Tabagismo

Il Ministero della Salute, a partire dal Piano Sanitario Nazionale 1998-2000, ha indicato il controllo del fumo attivo e passivo di tabacco tra gli obiettivi prioritari di salute. L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il tabacco come prima causa evitabile di malattia e morte nell'attuale società. La nicotina è stata riconosciuta, al pari dell'alcol, cocaina, allucinogeni e oppiacei, tra le sostanze psicoattive capaci di indurre dipendenza fisica e psichica. Ogni anno il fumo uccide in Italia circa 84.000 persone: un numero equivalente ad un terzo di tutte le morti per cancro ed al 15% di tutte le cause di morte. Per contrastare questo importante fattore di rischio per la salute, che presenta aspetti complessi di tipo tossicologico, psicologico e socio-culturale, occorre adottare politiche di intervento globali capaci di sviluppare alleanze e sinergie attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti che hanno competenze e responsabilità in ambito politico, educativo, sanitario, economico, nel mondo del volontariato e nel campo dell'informazione. L'intento comune deve essere quello di promuovere con esempi positivi e azioni persuasive, unitamente al rispetto della normativa vigente sul divieto di fumo, la formazione di una cultura ampiamente diffusa e condivisa del non-fumo.

La Regione autonoma Valle d'Aosta, ha inserito nel proprio Piano regionale per la salute ed il benessere sociale 2006-2008 un programma di azioni per migliorare le conoscenze dei rischi legati al fumo da tabacco attivo e passivo soprattutto per le persone a maggior rischio (bambini, donne in gravidanza, persone che soffrono di patologie respiratorie) e promuovere azioni di contrasto volte a limitare o impedire l'iniziazione al fumo, con particolare attenzione agli adolescenti e alle donne.

La Regione autonoma Valle d'Aosta, inoltre, partecipa alle azioni programmate per la lotta al tabagismo a livello nazionale, essendo partner nei progetti pianificati a partire dal 2006 dal Ministero della Salute in accordo con il Consiglio per il controllo delle malattie (CCM).

 



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