INTRODUZIONE
In generale le fattorie didattiche possono essere definite come aziende agricole (spesso agrituristiche) che, opportunamente strutturate e attraverso un percorso di formazione degli operatori, si mettono al servizio dell’educazione del pubblico, in particolare quello rappresentato dai più giovani.
Nascono in una logica di multifunzionalità come servizio utile ad integrare le tradizionali fonti di reddito degli agricoltori e quale mezzo di valorizzazione della cultura contadina, ma nel corso degli anni diventano sempre più un elemento essenziale di un sistema formativo diversificato e articolato in cui con la scuola e la famiglia contribuiscono alla scoperta e valorizzazione del territorio, alla crescita di cittadini consapevoli di essere parte di un sistema (a cui tutti devono la propria sopravvivenza) e responsabili nella costruzione di un futuro sostenibile.
In Italia, il favore incontrato è dimostrato dalla crescita del settore: da poco meno di 300 fattorie didattiche ad inizio millennio fino ad oltre 2.100 lo scorso anno, con picchi di abbondanza nelle Regioni Emilia-Romagna (330), Campania (240), Veneto (228) e Piemonte (227).
LA NORMATIVA REGIONALE
In Valle d’Aosta, ai sensi della legge regionale 4 dicembre 2006, n. 29 “Nuova disciplina dell’agriturismo”, la fattoria didattica è un’attività agrituristica, connessa e complementare all’esercizio dell’attività agricola, che deve comunque rimanere prevalente. Successivamente la Giunta, con deliberazione n. 3546 in data 5 dicembre 2008, ha definito le disposizioni applicative dell’art. 2, comma 2 della sopraccitata legge concernente l’organizzazione delle fattorie didattiche stabilendo, in particolare, i requisiti professionali, tecnici e qualitativi richiesti per l’esercizio dell’attività. Le aziende agrituristiche che intendono svolgere attività didattica devono possedere specifici requisiti in termini di sicurezza, norme igienico-sanitarie, logistica e organizzazione aziendale. In questo quadro si inserisce la formazione degli operatori quale strumento necessario per gestire l’accoglienza, l’assistenza e l’accompagnamento delle scolaresche nell’azienda agricola.
Sintetizzando i passi finora compiuti (si veda anche l’articolo apparso sull’Informatore Agricolo n. 2 - 2009), a seguito del primo corso di formazione per operatori di fattoria didattica della Valle d’Aosta (realizzato dall’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali in collaborazione con l’Institut Agricole Régional, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo) ventinove operatori sono risultati idonei all’esercizio, sette dei quali hanno già avviato la procedura amministrativa per l’attivazione dell’esercizio di fattoria didattica.
IL SOSTEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE
(L.R. 29/2006)
La Regione disciplina e promuove le attività di agriturismo, connesse e complementari all’esercizio dell’attività agricola, anche mediante la concessione di agevolazioni economiche dirette al miglioramento delle relative aziende, al fine di: favorire lo sviluppo e il riequilibrio del territorio agricolo; agevolare la permanenza degli imprenditori agricoli nelle zone rurali attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e l’incremento dei redditi aziendali; favorire la multifunzionalità in agricoltura e la differenziazione dei redditi agricoli; favorire la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio rurale esistente, dell’ambiente, delle tradizioni e delle iniziative culturali del mondo agricolo; creare occupazione per i familiari dell’imprenditore agricolo; valorizzare i prodotti agricoli locali; ampliare la gamma tipologica dell’offerta turistica; intensificare i rapporti tra cultura urbana e cultura rurale.
Sono previste agevolazioni per:
♦ il recupero di fabbricati o loro porzioni, l’ampliamento o la nuova costruzione di fabbricati o di locali finalizzati all’esercizio dell’attività agrituristica
♦ l’acquisto di attrezzature e di arredi strettamente funzionali all’esercizio dell’attività agrituristica
♦ realizzazione di opere, compresi gli impianti e l’acquisto delle attrezzature e del materiale didattico
LE PROSSIME INIZIATIVE
Nella consapevolezza che la formazione iniziale e l’accreditamento sono solo un punto di partenza, l’Assessorato intende sviluppare e potenziare la rete regionale delle fattorie didattiche, una rete che potrà essere concepita come collegamento organizzativo in grado di permettere lo scambio di idee ed esperienze, ma anche come luogo protetto ove poter sperimentare attività inusuali e come strumento per catturare e coinvolgere nuovi soggetti, insegnanti e studenti in primis.
In un recente incontro con gli operatori di fattoria didattica sono state illustrate e condivise le principali azioni e iniziative in programma:
- definizione della Carta della qualità e degli impegni delle fattorie didattiche, cioè di quel documento che, unitamente ai riferimenti legislativi, stabilisce i requisiti e gli adempimenti necessari (in termini di sicurezza, accoglienza, formazione, didattica, comunicazione, tariffe…) per poter operare in regime di fattoria didattica;
- predisposizione di una guida informativa e di pagine web specificatamente dedicate all’informazione e promozione della realtà delle fattorie didattiche e delle iniziative da esse progettate;
- progettazione di momenti di incontro e presentazione delle proposte didattiche agli insegnanti;
- rielaborazione del logo dell’agriturismo, con l’inserimento della dicitura fattorie didattiche, con l’obiettivo di dotarsi di un chiaro elemento di riconoscibilità ed identità nelle attività di comunicazione.
LE COLLABORAZIONI IN ATTO
Il progetto di rete regionale di fattorie didattiche, oltre all’adesione delle aziende stesse, ha trovato attenzione e supporto di importanti soggetti istituzionali. In collaborazione con l’Assessorato Istruzione e Cultura saranno concertate le azioni di coinvolgimento del mondo della scuola e la raccolta di testi e percorsi educativi inerenti le fattorie didattiche, l’educazione alimentare e l’ambiente, mentre con l’Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali sarà effettuata una valutazione dei punti di forza e criticità dei nuovi servizi per l’infanzia, denominati agri-nidi.
Una particolare rilevanza assume, nel processo di costruzione di sinergie tra i soggetti del territorio interessati a questa tematica, l’approvazione della convenzione tra l’Amministrazione regionale - Assessorato Agricoltura e Risorse naturali - e l’Università della Valle d’Aosta - Facoltà di Scienze della Formazione - avvenuta nella seduta della Giunta regionale del 16 aprile scorso.
È stata, così, formalizzata la costituzione di un gruppo di lavoro e la predisposizione di un piano delle attività congiunte attraverso cui rafforzare le collaborazioni già in atto (attualmente sono in corso di stesura tre tesi di laurea sulle fattorie didattiche e la coprogettazione di momenti informativi rivolti agli insegnanti in servizio e in formazione) e sviluppare un monitoraggio sulla qualità delle proposte didattiche offerte dalle fattorie.
Fattorie didattiche: marchi identificativi di alcune reti regionali
PER CHI VUOLE APPROFONDIRE
L’interesse suscitato dalla nascita e sviluppo delle fattorie didattiche (ma anche delle fattorie sociali, degli agri-nido, degli agri-asili e delle city farm) sia presso gli agricoltori che nella scuola ha stimolato la produzione di diversi testi. Tra i più recenti si segnalano: Giuseppe Orefice e Margherita Rizzuto, Fattoria didattica, come organizzarla, come promuoverla, Agra, Roma 2009; Marco Boschetti e Giorgio Lo Surdo, L’azienda agricola multifunzionale, L’Informatore Agrario, Verona 2008; AA.VV. Créer une ferme pédagogique: De l'idée à la réalisation, Educagri Editions, Dijon 2007; Cristina Bertazzoni, Fare scuola in fattoria, L’Informatore Agrario, Verona 2005.
PER INFORMAZIONI
Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, Direzione produzioni vegetali e servizi fitosanitari, Ufficio agriturismo, telefono 0165.275214/17/18 e-mail:
t.cognein@regione.vda.it.