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ZOOTECNIA

PRINCIPI DI NUTRIZIONE RELATIVI AI BOVINI E AI RUMINANTI IN GENERALE

Ogni elemento nutritivo svolge una funzione ben precisa a livello metabolico

di Alain Ghignone
(Collaboratore A.N.A.Bo.Ra.Va. settore alimentazione)
SISTEMA DIGESTIVO

I bovini appartengono al gruppo di mammiferi chiamati ruminanti, in quanto hanno un sistema digestivo speciale che permette loro di utilizzare i foraggi come principale fonte di elementi nutritivi. Tutti i ruminanti ingeriscono grandi quantità di foraggio senza masticarlo troppo per poi rigurgitarlo, rimasticarlo a lungo ed infine inghiottirlo nuovamente. Questo processo permette di ridurre le dimensioni delle particelle di foraggio e di aumentare così la superficie esposta alla digestione batterica.

L'apparato digestivo dei bovini è caratterizzato da un grande «serbatoio» con una capacità di circa 200 litri chiamato rumine, al cui interno si trova il “liquido ruminale” dove vive una popolazione microbica molto numerosa costituita da batteri, protozoi, funghi e lieviti che attuano gran parte della digestione. Tali microbi hanno la capacità di digerire i principali costituenti fibrosi dei foraggi e di degradare le proteine e gli amidi degli alimenti. I prodotti principali di tali degradazioni sono composti molto energetici chiamati Acidi Grassi Volatili (A.G.V.), dei quali i più importanti sono l'acido acetico (dalla fibra), l'acido propionico (dai cereali) e, in misura minore, l'acido butirrico. Questi prodotti della digestione “batterica” sono assorbiti direttamente dalle papille ruminali e trasportati agli organi “bersaglio” dalla circolazione sanguigna.

Dopo il rumine si trova il reticolo che funge da serbatoio per gli alimenti provenienti dall'esofago in seguito alla ruminazione. Le particelle più piccole, in parte già digerite nel rumine, passano dal reticolo all'omaso, cavità in cui l'acqua del bolo alimentare viene assorbita prima di passare nell'abomaso o stomaco ghiandolare. Gli enzimi digestivi dell'abomaso e dell'intestino tenue (bile e succo pancreatico) completano la degradazione del bolo alimentare. L'assorbimento degli elementi nutritivi avviene principalmente attraverso la parete dell'intestino tenue.


ELEMENTI NUTRITIVI

Ogni elemento nutritivo svolge una funzione ben precisa a livello metabolico. Gli elementi nutritivi sono classificati a seconda della loro struttura chimica o della loro funzione metabolica.


ENERGIA

L'energia permette ai corpi di svolgere un “lavoro”, ove per lavoro si intende la crescita, la lattazione, la riproduzione, il movimento e anche la digestione. Nelle razioni per bovini può essere espressa in diversi modi :UFL, UFC, Mcal… L'energia costituisce la parte più considerevole dei fabbisogni dei bovini ed è spesso un fattore limitante. Le principali fonti di energia sono l'amido e gli zuccheri forniti dai cereali, la cellulosa e l'emicellulosa provenienti dai foraggi, mentre i grassi , che possiedono un valore energetico elevato, costituiscono solo una piccola parte della razione.


PROTEINA

La proteina, che rappresenta uno degli elementi strutturali più importanti dell'organismo, può essere misurata come percentuale di Proteina Grezza (% P.G.) o col metodo francese PDIA, PDIMN, PDIME. Essa è uno dei maggiori costituenti dei muscoli, del sistema nervoso e del tessuto connettivo, pertanto è indispensabile assicurarne un apporto in misura sufficiente. Le proteine, formate da catene di aminoacidi, possono essere suddivise in due frazioni che si differenziano per il loro grado di solubilità nel rumine: quelle solubili sono digerite in maniera molto rapida dai microrganismi ruminali, mentre quelle insolubili by-passano il rumine intatte e raggiungono l'intestino tenue, dove vengono digerite e assorbite. La frazione insolubile è tanto più importante quanto più gli animali sono produttivi.
 
 
MINERALI

Per la crescita, per la formazione delle ossa e per molteplici altre funzioni dell'organismo sono necessari diversi elementi minerali; quelli richiesti in grandi quantità , come il calcio, il fosforo, il magnesio e il sodio sono definiti macro-elementi, mentre quelli richiesti in quantità infinitesimali, come lo iodio, il rame, lo zinco e il selenio sono detti oligo-elementi.
E' sempre necessario aggiungere dei minerali alla razione, affinché siano disponibili in quantità sufficienti per l'animale, ed è anche opportuno scegliere l'integratore minerale più adatto in funzione del tipo di foraggio base utilizzato e dei fabbisogni nutritivi dell'animale.


VITAMINE

Le vitamine sono composti organici necessari in quantità infinitesimale, ma indispensabili. Si misurano in Unità Internazionali (UI). I foraggi freschi (erba) ne sono generalmente ricchi; un fieno ben conservato presenta all'inizio un alto tenore di vitamine, che però diminuisce con il tempo; i cereali, invece, ne sono poveri. Nella bovina da latte, le vitamine più importanti sono la A, la D e la E.

La vitamina A è indispensabile per l'accrescimento, la riproduzione e il rinnovo continuo dei tessuti; una sua carenza causa una diminuzione della fertilità e un peggioramento delle condizioni generali dell'animale. La vitamina D è indispensabile allo sviluppo normale delle ossa. La vitamina E, come il selenio, è indispensabile per un corretto sviluppo dell'apparato riproduttivo e dei tessuti muscolari; una sua carenza può causare turbe riproduttive e distrofia muscolare.

Generalmente nei ruminanti non ci si preoccupa dei tenori di vitamine del gruppo B in quanto sono gli stessi microrganismi che vivono nel rumine a sintetizzale in grandi quantità e a renderle disponibili per l'animale. Carenze abbastanza gravi possono, invece, verificarsi nei vitelli in quanto la flora ruminale può non essere ancora sufficientemente sviluppata.


GLI ALIMENTI

La vacca da latte può nutrirsi di una vasta gamma di alimenti, che vengono classificati a seconda delle loro caratteristiche fisiche e nutritive nei seguenti gruppi:
• foraggi e alimenti fibrosi (fieno, erba, insilato di mais) che generalmente hanno molta fibra (cellulosa e emicellulosa), un tenore energetico medio-basso e un tenore in proteina molto variabile a seconda della specie e dello stadio di maturazione;
• cereali (mais, orzo, avena) che hanno un valore energetico elevato, un tenore in fibra e proteina basso;
• proteici (soia, girasole) caratterizzati da un tenore proteico elevato, valore energetico medio-basso e un tenore in fibra variabile;
• sotto prodotti (trebbie di birre, crusca di cereali, polpe di bietola) che hanno un valore nutritivo variabile, ma generalmente medio-basso e un tenore in acqua a volte alto.
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