Sull’Informatore Agricolo n. 6/2007 avevamo dato conto del probabile inizio l’anno successivo dei lavori di miglioramento fondiario previsti nell’ambito del piano di riordino fondiario nel comprensorio di Vens, villaggio di Saint-Nicolas.
Non è andata proprio così, perché l’inizio dei lavori c’è stato nel 2009, tuttavia ad oggi, novembre 2010, possiamo apprezzare anche visivamente gli effetti degli interventi di bonifica agraria e di infrastrutturazione dei terreni posti tutt’intorno al villaggio, perché è stato finalmente portato a conclusione il primo lotto.
L’APPALTO DEI LAVORI
Il Consiglio Direttivo del Consorzio il 6 marzo 2008 aveva deliberato l’indizione della gara per l’appalto dei lavori del primo lotto con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Alla scadenza del bando, fissata per il 5 maggio 2008, erano pervenute 8 offerte. Nel frattempo era stata nominata la Commissione di aggiudicazione, composta dalla scrivente in qualità di Presidente, dall’Ingegner Andrea Gadin, quale membro esperto, e dal funzionario della Comunità Montana Marco Marcoz. Il giorno successivo, il 6 maggio, la Commissione di aggiudicazione, riunita in seduta pubblica, ha aperto le 8 buste e verificato la completezza della documentazione richiesta dal bando per partecipare alla gara per tutte le otto offerte.
Nei giorni seguenti la Commissione si è riunita in sede riservata per tre sedute nel corso delle quali sono state valutate le sette relazioni tecniche richieste nel bando e riguardanti rispettivamente i lavori di bonifica agraria, di semina, di costruzione delle opere di sostegno, di realizzazione dell’impianto di irrigazione e delle vasche; l’organizzazione del cantiere; l’assistenza post operazione.
Il panorama di Vens prima dell'inizio dei lavori e durante i lavori
Il compito non è stato semplice, tuttavia la metodologia di valutazione adottata – che consiste nell’analizzare una prima volta le proposte assegnando ad ognuna un punteggio e in seguito valutare una seconda volta ogni singola offerta in rapporto alle altre ed assegnare un secondo punteggio - ha permesso ai membri della Commissione d’aggiudicazione di stilare una prima graduatoria provvisoria.
Il 22 maggio la Commissione ha aperto pubblicamente le buste contenenti l’offerta economica, il cui punteggio, sommato a quello ottenuto per l’offerta tecnica, ha determinato la graduatoria finale: miglior offerente è risultata l’Impresa Saudin P&C di Aosta.
LA TRASFORMAZIONE DEL PAESAGGIO
Avuti in consegna i lavori, l’Impresa Saudin si è messa all’opera alacremente e con un notevole spiegamento di mezzi. Dopo un primo intervento di asportazione della cotica erbosa e movimento terra è intervenuta una nutrita squadra di operai specializzati che ha realizzato i muri necessari in alcune zone a ridurre le pendenze troppo accentuate: man mano che passavano le settimane assistevamo, con un po’ di emozione, alla trasformazione di terreni il cui profilo era rimasto immobile per decenni.
Dopo la sospensione per il periodo invernale, a primavera di quest’anno i lavori sono ripresi e sono proseguiti praticamente senza soluzione di continuità.
La zona a nord e a est del villaggio è stata completata per prima
Alla fase di completamento dei muri si è affiancata l’attività di pulizia delle superfici, comprensiva del taglio degli alberi e dei cespugli e, naturalmente, in parallelo i lavori di captazione dell’acqua irrigua e di realizzazione delle vasche.
Nel momento in cui scrivo buona parte della superficie è stata livellata e seminata; l’impianto di irrigazione - suddiviso in quattro settori - è praticamente completato: sono state realizzate due vasche - di cui una, la principale, a monte del comprensorio -, con annesse due cabine di manovra. Altre due cabine di manovra sono state ricavate lungo le strade poderali poste una a monte e l’altra a valle del villaggio.
Nel complesso la superficie migliorata, senza la zona degli orti, è pari a circa 95.500 m², di cui circa 76.000 m² di superficie a prato irriguo e i rimanenti 19.500 m² a pascolo.
Il colpo d’occhio, specie per chi ha ben in mente com’era il paesaggio di Vens prima dei lavori, è sbalorditivo: in particolare la zona degli orti, a valle del villaggio, ha subìto la trasformazione più netta.
Emozionante vedere irrigati Les Cleives e Le Champs des Hugo. Foto L. Sage
Percorrendo a piedi tutto il comprensorio si scoprono intere zone, prima invase da cespugli e infestanti di ogni genere o addirittura scomparse sotto le fronde di alberi cresciuti disordinatamente, ora nuovamente fruibili e coltivabili.
La prima impressione che se ne ricava è di ordine e pulizia, ciò che rivaluta anche agli occhi di un estraneo l’intero abitato.
In secondo luogo, la percezione è quella di un villaggio rinato a nuova vita, con nuove potenzialità di sviluppo, sia in termini di ripopolamento che di fruizione turistica.
LA COLTIVAZIONE DEI TERRENI MIGLIORATI
Nel corso dell’assemblea generale del Consorzio di Miglioramento Fondiario Vens del 13 giugno 2010, preso atto dell’assenza nel villaggio di aziende agricole attive, si è deliberato all’unanimità di lanciare attraverso un pubblico avviso la ricerca di un unico conduttore cui affidare la coltivazione dei terreni migliorati e infrastrutturati.
Il Consiglio direttivo si è dunque attivato in tal senso ricercando pubblicamente un affittuario, che, oltre alla regolare corresponsione del canone annuo concordato, garantisca di lavorare correttamente mantenendo i terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali e si impegni a
• eseguire almeno uno sfalcio annuale sugli appezzamenti destinati a prato irriguo;
• concimare regolarmente con materiale organico tutte le parcelle;
• effettuare una regolare manutenzione delle scarpate e delle zone declive;
• non condurre in nessun periodo e su nessuna superficie pascolo stanziale, neanche in caso di pratica della stabulazione libera;
• effettuare una regolare manutenzione della viabilità rurale;
• usare in modo adeguato le macchine al fine di non produrre danni alla cotica;
• pulire con regolarità scarichi e canali di scolo per evitare fenomeni di erosione dei suoli;
• gestire correttamente le acque e l’impianto di irrigazione, provvedendo alla manutenzione ordinaria di quest’ultimo;
• adottare le opportune misure per evitare la propagazione di vegetazione indesiderata o di infestanti.
Le offerte degli interessati saranno valutate tenendo in considerazione una serie di parametri, fra cui i mezzi organizzativi e tecnici dell’azienda, la metodologia di coltivazione, le attività aggiuntive e i progetti per il futuro.
I terrazzamenti della zona degli orti, a sud del villaggio. Foto L. Sage
Nel momento in cui chiudo l’articolo abbiamo registrato alcune manifestazioni d’interesse, per cui siamo ragionevolmente ottimisti circa l’individuazione di un conduttore che saprà soddisfare i requisiti richiesti e garantire ai proprietari una buona coltivazione dei loro appezzamenti.
La speranza è che, d’ora in poi, tutti i residenti a Vens, anche quelli provvisori, si sentano maggiormente in dovere di curare l’esterno delle loro abitazioni e le aree circostanti e magari siano anche invogliati ad intensificare lo sfruttamento degli orti e dei campi.
Vens è vivo e il suo futuro è nelle nostre mani.