Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 offre alla Valle d’Aosta 118,68 milioni di euro di cui il 44 per cento è a carico del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Tra le tante azioni sostenute dal PSR, le politiche pubbliche intendono anche sostenere l’agricoltura sociale. Le parole chiave da memorizzare sono la diversificazione e lo sviluppo dei servizi essenziali per la popolazione rurale.
L’azienda agricola di oggi è spinta verso un nuovo sviluppo: dalla funzione produttiva, amplia le sue capacità valorizzando le tradizioni, ospitando i turisti, producendo energia, concorrendo alla manutenzione dell’ambiente.
L’azienda agricola è adatta a svolgere funzioni sociali. Lo scopo della “missione” è di contribuire a combattere la solitudine, gli effetti della marginalità legati alla dispersione dei soggetti nei territori di montagna, a migliorare il livello e la qualità dei servizi, a rimettere a fuoco il giusto interesse per la componente umana e la centralità della persona. Intende, inoltre, migliorare le condizioni di vita e di benessere della popolazione rurale, aumentare l’attrattività delle aree rurali e creare opportunità di impiego. Questi sviluppi sono possibili se esiste una sinergia tra l’azienda agricola e l’ente pubblico.
In seguito alla costituzione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei relativi Piani di Sviluppo Locale (PSL), diverse misure del PSR dell’Asse 3 e 4 saranno attivate a favore degli agricoltori e dei membri della famiglia agricola. Finora i tre enti pubblici capofila che si occupano della nascità dei futuri GAL sono:
per il territorio dell’Alta Valle, comprendente le Comunità montane Valdigne - Mont Blanc e Grand Paradis,
la Comunità Montana Grand Paradis - Piazza E. Chanoux, 8 - 11018 Villeneuve
Tel. 0165/921800 - Fax 0165/921811 - info@cm-grandparadis.vda.it
per il territorio della Media Valle, comprendente le Comunità montane Grand Combin e Mont Emilius con l’inclusione della parte extra-urbana del comune di Aosta,
la Comunità Montana Grand Combin - Fraz. Chez Roncoz, 33/a - 11010 Gignod Tel. 0165/256611 - Fax 0165/256636 - info@cm-grandcombin.vda.it
per il territorio della Bassa Valle, comprendente le Comunità montane Evançon, Mont Rose, Monte Cervino e Walser-Alta Valle del Lys,
la Comunità Montana Evançon - Via delle Murasse, 1/d - 11029 Verrès
Tel. 0125/929269 - Fax 0125/920847 - info@cm-evancon.vda.it
Tra le diverse misure del PSR che saranno attivate e daranno accesso a contributi, la misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” e la misura 321 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale” sono le due misure principali che interessano l’agricoltura sociale.
La misura 311 “Diversificazione in attività non agricole” è riassunta come segue:
gli interventi possibili (spese ammissibili) sono piccoli interventi di costruzione e ristrutturazione di volumetrie aziendali, necessari all’esercizio delle attività come la ricettività in azienda nonché per acquisti di macchinari, apparecchi informatici e relativi programmi, attrezzature ed arredi.
Le attività immateriali (es. studi di fattibilità, progettazione) sono ammissibili e rendicontabili come spese generali solo se direttamente collegate ad investimenti materiali ed entro una percentuale massima del 12%.
Le spese relative ai servizi sono ammissibili solo se afferenti agli investimenti relativi alla loro istituzione e non alla loro erogazione. I beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, ed i membri della famiglia agricola. Il contributo in conto capitale è previsto fino al 50% delle spese sostenute. Il regime de minimis viene applicato.
La misura 321 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale” è riassunta come segue:
Gli interventi possibili (spese ammissibili) riguardano:
• le spese per l’attivazione e l’avviamento dei servizi (sono escluse le spese afferenti all’erogazione degli stessi, ovvero relative al loro funzionamento a regime);
• le spese tecniche dei progetti;
• l’acquisto di attrezzature e di altri materiali necessari per l’attivazione del servizio;
• gli interventi strutturali di modeste dimensioni (ristrutturazione e/o realizzazione);
• le attività immateriali (es. studi di fattibilità, progettazione) relative ai servizi attivati sono ammissibili solo se direttamente collegate ad investimenti materiali.
I beneficiari sono i GAL e i soggetti privati, singoli o associati. Si dà la priorità ai membri della famiglia rurale. Il contributo in conto capitale è previsto fino al 50% delle spese a favore dei soggetti privati. Il regime de minimis viene applicato.
Altre risorse saranno dedicate alle strategie locali per la diversificazione dell’economia rurale, per delle azioni di cooperazione interterritoriale (tra i GAL) e transnazionale e per la gestione dei GAL, l’acquisizione di competenze e delle animazioni sul territorio.
Si coglie l’occasione per invitare tutti, in particolare i componenti del mondo rurale ed agricolo, a contattare il capofila della zona di appartenenza al fine di condividere le proprie idee progettuali di sviluppo delle zone rurali, permettendo in tale modo di valutare le opportunità offerte agli abitanti di queste zone rurali con maggiori possibilità di sviluppo.