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Orticoltura

ALCUNE NOZIONI PRATICHE PER OTTENERE DEL COMPOST E MIGLIORARE LA RESA DI UN ORTO

Al fine di sfruttare al meglio il periodo vegetativo delle colture orticole, ecco alcuni accorgimenti da seguire per migliorare la resa degli orti in fase di preparazione, semina e crescita

di Ugo lini
(Direzione produzioni vegetali e servizi fitosanitari - ufficio produzioni vegetali)
PREPARAZIONE DEL TERRENO
Per quanto riguarda la preparazione del terreno, il primo anno di coltura si deve effettuare un’aratura poco profonda di 20 – 25 cm (scasso) con relativo spietramento; gli anni successivi, una semplice fresatura sarà ampiamente sufficiente (si evita di portare in superficie i sassi e la terra povera del sottosuolo).

Per ridurre notevolmente i problemi di malerbe e parassitari si consiglia di effettuare un sovescio prima di iniziare qualsiasi coltivazione.
Il sovescio è una tecnica agronomica che consiste nel seminare sui terreni che si decide di mettere in coltura, delle essenze vegetali come le leguminose, le graminacee o altri vegetali che saranno interrati dopo alcuni mesi di coltura.











Questo tipo di concimazione del terreno ha numerosi vantaggi:
protegge il terreno dall’erosione dovuta alla pioggia e al vento;
permette un ottimo controllo delle erbe infestanti;
migliora la struttura del terreno apportando al suo interno un discreto quantitativo di sostanza organica, che permette una migliore ritenzione degli elementi nutritivi come l’azoto e il boro e favorisce altresì la solubilizzazione di altri elementi come il fosforo, favorendone l’assimilazione da parte delle piante;
le leguminose, vivendo in simbiosi con specifici batteri, fissano l’azoto dell’aria nel terreno lasciandone un buon quantitativo che può essere utilizzato dalle colture che seguono.
 

Le principali essenze vegetali utilizzabili sono: avena, soia, trifoglio, fagioli, piselli, erba medica, lupino, fava. Gran parte di queste essenze possono essere coltivate e raccolte, interrandone solo i residui.
 
Anche i residui delle normali colture, se non presentano problemi di malattie, possono essere interrati direttamente nel terreno invece di essere evacuati.
In pratica per effettuare questa tecnica si deve seminare una singola essenza o più essenze assieme in autunno, primavera o estate, e dopo alcuni mesi (per alcune specie come piselli, fagioli ecc. dopo la maturazione e la raccolta dei frutti) si interrano, con una buona fresatura, le piante intere oppure le parti di esse rimaste dopo il raccolto.
 
Quest’operazione permette di reintegrare le sostanze asportate dalla precedente coltura e apportare un buon quantitativo di humus. La quantità di humus è però legata alla quantità di fibra che è contenuta all’interno delle piante sovesciate.
I principi attivi dopo il sovescio sono resi disponibili per il 50%, il restante sarà ceduto l’anno successivo.


SCELTA DELLA CONCIMAZIONE
La concimazione comprende l'uso di semplice letame paglioso maturo nelle quantità di 8 - 10 quintali ad ara (ara = 100m2) il primo anno, e di 5 - 8 quintali negli anni successivi. E' altresì usato un terriccio (Compost) ricco di humus formato dalla decomposizione di sostanze degradabili (foglie, erba, scarti di cucina ecc.). Questo terriccio può essere utilizzato da solo oppure mescolato con il letame paglioso e con un 15% di pollina e letame di coniglio. Letami di cavallo e pecora possono essere altresì usati senza però abbondare nelle quantità (meglio mescolarli con il resto).

La concimazione deve essere effettuata in autunno per dare modo al letame di decomporsi e compiere tutte le trasformazioni necessarie per poi essere direttamente assimilabile dalle piante; una fermentazione non completa potrebbe infatti causare degli inconvenienti (muffe, marciumi ecc.) alle nuove colture.

Inoltre, se questi letami avessero al proprio interno degli animaletti nocivi, (vedi larve di maggiolini, grilli talpa ecc.), grazie alle temperature fredde o al gelo tali animali verrebbero sterminati e non arrecherebbero alcun danno. Il letame deve essere leggermente sotterrato con una semplice fresatura o vangatura manuale in modo da permettere al gelo e al disgelo di decomporlo più rapidamente.


IL COMPOST
Si chiama Compost il prodotto della fermentazione e decomposizione di residui vegetali. I materiali da utilizzare sono: erba (taglio di tappeti erbosi), rifiuti freschi dell’orto (foglie, rametti, ecc.), foglie secche, paglia, torba, segatura, carta, resti di cucina (no plastica) ecc..


Riassumendo, qualsiasi materiale che si decomponga rapidamente e che, in seguito alla fermentazione e ad una serie di fenomeni complessi, si trasforma in una terra ricca di humus e diventa utile per concimare il nostro orto oppure il nostro giardino.







Per creare un ottimo Compost si devono rispettare le seguenti regole:
• fare un cumulo in un angolo dell’orto oppure usare gli appositi cassoni o contenitori che si trovano attualmente sul mercato, cercando di stratificare il più possibile i vari materiali e garantendo un buon ricircolo dell’aria per evitare una marcescenza con i relativi fenomeni di putrefazione maleodoranti;
• non buttare nel cumulo materiali plastici, erbe infestanti che si riproducono tramite rizomi (convolvolo, gramigna, ecc.) oppure piante o parti di piante affette da malattie gravi o virus perché la temperatura che si sviluppa durante la fermentazione sale a (circa 80-90 gradi centigradi) non è sufficiente ad uccidere tutti i patogeni contenuti nel terriccio.
 

Concludendo il compostaggio è un ottimo metodo per recuperare il materiale biodegradabile e utilizzarlo come concime per tutte le nostre piante. I quantitativi da usare variano dai 2 ai 4 kg per metro quadrato di terreno.


Tipologie di compost:
• FRESCO - dopo 2-3 mesi si può usare perché ricco in elementi nutritivi, però se ne consiglia l’interramento alcuni mesi prima di effettuare la semina o trapianto visto che, non avendo ancora ultimato la sua fermentazione, potrebbe ancora liberare delle sostanze tossiche per le colture;
• PRONTO - dopo 5-6 mesi si ottiene un compost ancora ben dotato di elementi nutritivi e con una buona presenza di humus. In questo caso interrare il compost 1-2 settimane prima di seminare o trapiantare;
• MATURO - dopo un anno di compostaggio si ottiene un compost molto umificato però con scarsa dotazione di elementi nutritivi. Molto utile per migliorare la struttura del terreno, si può usare per qualsiasi coltura.
 


SCELTA DELLA SEMENTE ADEGUATA
La semente derivante da vecchie varietà locali dà degli ottimi risultati, però è difficilmente reperibile sul mercato: di solito chi ne è in possesso se la riproduce di anno in anno scambiandola con i vicini.

Chi non ha questa semente deve puntare su quella selezionata e possibilmente IBRIDA. Quest'ultima è più cara all’acquisto, ma i risultati finali sicuramente sono migliori.
E’ infatti poco saggio risparmiare all'inizio per poi avere dei risultati pessimi al momento della raccolta dell'ortaggio.

Le sementi ibride e selezionate hanno degli innumerevoli vantaggi:
• sono molto resistenti alle malattie e ai parassiti;
• hanno un potere germinativo elevato (90-100%);
• le piantine ottenute sono molto omogenee;
• la pezzatura dell'ortaggio alla raccolta è sempre di adeguate dimensioni e sono garantite sapidità e tenerezza.
 


OTTENIMENTO DEI TRAPIANTI
Le piantine di ortaggi possono essere acquistate presso i numerosi vivai specializzati situati sul territorio regionale. Per chi preferisce invece il fai da te, dopo aver scelto la semente più adatta alle proprie esigenze, per ottenere i trapianti ci si deve procurare il terriccio, le cassettine ed i vasetti per la semina.

Il terriccio si ottiene con l'uso di materiale di compostaggio ben decomposto con l'aggiunta di torba oppure, per chi lo desidera, di terriccio già preparato che si trova in commercio sotto il nome Terriccio Universale.

Le cassettine sono in polistirolo espanso bianco (facilmente reperibili dai pescivendoli) mentre le vaschette sono in plastica o torba pressata (utili per ottenere i trapianti con la zolletta di terra che facilita e assicura la ripresa al trapianto). Nelle cassettine si consiglia la semine di porri e cipolle, colture che hanno una buona ripresa al trapianto senza zollette.

Le altre colture orticole (pomodori, melanzane, cavoli, ecc.) si seminano nelle vaschette usando possibilmente la semente confettata, ciò che permette di evitare il trapianto dalle cassette alle vaschette.
Ogni pallina assicura l'uscita di una piantina, quindi ne basta una per vaschetta. Per la preparazione di vaschette e cassette si distribuisce sul fondo del terriccio più grossolano per permettere un buon drenaggio, dopo di che si setacciano alcuni centimetri di terriccio fine che va livellato e pressato, di seguito si procede alla semina. Infine si setaccia nuovamente del terriccio per coprire la semente; si comprime e si bagna con un getto molto fine.

Per avere una buona germinazione il tutto va messo in serra oppure nel letto caldo. Per chi non dispone di queste strutture il locale caldaia o un locale riscaldato con molta luce possono andare benissimo (davanzale della finestra ecc.).

Sul mercato si trovano delle pastigliette di torba pressata le quali, una volta immerse nell’acqua, aumentano di volume e formano un piccolo vasetto. In questo vasetto si può seminare oppure fare delle talee.

In Valle d’Aosta il periodo ideale per le semine sono i mesi di marzo - aprile, ciò che permette di avere i trapianti pronti nei mesi di maggio - giugno. La germinazione risulta uniforme e lo sviluppo delle piantine assai rapida (35-40 g). I trapianti che ne derivano, grazie alla consistenza del terriccio, conservano intorno alle radici una zolletta di terra che permette una più rapida ripresa dopo il trapianto.


SEMINA E TRAPIANTO A DIMORA

È opportuno che tali operazioni siano effettuate a file per permettere di facilitare tutti i lavori di manutenzione, aumentare la resa e limitare i danni da parassiti. Anche se lo spazio a disposizione è scarso, ci si deve attenere alle distanze consigliate perché è meglio avere un ortaggio ben sviluppato e sano invece di tante piantine esili con una maggiore sensibilità ai parassiti e alle malattie. Ricordarsi, in fase di semina, che la semente va interrata da 1 a 2 volte lo spessore della stessa e che la superficie deve essere in seguito schiacciata per facilitare la germinazione.


PACCIAMATURA

Per ridurre notevolmente il problema delle erbe infestanti e per avere un prodotto finale più pulito si consiglia la pacciamatura.

Il principio è quello di devitalizzare le infestanti togliendo loro la luce. Per ottenere questo risultato si deve ricoprire il terreno con materiali naturali (paglia, stoppie,ecc.) oppure con materiali plastici di sintesi o naturali (cellulosa, amido di mais).

Principali materiali utilizzabili
• Polietilene nero: non è biodegradabile ed è utile per migliorare la maturazione dei frutti;
• polietilene bianco: evita il surriscaldamento del terreno in estate;
• polietilene fumé: da utilizzare in primavera per anticipare le colture;
• cellulosa: materiale naturale, biodegradabile ma di ridotta durata (circa 3 mesi);
• amido di mais: utile per colture come pomodoro, melanzane, ecc.; una volta utilizzato può essere sminuzzato e interrato perché biodegradabile;
• materiali naturali: paglia, cortecce, ecc. sono molto efficaci, ma devono essere usate in quantità elevate.
 

I più consigliabili attualmente per la coltivazione dell’orto sono: il telo in polieteline nero anti-alga (agritelo) oppure il telo nero biodegradabile.


RINCALZO
Questa tecnica colturale consiste nel portare la terra situata ai bordi verso la base della pianta. Questo permette di sostenere le piante, creare un solco per l’irrigazione a scorrimento, effettuare un’efficace lotta alle malerbe, ad evitare attacchi parassitari (es. mosca del cavolo).


IRRIGAZIONE
L'irrigazione può essere effettuata per scorrimento, per aspersione o per microirrigazione. L'importante è che sia effettuata di mattina o di sera, momenti in cui la temperatura dell'acqua e del terreno sono simili in modo da evitare shock termici e danni alle piante. Andando verso l'autunno si consiglia di irrigare di mattina: così facendo le foglie delle piante hanno modo di asciugarsi e si evitano le malattie dovute ad eccesso di umidità.






Servizio sms sull’orto: scrivere ORTO ON e inviare il messaggio al numero 348-5158445. Per disattivare il servizio inviare allo stesso numero ORTO OFF.
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