Il 26 giugno 2009, la Giunta regionale ha approvato la graduatoria ufficiale dei progetti ammissibili, ai sensi della misura 322, presentati da 44 Comuni valdostani che mirano alla valorizzazione degli spazi collettivi e recupero dell’insieme dei centri storici nei villaggi, attraverso la realizzazione delle seguenti opere:
infrastrutture primarie come strade di accesso, acquedotti rurali, fognature, pavimentazioni degli spazi aperti ad uso pubblico, viabilità rurale storica, piccole infrastrutture primarie, collegamento con centri di attrattiva turistica e/o naturalistica e/o culturali, interventi di modesta entità su manufatti rurali quali ad esempio piccoli oratori, forni, mulini, fontane, che abbiano conservato le caratteristiche architettoniche e urbanistiche originarie.
I fondi per il momento messi a disposizione ammontano a 5.025.000,00 €; i primi 40 progetti selezionati potranno completare la documentazione ed iniziare i lavori nel 2009, mentre per i 4 Comuni restanti, se entro i 2 anni dall’approvazione della graduatoria ufficiale si rendessero disponibili ulteriori risorse finanziarie, gli stessi potranno completare la documentazione ed iniziare i lavori a partire dal 2010. Si tratta di fondi messi a disposizione dall’Unione Europea (44%), dallo Stato e dalla Regione.
IN FUTURO NELLE AZIENDE AGRICOLE:
FONTI RINNOVABILI, RISPARMIO ENERGETICO E MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE
Dalla proposta di modifica del PSR predisposta dall’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali per il Comitato di sorveglianza, del 19 giugno 2009, emerge che viene intrapresa, mettendo in campo parecchie risorse finanziarie, la strada del sostegno alle aziende agricole che investiranno nel campo della produzione di energia elettrica da impianto fotovoltaico, sfruttando l’energia solare, ed energia termica da combustione di biomasse forestali (cippato). I contributi in conto capitale previsti vanno dal 20 al 60%.
La produzione dell'acqua calda per il riscaldamento e di quella sanitaria, necessarie all’azienda agricola e/o alla/alle abitazione/i dell’agricoltore e dei suoi familiari, conviventi nella medesima sede aziendale, potranno essere conseguite tramite la combustione del prodotto ottenuto dalla cippatura dei residui legnosi e vegetali. Il legname che non ha altri impieghi finali più remunerativi potrà essere utilizzato, attraverso un procedimento meccanico ed un’applicazione energetica aziendale, ad alta efficienza, con l’utilizzo di particolari caldaie di ultima generazione, per generare calore per gli utilizzi e le necessità dell’agricoltore. Tradotto in termini concreti, ciò significa un nuovo sistema che fornirà riscaldamento, energia elettrica e acqua sanitaria, in maniera pulita, efficiente ed anche economica rispetto altri sistemi di generazione. Un agricoltore che utilizzi annualmente per le necessità aziendali e per l’alloggio del conduttore del combustibile fossile per un valore pari a 3.500,00 € circa, dovrà produrre, in tutto o in parte, una quantità di legno cippato, sufficientemente essiccato e di buona qualità, pari a circa 140 q., con notevole risparmio di denaro, abbattimento dell’inquinamento dell’aria e, quindi, vantaggi immediati per l’ambiente.
Il 19 giugno scorso, il Comitato di sorveglianza si è espresso, in linea di massima in maniera favorevole all’approvazione della misura che dovrà essere trasmessa ufficialmente entro il 15 luglio 2009. Ottenuta l’approvazione da parte della Commissione Europea, la misura sarà poi sottoposta all’attenzione della Giunta regionale, che deciderà se proporne o meno la ratifica al Consiglio regionale. Superati questi passaggi, potranno essere concessi contributi in conto capitale, fino al 60% della spesa ritenuta ammissibile.