E’ stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 10 gennaio 2008 la nuova legge regionale relativa alla disciplina delle
quote latte, che diventerà applicabile in seguito alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
La Comunità Europea è intenzionata a liberalizzare il sistema produttivo entro il 2015.
Il regime delle
quote latte si basa essenzialmente sul super prelievo che viene applicato per coloro che superano il quantitativo loro assegnato.
Questa penalizzazione si protrarrà fino al 2015 nella sua architettura originale e quindi con tale sistema dovremo convivere ancora qualche anno. La revisione della normativa regionale si è resa necessaria per armonizzarla alle varie disposizioni emanate sia a livello nazionale che comunitario.
Il mondo produttivo si augura che il passaggio alla liberalizzazione del sistema quote-latte avvenga in modo morbido per attenuare eccessivi impatti sulle situazioni di debolezza presenti nel comparto.
La Comunità propone un meccanismo di aumento graduale delle quote assegnate ai singoli produttori.
In tale senso già da 1° aprile 2008, con ragionevole certezza, si potrà avere una maggiore assegnazione di circa il 2% sulla quota assegnata a ciascun produttore.
Sicuramente questo quantitativo non sarà sufficiente allo Stato italiano per evitare di applicare in tutti i casi il super prelievo, ma servirà per attenuare moltissime situazioni di malessere finanziario provocato dagli effetti della penalizzazione.
Purtroppo la Commissione europea ha previsto tale aumento in maniera lineare per tutti i produttori dell'Unione Europea senza tenere conto dell'eventuale deficit nazionale fra produzione e consumo.
Nel comparto latte alimentare e caseario in genere l'Italia è carente in produzione e quindi importatrice di circa la metà del proprio consumo.
Altra discussione in atto che servirà per limitare gli effetti negativi della revisione del sistema potrebbe essere quello di rivedere alcuni aspetti della
PAC zootecnica, in modo da fornire degli ammortizzatori ai produttori.
Ad esempio nelle regioni montane, che difficilmente possono sopportare la concorrenza delle aziende di pianura, potrebbero essere previsti degli indennizzi; purtroppo su questo tema è recente il pronunciamento del Commissario Europeo competente che pone dei seri dubbi sulla possibilità di attivare questo tipo di ammortizzatore.
La discussione sulla problematica è stata affrontata in un recente convegno a Brescia dove sono emerse posizioni nettamente contrarie alla liberalizzazione del sistema.
Quali sono le novità della recente legge regionale?
Fermo restando l’obbligo del rispetto della normativa comunitaria in materia di quote latte, la legge intende dare un’applicazione regionale al regime tenendo conto delle particolarità del nostro sistema produttivo.
Il comparto
lattiero-caseario della Valle d’Aosta presenta infatti alcune differenze sostanziali rispetto al sistema nazionale; sono numerosi i titolari di azienda che hanno quote di vendita diretta e sono presenti gli alpeggi con le loro produzioni particolari.
La legge ha perciò anche come obiettivo quello di semplificare il quadro normativo regionale e fornire uno strumento di gestione semplice ed efficace delle procedure correlate, tenendo conto delle particolarità sopra citate.
Pur mantenendo la massima autonomia nell'ambito delle competenze regionali definite dal decreto legislativo 22 maggio 2001, n. 238, che attribuisce la competenza alla regione per la disciplina dell'assegnazione e dei trasferimenti delle quote latte nel rispetto delle regole comunitarie, la nuova legge si è resa necessaria per regolare ed armonizzare i vari sistemi previsti a livello nazionale e imposti dalla normativa europea.
Quali sono i principi della nuova legge?
La nuova legge intende:
- introdurre uno strumento normativo di gestione semplice ed efficace;
- tenere conto della realtà del sistema produttivo della Valle d’Aosta, caratterizzato dalla presenza degli alpeggi;
- fermo restando l’obbligo del documento di accompagnamento del latte durante il trasporto, tenere conto del sistema di trasporto del latte legato principalmente alla nostra realtà produttiva (caseifici);
- semplificare il meccanismo sistema sanzionatorio; si introduce il principio per cui determinate sanzioni possono non essere applicate allorché venga accertato che le violazioni non sono commesse deliberatamente e che le stesse sono di importanza trascurabile in relazione al funzionamento del sistema o all'efficacia dei controlli.
Altri aspetti particolari, quali ad esempio le modalità relative al trasporto del latte e l’assegnazione delle quote pervenute alla regione e da riassegnare agli allevatori richiedenti, dovranno essere definiti con deliberazioni applicative della Giunta regionale.
Sarà nostra cura, appena saranno approvate le deliberazioni applicative, informare gli operatori del settore.