Elenco Numeri Regione Autonoma Valle d'Aosta

Ambienti Palustri

L'ÉTANG: UN DOPPIO OBBIETTIVO RAGGIUNTO?

Educazione ambientale in una "casa" per specie a rischio

di Adriana Cauzzi
Direzione foreste - Ufficio vivai e aree verdi
Il progetto “L'étangè nato nel 2001 con lo scopo di realizzare, presso il Vivaio regionale “Abbé Henry” di Quart, una zona umida che ospitasse piante ed animali tipici di questi ambienti e di far scoprire ai suoi visitatori un mondo che, per molti, sarebbe rimasto sconosciuto o addirittura visto con diffidenza, perché tutto ciò che non si conosce genera normalmente paura.

La possibilità di poter visitare una zona umida di media-bassa quota, ricca di specie, non può più essere data per scontata perché in Valle d'Aosta le zone paludose, specie nel fondovalle, sono andate sempre più scomparendo durante gli ultimi decenni a causa degli interventi effettuati da parte dell'uomo, come le bonifiche a fini colturali sui terreni sortumosi e la regimazione della Dora Baltea con la costruzione di arginature.

Questi lavori hanno modificato il territorio e hanno costretto animali come la Rana verde, il Gambero d'acqua dolce, ed anche molte piante di palude, ad essere confinate in spazi sempre più esigui fino a diventare rari o addirittura ad estinguersi.


L'étang, nato da un anonimo preesistente terrazzamento del vivaio regionale, offre ora la possibilità di scoprire un mondo affascinante fatto di delicati equilibri fra acqua, animali e piante.

Nel corso degli anni questa zona umida si è arricchita con l’inserimento di nuove specie e può vantare oggi la presenza di specie di flora e di fauna che difficilmente potremmo incontrare in altre zone del territorio valdostano.

Fra le piante rare presenti nell'area didattica annoveriamo:

il Tabacco d'acqua, con le sue caratteristiche grandi foglie lanceolate, che può raggiungere anche i due metri di altezza, la Cinquefoglia di palude, specie inserita nel “Libro Rosso delle piante d'Italia”, la Tifa a foglie strette, con il suo tipico pennacchio marrone a forma di sigaro, il Coltellaccio minore con le sue tipiche infiorescenze bianche.

Fra gli animali che popolano lo stagno ci sono le Rane verdi, predatori carnivori con la tipica colorazione verde sul dorso, i Rospi, le cui uova sono racchiuse in cordoni gelatinosi ed ancorate alla vegetazione acquatica, i Tritoni crestati e quelli punteggiati che assomigliano a delle lucertole, le Limnee, chiocciole acquatiche con i polmoni, le Sanguisughe, con i loro dieci occhi e dotate di ventose per spostarsi e tanti altri esemplari tutti da scoprire.

Spontaneamente vi sono arrivate e si sono riprodotte la Raganella e la Rana temporaria.

Ogni primavera ormai tutti gli anfibi presenti escono dai rifugi invernali e si recano in acqua per l’accoppiamento e la deposizione delle uova.


L'étang
è l'unica area in cui è possibile osservare e fotografare a distanza ravvicinata le Rane verdi (che hanno qui imparato a considerare i visitatori umani non pericolosi) e anche ascoltare il loro selvaggio gracidare, esperienza sonora che in altri ambiti è diventata molto difficile.

La magìa dei colori e delle forme di questi esseri animali e vegetali cattura la curiosità dei visitatori e non mancano mai le domande per saperne di più, per approfondire certi aspetti misteriosi di ciò che si è osservato.

I bambini delle scuole, in particolare, sono quelli più curiosi e ricettivi all’emozione di tali incontri ravvicinati.

L’étang è infatti a tutti gli effetti un laboratorio di Educazione Ambientale.




Non solo: le piante acquatiche e palustri vi vengono riprodotte per essere inserite in altre Aule Verdi della Regione Valle d’Aosta e quelle più rare sono oggetto di particolare attenzione per mantenervi dei ceppi vitali e per produrne di nuovi.

 

Insomma, qui flora e fauna delle acque dolci hanno trovato “casa”.
Pagina a cura dell'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse Naturali © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore