Il 27 ottobre scorso, nella sala del Consiglio del Comune di Saint-Pierre, si è svolta la presentazione del progetto di restauro conservativo del Castello di Saint- Pierre, sede del Museo regionale di Scienze naturali. L’incontro è stato organizzato dai tre Enti coinvolti nel programma di riqualificazione, per permettere alla popolazione di Saint-Pierre di conoscere e di dibattere sull’intervento di rinnovamento che vede coinvolto il simbolo più bello ed affascinante del loro paese.
La serata è stata introdotta dal Sindaco di Saint-Pierre, Daniela Lale Demoz, che ha sottolineato l’importanza del Castello, come unico e fondamentale simbolo della comunità. La presidente del Museo, Rosanna Piervittori, ha poi messo in risalto il legame tra il Castello e il Museo di Scienze naturali, nato nel 1985, spiegando anche come le sue origini risalgano a molti anni prima, al 1905, grazie alla Société de la Flore Valdôtaine. La professoressa Piervittori ha inoltre accennato al futuro allestimento del nuovo museo secondo le più moderne concezioni della divulgazione scientifica.
Il castello di Saint-Pierre
L’Ing. Adriano Venturini, in rappresentanza del gruppo di progettazione, ha brillantemente esposto il programma di riqualificazione attraverso l’illustrazione delle tavole architettoniche del progetto esecutivo. L’incontro si è concluso con l’intervento dell’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali, Giuseppe Isabellon, che ha spiegato come l’intervento di riqualificazione del Castello e del Museo possano contribuire allo sviluppo turistico, sociale, economico e culturale dell'intera Valle d’Aosta, divenendo parte integrante e peculiare del complesso sistema di soggetti culturali operanti nella nostra regione. L'Assessore ha poi evidenziato come la collaborazione tra enti e comunità possa promuovere efficacemente l'educazione al patrimonio culturale e scientifico valdostano, nell'ottica di favorire lo sviluppo di sinergie tra i settori della cultura, della conservazione del patrimonio naturalistico, del turismo e, non ultimo, dell'agricoltura, al fine di fornire un'immagine unitaria dell'offerta valdostana.
I lavori di ristrutturazione del Castello sono iniziati lo scorso 2 settembre. In attuazione dell’Accordo di programma, siglato il 27 giugno 2007, tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta, il Comune di Saint-Pierre (proprietario del monumento) e il Museo regionale di Scienze Naturali della Valle d’Aosta, si sta proseguendo nella realizzazione degli interventi di restauro e risanamento conservativo, nell’adeguamento normativo e nell’aggiornamento museografico.
In tale processo il Museo svolge la funzione di stazione appaltante. Il progetto di restauro è realizzato da un raggruppamento formato da AI Studio, AI Engineering srl e Dedalo sas, che vede la partecipazione di molti professionisti già coinvolti nella ristrutturazione del Forte di Bard. L’appalto, che ha per oggetto l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti per il restauro conservativo, i consolidamenti strutturali, due ascensori e l’impiantistica di base, ammonta ad Euro 2.650.000,00. Il tempo previsto per completare l’opera è di 540 giorni naturali e consecutivi, si dovrebbe pertanto arrivare alla fine di questo 1° lotto funzionale entro i primi mesi del 2013; successivamente, si procederà con il secondo lotto destinato all’allestimento museografico.
Alcuni momenti della serata di presentazione
L'importante processo di riqualificazione ha preso avvio già nel 2003 grazie alla decisione dell'Amministrazione regionale di erogare un cospicuo finanziamento per la realizzazione degli interventi. A seguito del bando europeo per l’affidamento dei lavori, pubblicato nell’agosto 2010, è risultato vincitore il Consorzio Cooperative Costruzioni – CCC Società Cooperativa di Bologna, con un ribasso del 30%.
Il nuovo progetto museografico si articola su un binomio originale e unico: il Castello (bene storico-architettonico) e il Museo (bene naturalistico) uniti al fine di coinvolgere, emozionare, comunicare a diverse categorie di pubblico i contenuti e i messaggi proposti con rigore scientifico, privilegiando le peculiarità del territorio valdostano.