Elenco Numeri Regione Autonoma Valle d'Aosta

Speciale Informatore Agricolo

QUALITÀ DELLA VITA E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE - ASSE 3

di
QUALITÀ DELLA VITA E DIVERSIFICAZIONE DELL’ECONOMIA RURALE
ASSE 3





MISURA 311
Diversificazione in attività non agricole


1 OBIETTIVI DELLA MISURA

Gli obiettivi della misura sono:
• diversificare le attività aziendali a favore di quelle complementari all’agricoltura e al territorio rurale;
• incrementare la multifunzionalità delle aziende agricole presenti nel territorio rurale;
• incrementare l’occupazione dei componenti della famiglia agricola.



 
2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La priorità sarà data alle iniziative che dimostrino, attraverso una analisi economica preventiva, di migliorare la redditività e le possibilità occupazionali dei membri della famiglia agricola.

La misura prevede le seguenti tipologie di investimenti nelle aziende agricole:
a) creazione e strutturazione di aziende agricole che esercitino attività assistenziali, educative e sociali rivolte agli anziani, alle persone diversamente abili, all’infanzia;
b) creazione e strutturazione di aziende agricole che permettano lo svolgimento di iniziative ricreative rivolte ai turisti quali:
• attività di condivisione con le famiglie agricole dei “savoir faire” degli operatori rurali,
• attività ricreative esercitate anche con animali domestici (maneggi, ippoturismo, addestramento di animali purché non legati ad attività sportive, ecc.) per attività legate al patrimonio culturale locale ed alle tradizioni rurali;
• attività legate all’ospitalità all’interno dell’azienda agricola (complementari a quanto previsto dalle normative sull’agriturismo): ricettive, di ristorazione, di degustazione di prodotti aziendali, di turismo rurale e naturalistico, ecc.;
c) diversificazione produttiva delle aziende agricole:
• attività artigianali tradizionali delle aree rurali (lavorazione del legno, del ferro, ricamo, filati, etc.), ivi compresi punti vendita dei relativi prodotti:
• attività di produzione, promozione e vendita di prodotti e specialità locali (gastronomiche, artistiche, ecc.), diversi dai prodotti agricoli, ivi compresi gli eventuali punti vendita;
d) realizzazione di piccoli impianti per la produzione di energia elettrica e/o termica, prevalentemente destinati alla vendita a terzi, mediante l’utilizzo di biomasse agricole e/o forestali; la potenza degli impianti non dovrà superare 1MW.
 
 
Per la realizzazione dei punti precedenti sono ammissibili le spese per:
• piccoli interventi di costruzione e ristrutturazione di volumetrie aziendali, necessari all’esercizio delle attività di cui ai punti a), b) e c) nonché per acquisti di macchinari, apparecchi informatici e relativi programmi, attrezzature ed arredi;
• le attività immateriali (es: studi di fattibilità, progettazione, …) sono ammissibili, e rendicontabili come spese generali, solo se direttamente collegate ad investimenti materiali (nel limite massimo del 12%);
• le spese relative ai servizi sono ammissibili solo se afferenti agli investimenti relativi alla loro istituzione e non alla loro erogazione.
 
Gli investimenti di cui ai punti precedenti sono di natura non prettamente agricola e per prodotti diversi da quelli dell’Allegato I del Trattato, ma svolti in aziende agricole da parte di uno o più membri della famiglia agricola allo scopo di favorire multifunzionalità dell’azienda e la multiredditività dei componenti il nucleo familiare.
Gli investimenti dovranno essere inseriti in un programma organico di intervento aziendale o pluriaziendale.


3 BENEFICIARI
Imprenditori agricoli, singoli o associati, e membri della famiglia agricola.


4 SETTORI COINVOLTI NELLA DIVERSIFICAZIONE
Il settore principalmente coinvolto rimane quello agricolo (nel senso che i beneficiari sono gli imprenditori agricoli), che sarà affiancato e integrato a livello aziendale da attività di altri settori quali l’artigianato tipico e di tradizione, il turismo didattico e sociale, ecc.


5 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino al 50% delle spese previste per le azioni di cui al punto 3, elevabile al 60% per i giovani agricoltori.
Applicazione del regime de minimis ai sensi del reg. (CE) n. 1998/06.


MISURA 312
Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese


1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono:
• diversificare le attività aziendali a favore di quelle complementari all’agricoltura e al territorio rurale;
• incrementare l’occupazione dei componenti della famiglia agricola;
• consolidare e ampliare il tessuto imprenditoriale locale promuovendo lo sviluppo di nuove attività produttive.

 

2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI

La misura è applicata con approccio Leader all’intero territorio regionale, ad eccezione dell’agglomerato urbano del Comune di Aosta.
La priorità è concessa, nell’ordine, ai progetti provenienti dalle Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), dai Siti Natura 2000 e dalle aree riconosciute parco nazionale o regionale.
La priorità è data inoltre alle microimprese che avviano o rinnovano microimprese orientate a mantenere il patrimonio ambientale delle aree rurali e condotte da membri della famiglia agricola.
Le tipologie d’intervento sono finalizzate alla creazione di microimprese, volte alla valorizzazione e manutenzione ambientale del territorio (ad esempio: manutenzione strade e sentieri, piccole opere di ingegneria naturalistica, decespugliamento e pulizia, ecc.), esclusivamente nell’ambito di strategie di sviluppo locale approvate ai sensi dell’Asse 4.

Gli aiuti riguardano:
a) spese per piccoli interventi materiali di costruzione e ristrutturazione di immobili funzionali all’attività dell’impresa;
b) spese per acquisti di macchine, attrezzature e arredi;
c) spese generali e tecniche connesse agli investimenti di cui sopra (nel limite massimo del 12%).
 



3 BENEFICIARI
I destinatari degli interventi sono soggetti privati, singoli o associati, che intendano creare o rinnovare microimprese innovative operanti nell’ambito della valorizzazione e manutenzione ambientale del territorio.
Le microimprese sono quelle definite dalla raccomandazione della Commissione 2003/361/CE del 6 maggio 2003.



4 SETTORI COINVOLTI NELLA DIVERSIFICZIONE
Il settore principalmente coinvolto è quello agricolo e della manutenzione ambientale del territorio.



5 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino al 50%.
Applicazione del regime de minimis ai sensi del reg. (CE) n. 1998/06.


MISURA 313
Incentivazione di attività turistiche


1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono:
• valorizzare gli antichi “ru” quali risorse ambientali e turistiche delle aree rurali;
• diversificare le attività aziendali a favore di quelle complementari all’agricoltura e al territorio rurale;
• sviluppare i settori non agricoli del territorio rurale;
• valorizzare le risorse turistiche delle aree rurali.



2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è sull’intero territorio regionale, ad eccezione dell’agglomerato urbano del Comune di Aosta. La priorità è concessa, nell’ordine, ai progetti provenienti dalle Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), dai Siti Natura 2000 e dalle aree riconosciute parco nazionale o regionale.
La priorità è data, inoltre, alle iniziative turistiche che, attraverso una puntuale analisi e valutazione socio-economica, dimostrano di creare opportunità occupazionali e di nascita o ampliamento di attività imprenditoriali locali.

Gli aiuti riguardano:
a) spese per piccoli interventi materiali relativi ad infrastrutture turistiche su piccola scala ed infrastrutture ricreative.
b) spese per azioni di tipo immateriale (studi di marketing, analisi di mercato, partecipazione ad eventi, ecc.) relative allo sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici rurali.


 
3 DESCRIZIONE DELLE TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ
a) infrastrutture turistiche su piccola scala:
• realizzazione, ampliamento e informatizzazione di centri d’informazione e di accoglienza;
• posa di segnaletica indicante località turistiche;
• piccoli interventi a finalità promozionali sulla rete sentieristica ed escursionistica;
b) infrastrutture ricreative di accesso ad aree naturali:
• realizzazione di servizi di piccola ricettività (ad es. aree di sosta per campeggio, aree attrezzate, aree pic-nic, punti di sosta) diversi da quelli previsti dalla L.R. 19/2001 (“Interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali”), dalla L.R. 2/2005 (“Interventi a sostegno degli ostelli per la gioventù”) e dalla L.R. 4/2004 (“Interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico e disciplina della professione di gestore di rifugio alpino”);
• realizzazione, ripristino e adeguamento di itinerari tematici (cultura, storia, natura, enogastronomia) e di percorsi attrezzati (escursionismo, ippoturismo, birdwatching, trekking, mountain bike, orienteering, ecc.);
c) valorizzazione dei percorsi storico – naturalistici lungo gli antichi “ru”:
• infrastrutturazione dei percorsi per lo sviluppo di attività di turismo ciclopedonale, ippico, ecc. …;
• aree di sosta;
• pannelli esplicativi;
d) sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici rurali:
• realizzazione di centri di informazione e visita;
• creazione di percorsi a tema agrituristici, enogastronomici, ecc;
• promozione di circuiti di aziende agricole e artigiane, i cui titolari e/o familiari condividano i propri “savoir faire”, in appositi laboratori, con il pubblico;
progettazione e creazione di circuiti innovativi di promozione, diffusione e vendita dei prodotti tipici locali diversi da quelli previsti dalla L. R. 19/2001;
Gli interventi dovranno essere coerenti e compatibili con la politica e la normativa regionale in materia di turismo.


 
4 BENEFICIARI
I beneficiari delle attività di cui ai punti 3.a) e 3.b) sono i Comuni (in forma singola o associata), le Comunità Montane, i Consorzi di miglioramento fondiario e le Consorterie dell’intera regione (esclusa l’area urbana della città di Aosta), le AIAT, con le priorità territoriali previste al precedente punto 2.
Le attività di cui al punto 3.c) saranno attuate esclusivamente a regia regionale e i beneficiari sono gli enti pubblici locali.
Per le attività di cui al punto 3.d), i beneficiari sono gli stessi soggetti pubblici di cui al primo paragrafo, nonché soggetti privati in forma singola o associati, associazioni e consorzi turistici.



5 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino al 100% per i beneficiari pubblici.
Contributo in conto capitale fino al 50% per i beneficiari privati, ai sensi del regime di minimis di cui al reg. (CE) n.1998/06.


MISURA 321
Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono:
• incrementare e migliorare i servizi essenziali per la popolazione rurale, incluso l’accesso alle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT);
• combattere lo spopolamento delle aree marginali;
• combattere il declino economico e sociale delle aree marginali.
 



2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è applicata con approccio Leader sull’intero territorio regionale, ad eccezione dell’agglomerato urbano del Comune di Aosta. La priorità è concessa, nell’ordine, ai progetti provenienti dalle Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), dai Siti Natura 2000 e dalle aree riconosciute parco nazionale o regionale.
La priorità è data alle iniziative indirizzate alla fornitura di servizi alla famiglia rurale (titolare dell’azienda e i suoi familiari) e ai servizi atti a ridurre il “digital divide”.
Le azioni riguardano:
a) attività socio-assistenziali per l’infanzia, gli anziani, i disabili, ecc.;
b) creazione di spazi per attività associative, culturali e ludiche, per servizi di varia natura alla popolazione e alle famiglie rurali, ecc.;
c) attivazione di servizi polifunzionali basati sulle tecnologie dell’informazione e telecomunicazione (punti Internet collettivi, reti telematiche, di telesoccorso, telemedicina, ecc.).
 
Sono ammissibili al finanziamento solo i progetti che prevedono azioni innovative, coerenti e sinergiche con i piani e programmi socio-educativi, assistenziali e di diffusione delle telecomunicazioni della Regione e dell’area territoriale di riferimento.
 




3 TIPOLOGIE DI SERVIZI OGGETTO DELL’INTERVENTO
Le tipologie di servizi, per i quali possono essere finanziati soltanto gli investimenti relativi alla loro istituzione, sono:
• servizi all’infanzia e alle fasce deboli della popolazione (anziani, disabili, ecc.);
• servizi di prossimità di interesse collettivo;
• servizi di informatizzazione e telecomunicazione.
 




4 TIPOLOGIE DI SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili riguardano:
• le spese per l’attivazione e l’avviamento dei servizi (sono escluse le spese afferenti all’erogazione degli stessi, ovvero relative al loro funzionamento a regime);
• le spese tecniche dei progetti;
• l’acquisto di attrezzature e di altri materiali necessari per l’attivazione del servizio;
• gli interventi strutturali di modeste dimensioni (ristrutturazione e/o realizzazione);
• le attività immateriali (es: studi di fattibilità, progettazione, informazione relativa ai servizi attivati) sono ammissibili, e rendicontabili come spese generali, solo se direttamente collegate ad investimenti materiali.



 
5 BENEFICIARI
I beneficiari degli interventi sono:
• i Gruppi di Azione Locale (GAL);
• soggetti privati singoli o associati (prioritariamente i membri della famiglia rurale) per l’azione 2.a);
• soggetti pubblici (Comuni in forma singola o associata, Comunità Montane) per tutte le azioni.



 
6 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino al 70% delle spese a favore degli enti pubblici locali.
Contributo in conto capitale fino al 50% delle spese a favore dei soggetti privati, con applicazione del regime de minimis ai sensi del reg. (CE) n. 1998/06.


MISURA 322
Sviluppo e rinnovamento dei villaggi rurali



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono:
• recuperare il patrimonio storico e architettonico dei villaggi rurali;
• migliorare l’attrattività dei luoghi;
• incrementare e migliorare i servizi essenziali per la popolazione rurale;
• combattere lo spopolamento delle aree marginali;
• combattere il declino economico e sociale delle aree marginali
 



2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è applicata sull’intero territorio regionale, ad eccezione dell’agglomerato urbano del Comune di Aosta. La priorità è concessa, nell’ordine, ai progetti provenienti dalle Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), dai Siti Natura 2000 e dalle aree riconosciute parco nazionale o regionale.
Inoltre, la priorità è data a progetti che prevedono interventi organici su interi villaggi o parti consistenti degli stessi e dei quali sia dimostrata e documentata la valenza storica e architettonica. Sarà data altresì priorità alle azioni che riguardano interventi all’interno del villaggio piuttosto che quelli di collegamento (viabilità).
I villaggi interessati sono quelli che costituiscono nuclei storici compresi nella pertinente zona urbanistica del Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC).
La misura prevede le seguenti tipologie di azioni:
a) interventi di recupero di villaggi rurali:
• infrastrutture primarie come strade di accesso, acquedotti potabili, fognature, pavimentazioni degli spazi aperti ad uso pubblico, viabilità rurale storica;
• piccole infrastrutture primarie, collegamento con centri di attrattiva turistica e/o naturalistica e/o culturali;
• interventi di modesta entità su manufatti rurali quali ad esempio piccoli oratori, forni, mulini, fontane, che abbiano conservato le caratteristiche architettoniche e urbanistiche originarie (centri storici);
b) studi volti a documentare in modo analitico i caratteri storico, architettonico e gli elementi costruttivi caratterizzanti dei villaggi rurali, propedeutici alla riqualificazione del villaggio, del suo patrimonio architettonico e del paesaggio rurale annesso.
Gli interventi sopra elencati dovranno essere fortemente tutelanti per il territorio, mantenendo il tessuto tradizionale ed originale dei villaggi e del paesaggio rurale.
 




4 TIPOLOGIE DI SPESE AMMISSIBILI
Per gli investimenti materiali, le spese ammissibili riguardano le realizzazione di opere, manufatti e infrastrutture primarie di interesse collettivo per il recupero e la riqualificazione dei villaggi;

Gli investimenti immateriali sono ammissibili solo se connessi alle opere sopra descritte e nel limite massimo del 20% dell’investimento materiale; le spese ammissibili per questo tipo di investimenti sono:
• realizzazione di studi propedeutici alla riqualificazione dei villaggi rurali;
• realizzazione di azioni di riordino edilizio (assistenza tecnica nel riordino catastale);
• realizzazione di studi di fattibilità e/o di progetti di interventi collettivi di riqualificazione del villaggio.
 




5 BENEFICIARI E DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
Soggetti pubblici (Comuni, Comunità Montane, Associazioni di Comuni, ecc.).




6 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino al 70%.


MISURA 323
Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
Gli obiettivi della misura sono:
• mantenere e recuperare il patrimonio culturale delle aree rurali;
• rafforzare i legami identitari fra popolazione e territorio;
• migliorare la protezione e la fruibilità dei siti di grande interesse naturalistico;
• migliorare l’attrattività dei luoghi;
• incrementare e migliorare i servizi essenziali per la popolazione rurale;
• combattere lo spopolamento delle aree marginali;
• combattere il declino economico e sociale delle aree marginali.



 
2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è applicata con approccio Leader sull’intero territorio regionale, ad eccezione dell’agglomerato urbano del Comune di Aosta. La priorità è concessa, nell’ordine, ai progetti provenienti dalle Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), dai Siti Natura 2000 e dalle aree riconosciute parco nazionale o regionale.
Inoltre, la priorità è data ai progetti che maggiormente rafforzano i legami identitari della popolazione rurale.




3 TIPOLOGIE DI AZIONI AMMISSIBILI
La misura prevede le seguenti azioni:
a) stesura di piani di protezione e gestione di luoghi di grande pregio naturale (esclusi i piani di gestione Natura 2000, che sono in corso di predisposizione e sono finanziati con fondi regionali);
b) interventi di sensibilizzazione ambientale, studi ed investimenti relativi allo sviluppo di siti di grande pregio naturale (promozione dei siti, studi per la riqualificazione del paesaggio rurale e successivi interventi, punti di osservazione, di accesso).
c) interventi di recupero, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale ai fini della sua conservazione e della sua disponibilità per il pubblico:
• studi e investimenti per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale nelle aree rurali: piccole strutture, manufatti,
spazi culturali pubblici e di uso pubblico di particolare interesse culturale (artistico, storico, archeologico, etnografico o antropologico);
• studi e investimenti per la valorizzazione di tradizioni, costumi, “savoir-faire”, prodotti locali tradizionali ed altri elementi culturali legati ai villaggi e allo spazio rurale;
• studi e investimenti inerenti alla valorizzazione di aree e/o percorsi di grande interesse culturale/paesaggistico e alla salvaguardia degli aspetti significativi e caratteristici del paesaggio rurale.
 
Gli studi saranno finanziati entro un limite del 20% rispetto agli investimenti e dovranno essere direttamente collegati agli investimenti materiali.
Le azioni devono essere integrate e sinergiche con le politiche regionali e locali in materia di beni e attività culturali.
Nel caso di investimenti materiali i progetti dovranno prevedere un piano di gestione/fruibilità dei beni oggetto di tali investimenti



 
4 BENEFICIARI E DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
I destinatari degli interventi sono:
• i GAL;
• soggetti pubblici (Comuni singoli o associati, Comunità Montane);
• enti di gestione delle aree Natura 2000, Enti parco, Fondazioni ed enti senza finalità di lucro.
 




5 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino al 70% delle spese.


MISURA 331
Formazione e informazione



1 OBIETTIVI DELLA MISURA
La misura ha una funzione trasversale di supporto alle azioni previste dalle altre misure dell’Asse 3 del PSR. Gli obiettivi perseguiti dalla misura sono complementari e sinergici agli obiettivi che si intendono realizzare con le altre misure dell’Asse 3:
• rafforzare le competenze degli operatori delle aree rurali;
• formare nuove figure professionali;
• promuovere il territorio rurale e le sue risorse umane e materiali.



 
2 CAMPO DI APPLICAZIONE ED AZIONI
La misura è applicata sull’intero territorio regionale, ad eccezione dell’agglomerato urbano del Comune di Aosta. La priorità è concessa, nell’ordine, ai progetti provenienti dalle Aree Rurali Particolarmente Marginali (ARPM), dai Siti Natura 2000 e dalle aree riconosciute parco nazionale o regionale.
Inoltre, la priorità è data alle attività formative in cui i beneficiari sono gli imprenditori agricoli singoli o associati e i membri della famiglia agricola potenzialmente beneficiari della misura 311.

Il sostegno è concesso per:
a) interventi di formazione finalizzati alla diversificazione delle attività agricole, rivolti ai potenziali beneficiari della misura 311;
b) attività di formazione (corsi, tirocini, ecc.) legate alle altre misure dell’Asse 3 e relative all’economia rurale e al miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali;
c) attività di informazione (pubblicazioni, seminari, convegni, incontri, ecc.) legati alle precedenti misure dell’Asse 3, alle tematiche del territorio rurale ed ai relativi programmi e progetti;
d) attività di formazione e informazione relative ad obiettivi ambientali, in particolare quello di migliorare la conoscenza dei siti Natura 2000;
e) attività per introdurre la conoscenza e le modalità di attuazione del PSR per quanto riguarda gli Assi 3 e 4 per il periodo 2007-2013;
f) attività di formazione finalizzata a sviluppare le capacità di amministrazione tecnica e finanziaria dei beneficiari.
 

Gli interventi sono volti al rafforzamento delle competenze degli operatori del contesto rurale.

Non sono compresi i corsi o i tirocini che rientrano in programmi o cicli normali dell’insegnamento secondario o superiore.
Tutte le attività di formazione saranno organizzate mediante procedure ad evidenza pubblica.
Le attività di formazione saranno attivate e finanziate in sinergia con il programma operativo relativo al nuovo Obiettivo 2 - Occupazione.
In tale ambito il Fondo Sociale Europeo (FSE) contribuirà all’attivazione degli interventi formativi di cui ai punti da b) a e).




3 BENEFICIARI
Si precisa che i destinatari sono esclusivamente gli operatori economici di cui agli ambiti coperti dall’Asse 3.
Per le attività di cui al punto 2. a) i beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, e i membri della famiglia agricola potenzialmente beneficiari della misura 311.
Per gli altri interventi i beneficiari sono gli operatori economici attivi nell’ambito dei settori relativi alle misure dell’Asse 3.




4 INTENSITÀ DELL’AIUTO
Contributo in conto capitale fino ad un massimo del 100% delle spese.
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