ECONOMIA. CONFESERCENTI: FRENATA CONSUMI NEL 2023, RISULTATO PEGGIORE DA 3 ANNI

MA CALO BOLLETTE POTREBBE LIBERARE FINO A 30 MLD PER SPESA FAMIGLIE
09:11 - 05/02/2023 


(DIRE) Roma, 5 feb. - La ripresa dei consumi frena nel 2023. Quest'anno la spesa mensile media familiare, in termini reali, si fermerā infatti a 2.442,5 euro, ancora 50 euro in meno rispetto ai valori registrati nel 2019, ultimo anno prima della crisi Covid. Una previsione che, perō, potrebbe cambiare radicalmente se il calo delle bollette dovesse essere confermato: la riduzione del peso delle utenze potrebbe infatti liberare fino a 30 miliardi di euro, rendendoli disponibili per la spesa delle famiglie. A stimarlo č Confesercenti.

Se nel corso del 2023 le tariffe di luce e gas si dovessero ridurre del 40%, come ipotizzato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, la spesa complessiva sostenuta dalle famiglie per le utenze domestiche passerebbe da quasi 76 a poco pių di 45 miliardi di euro, scendendo da 2.950 euro a 1.780 euro l'anno per famiglia. Le risorse cosė liberate potrebbero dunque imprimere un'accelerazione ai consumi delle famiglie, ancora al palo nel 2023. Nell'anno in corso la spesa media mensile familiare, in termini reali dovrebbe crescere infatti solo del +0,6%, pari ad appena 14,6 euro in pių al mese. Si tratta dell'incremento pių basso nel triennio 2021-2023, una frenata che di fatto interrompe la ripresa post-pandemia. Un'Italia a due velocitā. La variazione č inoltre la sintesi di andamenti decisamente divergenti nelle diverse aree del Paese. Complessivamente, le regioni che nel 2023 registrerebbero una spesa media mensile familiare pių alta dei 2.442,5 euro medi nazionali sono la Lombardia (che ha la spesa pių alta in assoluto, 2.923 euro), Val d'Aosta, le province autonome di Trento e Bolzano, il Veneto, l'Emilia-Romagna, la Toscana e il Lazio. Tutte le altre regioni, incluse Piemonte e Liguria, fino alla Puglia (che in termini reali ha la spesa pių bassa, 1.801 euro mensili) rimangono sotto la media nazionale. Nel confronto con il periodo precedente alla pandemia, solo quattro regioni appaiono aver recuperato i livelli di spesa media mensile del 2019: Abruzzo (+126 euro), Basilicata (+72), Lazio (+68) e Lombardia (+36). Tutte le altre 16 regioni, invece, restano al palo. Il gap rispetto ai livelli pre-pandemici č particolarmente accentuato in Toscana (-238euro), Marche (-174), Emilia-Romagna (-163), Puglia (-143) e Piemonte (-140).

La distribuzione della spesa. La performance della spesa per le famiglie nel 2023 risulta ancora pių deludente se si considera che la maggior parte del budget degli italiani verrā assorbita dalle spese per l'abitazione e per le utenze domestiche: casa e bollette assorbiranno, in media, il 45,8% del bilancio familiare, lasciando spazio a poco altro. Se si considerano infatti le spese alimentari (17,3%), per l'abbigliamento (3,4%) e per salute (3,9), infatti, la quota della spesa complessiva assorbita dalle voci obbligate č addirittura del 70,4%. Appena 7 euro su 100, in media, sono destinati alle spese ricreative: spettacoli e cultura (3,4%) e turismo e ristorazione (3,6%). (SEGUE)


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