3 - 2010

LA NATURA A SCUOLA A SCUOLA DI NATURA

di Ronni BESSI e Nicole VESAN
Ufficio educazione faunistico-ambientale e piccola fauna - Ufficio per la fauna selvatica
Direzione flora, fauna, caccia e pesca

• PROGETTO INTERATTIVO PER LE SCUOLE ELEMENTARI, FINALIZZATO ALLA CONOSCENZA DI UN ANIMALE ANCORA MISTERIOSO

NELLA PELLE DEL LUPO

Il lupo ha fatto spontaneamente il suo ritorno in Valle d’Aosta, suscitando opposte sensazioni e infiniti dibattiti. In ambito scolastico, diversi docenti hanno scelto di proporre l’argomento nelle loro classi, chiedendo, per tale motivo, una specifica collaborazione alla Direzione flora, fauna, caccia e pesca, competente sia per la gestione degli animali selvatici che per l’educazione faunistico-ambientale, la quale sta conducendo una serie di studi proprio sulla presenza del lupo nella nostra regione.



Le attività sono iniziate nel febbraio scorso con le dieci classi delle scuole elementari di Bret e Pallin di Saint-Christophe e proseguite in alcune classi della scuola elementare del Villair di Quart.

Il progetto è strutturato in due incontri per classe più un’eventuale uscita nel bosco. Durante la prima lezione, con il supporto di foto storiche e antichi documenti, sono illustrate la biologia e l’etologia del lupo e viene spiegata la storia del rapporto tra l’uomo e questo predatore, dai tempi in cui le due specie si sono incontrate. Per facilitare il meccanismo di identificazione con il lupo, uno degli animatori indossa una maschera con le fattezze dell’animale e i bambini possono rivolgergli domande sul suo modo di vivere.



Nell’incontro successivo si propone un test di verifica sugli argomenti sviluppati precedentemente e si svolge la rappresentazione di due leggende valdostane sul lupo, “Il lupo ed il calderaio” e “Il lupo e il campanaccio”. Quest’ultima attività di animazione è quella che suscita il maggior coinvolgimento emotivo da parte dei bambini e degli insegnanti. Subito dopo, i bimbi vengono invitati a ripresentare le due leggende e ad interpretare i ruoli di noi educatori nell’atto di illustrare le caratteristiche etologiche e biologiche del lupo. Questa inversione dei ruoli, oltre a rappresentare un’ulteriore verifica su quanto hanno appreso i bambini nel corso delle lezioni, risulta particolarmente stimolante per gli alunni che, laddove sono Ronni e Nicole ad alzare la mano e a fare le domande, si sentono maggiormente protagonisti di queste interazioni.
 
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