Siamo alle considerazioni finali. Dopo i trattamenti a cui abbiamo sottoposto i nostri alveari possiamo fare davvero il punto sulla stagione.
La situazione sul territorio non è delle più felici. Molti sono gli apiari che hanno riscontrato cadute di
varroa considerevoli, testimonianza del fatto che questa piaga per le nostre api richiede di essere costantemente monitorata dall’apicoltore.
L’
acaro è infatti in grado di sviluppare farmacoresistenze in tempi brevissimi. Se lasciato proliferare può arrecare danni molto gravi alle colonie proprie e non solo; infatti, famiglie sane o non particolarmente colpite, se situate vicino ad altre che hanno alte percentuali di
varroa al loro interno possono essere compromesse.
Questa è una situazione che, sappiamo bene, si verifica ad esempio in apiari vicini o in luoghi particolarmente appetibili per il nomadismo e favorisce la diffusione della malattia.
La professionalità di ognuno di noi è, dunque, strettamente collegata al rispetto del lavoro altrui, specialmente in un momento in cui il fenomeno della
varroa è così diffuso.
L’appello dell’Associazione, a tutti gli apicoltori che operano sul territorio regionale, è di sviluppare una consapevolezza del problema e di effettuare i passi fondamentali nei tempi suggeriti dai tecnici, utilizzando sempre e solo prodotti autorizzati dal Ministero della salute, tenendo in considerazione i consigli dell’Ufficio Apicoltura e del Servizio veterinario. Solo in questo modo ci si può augurare che, con l’andare del tempo, si riesca a contenere il fenomeno.
Segnaliamo il successo riscontrato dall’acquisto e dalla distribuzione a prezzo ridotto dello sciroppo di glucosio per la nutrizione degli alveari, augurandoci che per l’anno prossimo si possa effettuare il servizio a condizioni ancor più vantaggiose.
Per concludere annunciamo l’ottima riuscita del corso di assaggiatori del miele che si è svolto in due fine settimana di lavoro intenso, in cui i 20 partecipanti hanno raggiunto l’attestato di primo livello seguendo le lezioni dei docenti dell’Istituto Nazionale dell’Apicoltura.