Ateliers ruraux costituiti sul territorio (in rappresentanza, di norma, dei territori delle Comunità montane);
• ogni GAL deve rappresentare un’aggregazione di territori con popolazione totale non inferiore a 5.000 abitanti e non superiore a 100.000 abitanti;
• ogni GAL deve ricoprire sia “aree rurali marginali” (ARM) che “aree rurali particolarmente marginali” (ARPM), con proporzioni che saranno definite nel bando di selezione (vedi definizione nel box seguente);
• non sono ammesse suddivisioni o aggregazioni territoriali artificiose, che determinino una disomogeneità dei territori e una scarsa efficacia dei PSL.
 




4 CRITERI DI SELEZIONE
I principali criteri di selezione sono:
1. grado di partecipazione (in percentuale, a partire da un minimo del 50%) e tipologia del partenariato socio - economico dei GAL;
2. qualità complessiva degli interventi previsti nel PSL (secondo criteri qualitativi da definire nel bando);
3. presenza e quantità di risorse destinate ai progetti di cooperazione interregionale e transnazionale;
4. grado di integrazione territoriale e socio – economica degli interventi previsti nei PSL grado di innovazione degli interventi previsti nei PSL;
5. presenza di azioni ed interventi aventi una diretta ricaduta sull’attività agricola (a partire da un minimo del 50% in termini finanziari);
6. grado di coerenza con la strategia regionale di sviluppo rurale contenuta nel PSR e con la Strategia Unitaria Regionale di cui al Documento di Programmazione Strategico - Operativa (DoPSO) per la politica regionale di sviluppo 2007-2013;
7. esperienza pregressa del GAL nell’ambito delle iniziative comunitarie Leader II e Leader plus.
 

I PSL saranno esaminati e selezionati da una apposita Commissione regionale (Nucleo di valutazione).




5 NUMERO INDICATIVO PREVISTO DI GRUPPI DI AZIONE LOCALE
Il numero indicativo di GAL previsti è tre; il numero massimo di GAL che la Regione potrà selezionare è indicativamente quattro.




6 PERCENTUALE PREVISTA DI TERRITORI RURALI INTERESSATI DA STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE
Il territorio regionale è classificato “Area rurale con problemi complessivi di sviluppo” dal Piano Strategico Nazionale (PSN). Ai fini dell’applicazione dell’approccio Leader, il territorio regionale sarà suddiviso in due zone, chiamate convenzionalmente “aree rurali marginali” (ARM) e “aree rurali particolarmente marginali” (ARPM), (con l’esclusione della Zona urbana di Aosta). La selezione delle ARPM sarà fatta secondo criteri fisici e socio-economici, a partire da quelli già utilizzati per la selezione degli attuali 32 comuni Leader plus (vedi box pagina seguente).
L’ampliamento della superficie territoriale eligibile ha la finalità di consentire maggiore libertà nella delimitazione territoriale di ogni GAL e di assicurare maggiore competizione tra i GAL stessi, rispetto alle procedure programmazione Leader.
Nei PSL, i GAL dovranno destinare alle ARPM una quantità di risorse significativamente maggiore rispetto alle ARM, secondo proporzioni che saranno determinate nel bando di selezione.

 

DEFINIZIONE DELLE AREE ARPM E ARM

Tutto il territorio della Valle d’Aosta risulta nell’elenco delle zone montane e svantaggiate. Si deve tuttavia considerare che, a seconda del posizionamento e dell’altitudine, vi sono comuni nei quali le difficoltà collegate a fattori fisici, climatici e ambientali si fanno maggiormente sentire, mentre in altri comuni tali aspetti incidono in misura minore. A tale proposito, analogamente al precedente Leader plus, è stato selezionato un gruppo di comuni sulla base di un parametro che nelle zone di montagna costituisce un buon indicatore: l’attitudine alla circolazione. In effetti, nei comuni di fondovalle si trovano le strade principali, l’autostrada, la ferrovia, ecc.. Ciò permette una migliore predisposizione all’insediamento di attività artigianali, industriali o commerciali. Nei comuni di versante, tale predisposizione è invece ridotta, se non assente. Nelle suddette aree di fondovalle, inoltre, l’accesso ai servizi è nella maggior parte dei casi meno problematico che in media e alta montagna, così come l’approvvigionamento energetico (gas metano per esempio) o l’accesso alle grandi e moderne reti di comunicazione.
Pertanto, pur includendo l’intero territorio regionale nell’Asse Leader, si è reso necessario distinguere due zone con differente “grado” di svantaggio:
le Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), che comprende i Comuni più sfavoriti dal punto di vista logistico che presentano forti caratteri di ruralità e di marginalità e maggiori rischi ambientali, ecc.);
le Aree Rurali Marginali (ARM) che per la loro posizione sono considerati più favoriti rispetto ad altri; presentano caratteri di ruralità meno spiccati, con maggiori caratteristiche turistiche e/o commerciali;
i Comuni che fanno parte delle ARM sono 42 (Aosta solo per la parte extraurbana) dei quali 32 sono in posizione privilegiata in fondo valle, 8 sono, stazioni turistiche e 2 sono a ridosso del capoluogo. Quelli che fanno parte delle ARPM sono 32.
E’ necessario precisare che alcuni Comuni di fondovalle comprendono fasce di territorio declive che si estendono sui versanti fino al confine con le zone di alta montagna. In tali porzioni di territorio esistono ancora frazioni abitate che hanno gli stessi problemi dei Comuni di media alta montagna e di cui si terrà conto nella selezione dei progetti e nell’assegnazione delle risorse. Per evidenziare i Comuni a forte vocazione turistica si è ricorsi alle presenze turistiche giornaliere.

 

Il territorio Leader e i Comuni classificati ARPM
 

 

7 PROCEDURA DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI POSTE IN ESSERE DAI GRUPPI DI AZIONE LOCALE
Ad avvenuta approvazione del PSL, i GAL dovranno favorire la presentazione di progetti da parte dei beneficiari locali (individuare i bisogni, animare il territorio, ecc.), avvalendosi, in particolare, dell’apporto degli Ateliers ruraux.
La presentazione dei progetti al GAL avviene attraverso l’emanazione di bandi oppure a regia diretta da parte del GAL o, ancora, a regia del GAL in convenzione. I bandi sono concordati con l’Autorità di Gestione (AdG). L’iter amministrativo relativo ai bandi è compiuto da un ente pubblico capofila (Comune o Comunità montana) appartenente al territorio in cui opera il GAL.
Ogni GAL seleziona i progetti, verificandone la coerenza con il PSR e il PSL. I progetti sono successivamente inviati alla AdG.
L’AdG istruisce le pratiche dei singoli progetti, effettua il controllo di ammissibilità tecnica e verifica, inoltre, la coerenza degli stessi progetti con le altre politiche regionali di interesse locale.
Se l’istruttoria tecnica e la verifica di coerenza si concludono positivamente, il beneficiario finale può avviare il progetto. Sono possibili anticipazioni ai beneficiari finali, previa fideiussione bancaria o assicurativa nel caso di beneficiari privati.
La certificazione della spesa ed il pagamento al beneficiario finale sono effettuati dall’Organismo Pagatore Regionale (OPR), che ha altresì la funzione di effettuare i controlli amministrativi ed in loco.
 


 

MISURA 413
Attuazione di strategie locali per la qualità della vita
e diversificazione dell’economia

 



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
L’obiettivo della misura è di promuovere gli interventi a favore della diversificazione economica nell’ambito delle strategie di sviluppo locale.




2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura prevede la realizzazione di tutti gli interventi previsti dagli articoli da 54 a 58 del regolamento (CE) n. 1698/2005, anche se non previsti dall’asse 3 dal PSL, nell’ambito di strategie di sviluppo locale approvate.
Per le azioni ammissibili si vedano le misure 311, 312, 313, 321,322, 323 descritte nelle pagine precedenti.




3 DESTINATARI E BENEFICIARI POTENZIALI
Gli interventi sono volti al rafforzamento delle competenze degli operatori del contesto rurale.



I diversi Gruppi di Azione Locale potranno attuare direttamente alcuni interventi specifici che dovranno essere dettagliati nel Piano di Sviluppo Locale.




4 INTENSITÀ DELL’AIUTO
L’intensità dell’aiuto varia a seconda del tipo di intervento realizzato, come previsto dalle pertinenti misure dell’asse 3 e dall’allegato del regolamento (CE) n. 1698/2005. Gli aiuti alle piccole e medie imprese sono erogati nei limiti del regime “de minimis” di cui al regolamento (CE) n. 1998/2006.


MISURA 421
Cooperazione interterritoriale e transnazionale



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
La misura è diretta alla realizzazione di progetti ideati e realizzati con partners di altre regioni italiane ed europee attraverso una strategia di cooperazione elaborata dai Gruppi di Azione Locale all’interno dei Piani di Sviluppo Locale (PSL).
Gli obiettivi perseguiti sono:
• miglioramento della competitività del settore agricolo;
• miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali;
• miglioramento dell’ambiente e della gestione del territorio;
• diversificazione e sviluppo dell’economia rurale attraverso strategie di cooperazione.
 




2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è applicata sull’intero territorio regionale, ad eccezione delle aree urbane della città di Aosta.




3 TIPOLOGIA D’INTERVENTO E SPESE AMMISSIBILI
La misura finanzia:
• spese di animazione necessarie alla definizione del partenariato ed all’implementazione dei progetti di cooperazione;
• spese per il funzionamento della struttura comune e per il supporto tecnico alla implementazione del progetto di cooperazione;
• l’attuazione di progetti di cooperazione interterritoriale in partenariato con aree rurali situate all’interno del territorio nazionale;
• l’attuazione di progetti di cooperazione transnazionali in partenariato con aree rurali appartenenti a uno o più Stati Membri e/o con territori di Paesi Terzi.
 

I progetti di cooperazione dovranno prevedere azioni concrete, possibilmente integrate tra loro (nuovi prodotti, servizi o modelli organizzativi, ecc.) alle quali potranno aggiungersi attività immateriali (formazione e scambi di esperienze, ecc.).

I GAL dovranno indicare nel proprio PSL le attività che intendono realizzare con progetti di cooperazione. Una valutazione favorevole sarà attribuita ai GAL che dimostreranno l’apertura ad iniziative interterritoriali e transnazionali con particolare riferimento alle attività intraprese nell’ambito dei progetti di cooperazione già attivati nei precedenti periodi di programmazione.
Le iniziative riguardanti lo sviluppo rurale attivate nell’ambito della “Cooperazione territoriale europea” dovranno essere evidenziate dal/dai GAL il cui territorio sia interessato dall’operazione. Le sinergie tra la cooperazione in ambito Leader e la cooperazione territoriale dell’obiettivo 3 dovranno essere messe in luce. Tali sinergie riguarderanno, in particolare, i temi della competitività, dell’ambiente, della formazione delle risorse umane e dello sviluppo locale. L’AdG verificherà l’assenza di sovrapposizioni e la corretta separazione dei piani finanziari degli interventi integrati.




4 BENEFICIARI E/O DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
I beneficiari dell’azione sono i Gruppi di Azione Locale (GAL).




5 CALENDARIO E PROCEDURA DI SELEZIONE DEI PROGETTI
Nel corso del 2008 sarà pubblicato il bando per la selezione dei GAL e dei relativi Piani di Sviluppo Locale (PSL). L’approvazione dei PSL selezionati comporterà anche l’approvazione dei progetti preliminari di cooperazione.
Successivamente, i GAL avranno fino ad un massimo di 9 mesi di tempo, dalla data di approvazione dei PSL, per la presentazione all’Autorità di Gestione dei progetti di cooperazione definitivi, immediatamente attuabili. Nel caso in cui i progetti di cooperazione definitivamente approvati non dovessero utilizzare tutte le risorse disponibili, sarà cura dell’Autorità di Gestione provvedere alla pubblicazione di ulteriori bandi.
Di seguito, sono elencati i principali criteri che saranno utilizzati per la selezione dei progetti di cooperazione:
• grado di coerenza del progetto con il PSR e con la Strategia Regionale Unitaria;
• eventuale prosecuzione di progetti di cooperazione già avviati nella predente fase di programmazione;
• grado di “cantierabilità” del progetto;
• progetti che affrontano tematiche ambientali di interesse locale.
 
L’avvio operativo dei progetti di cooperazione è previsto entro il mese di settembre del 2009.




6 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo pubblico sino ad un massimo del 100%.



MISURA 431
Gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze
e animazione sul territorio



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Consentire alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, all’OPR e al GAL di procedere all’attuazione degli assi 3 e 4 del PSR in Valle d’Aosta ovvero a realizzare gli interventi di coordinamento amministrativo e finanziario, gestione, monitoraggio e controllo dei progetti di sviluppo rurale, attivati nelle aree selezionate.




2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è applicata sull’intero territorio regionale, ad eccezione delle aree urbane della città di Aosta.
Si tratta di una misura dedicata al funzionamento dei GAL.
In particolare, sono ammissibili le seguenti spese:
• spese di funzionamento del GAL (personale, attrezzature, arredi, trasferte, ecc.);
• acquisizione di competenze (studi preliminari all’elaborazione della strategia locale, ecc.) e animazione del territorio, purché sinergiche e complementari alla misura 341.

A norma dell’art. 38 del reg. (CE) n. 1974/2006, i costi di gestione dei gruppi di azione locale possono essere sovvenzionati dalla Comunità nel limite del 20% della spesa pubblica totale relativa alla strategia di sviluppo locale. Per quanto riguarda il PSR 2007-2013 della Valle d’Aosta tale limite è del 15%.



3 BENEFICIARI E/O DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
I beneficiari sono i GAL.
Pagina a cura dell'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse Naturali © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore