PROFESSIONALITÀ E COMPETITIVITÀ
Se si cerca nel vocabolario della lingua italiana la definizione di libero professionista troviamo la seguente descrizione: «
Professionista: colui che è molto abile in qualcosa»; «
Libero: che ha il potere di decidere in modo autonomo, di agire secondo la propria volontà».
Ed è analizzando queste due definizioni che è iniziato il percorso formativo finalizzato all’acquisizione di adeguate conoscenze e competenze professionali di coloro che richiedono il premio di primo insediamento previsto dalla misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013.
Non è una scelta a caso definire l’imprenditore agricolo un libero professionista.
Oggi più che mai, l’agricoltore non deve soltanto produrre un bene ma deve offrire un servizio che si identifica nella qualità del suo prodotto, qualità intesa come soddisfazione derivante dal possedere un certo bene, e che quindi racchiude in sé il fenomeno “mercato-consumatore” in una realtà sempre più globalizzata e competitiva, in un contesto di autonomia decisionale e di norme regionali, nazionali e comunitarie.
È chiaro, quindi, come la competenza professionale e la capacità dell’imprenditore agricolo siano oggi le carte vincenti per la sopravvivenza e la crescita economica di un’azienda.
Con queste considerazioni l’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali ha avviato due anni fa, in collaborazione con la Direzione Agenzia Regionale del Lavoro, un progetto per la definizione dei profili professionali che compongono il mercato del lavoro valdostano.
In questo contesto sono state descritte le competenze professionali dell’imprenditore agricolo che sono state utilizzate per riprogettare il percorso formativo obbligatorio per il premio di primo insediamento, già previsto dalla precedente programmazione.
IL PROGETTO “GIOVANI AGRICOLTORI” E IL PERCORSO FORMATIVO
Il progetto “
Giovani agricoltori” è stato cofinanziato dal FSE 2007-2013 - obiettivo 2 - “
Occupazione” e realizzato dall’Institut Agricole Régional di Aosta in partenariato con l’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali; questa collaborazione non nasce a caso, ma bensì con il preciso obiettivo di garantire continuità tra il mondo dell’istruzione e il mondo del lavoro, considerato che una buona parte dei corsisti sono ex allievi della scuola e che molti agricoltori, durante la loro attività professionale, avranno l’occasione di frequentare corsi e seminari organizzati dallo stesso ente come iniziative di formazione continua per il settore agricolo.
L’intervento si inserisce nella più ampia Strategia unitaria regionale che vede agire in sinergia diversi Fondi Comunitari, FEASR e FSE, per favorire e migliorare l’occupazione e agire sugli spazi di vita in montagna per migliorarli.
Durante la progettazione didattica del percorso formativo si è posta particolare attenzione allo sviluppo di competenze economiche e finanziarie, con un modulo di 68 ore avente lo scopo di sviluppare competenze imprenditoriali (programmazione economica, organizzazione e gestione di impresa, costruzione di un piano aziendale, osservazione del mercato e promozione dell’offerta di servizi, normativa di settore e risorse del territorio) e un modulo di 56 ore finalizzato allo sviluppo di competenze relative al miglioramento del processo produttivo (attività amministrativa, informatica di base, gestione e controllo della qualità del processo produttivo, gestione delle risorse professionali impegnate nell’organizzazione agricola, prevenzione dei rischi e degli infortuni, igiene e sicurezza alimentare).
Oltre a questi moduli, che si sono svolti con lezioni frontali in aula, i corsisti hanno avuto la possibilità di fruire di 16 ore di accompagnamento individuale per la realizzazione del Piano Aziendale, metodologia indispensabile affinché i beneficiari della misura possano diventare protagonisti della loro idea imprenditoriale.
Il percorso formativo non è stato improntato sul trasferimento di nozioni tecniche perché è nato con il presupposto che i partecipanti ne fossero già in possesso, in quanto acquisiste in famiglia o attraverso altre esperienze.
Particolare attenzione è stata posta alla sensibilizzazione dei giovani agricoltori verso tematiche ambientali, in particolar modo alla corretta applicazione del regime di Condizionalità, intesa come insieme di norme in tema di ambiente, igiene e benessere degli animali, buone condizioni agronomiche e ambientali a cui tutti i beneficiari dell’asse 2 del PSR devono attenersi.
ALCUNI DATI
Le persone che hanno chiesto di valutare l’ammissibilità al premio della misura e di poter accedere al corso di formazione sono state 89, di cui 44 inserite nel percorso formativo; di queste, 43 sono giunte al termine del percorso (27 maschi e 16 femmine). Per ottenere l’idoneità valida a soddisfare il requisito di competenze professionali minime richiesto dalla misura 112, i corsisti dovevano possedere il 70% di presenza certificata e aver superato con la media dei 6/10 le sei verifiche degli apprendimenti erogati durante il corso; due corsiste hanno ottenuto la media di 9,9/10 nelle prove effettuate, un allievo ha frequentato la totalità del corso raggiungendo il 100% delle ore frequentate e due allievi hanno soddisfatto il requisito minimo di frequenza del 70% delle ore previste.
Trenta allievi hanno dichiarato che la propria azienda ha un indirizzo produttivo animale, undici allievi un indirizzo produttivo vegetale e due allievi un indirizzo produttivo misto.