2 - 2009

IN RICORDO

di Giorgio VOLA

Nel 1987, ha pubblicato il volume “Il mio orto in montagna”, rivolto a chi non conosceva il piacere dell’orticoltura e le soddisfazione che si possono provare coltivando un orto

RICORDO DI ANDREA MOLTONI, PADRE DELL’ORTICOLTURA DELLA VALLE D’AOSTA

È giunta nei giorni scorsi la notizia che Andrea Moltoni non c’è più.
A novantacinque anni, dopo essere sceso di buonora nel suo orto, come ogni mattina, ed essere rientrato in casa per la colazione, si è accasciato e spento nel modo che lui aveva sempre desiderato: andarsene in punta di piedi, senza disturbare.


Andrea Moltoni aveva diretto per oltre 35 anni una significativa ed unica attività di sperimentazione dimostrativa in agricoltura presso la Stazione Dimostrativa Alpina a Sauze d’Oulx (Torino) alla quota di 1865 metri sul livello del mare.

Diversi i settori di agricoltura estrema che vi aveva sperimentato: dalla stalla con bovini ed equini, all’allevamento dei piccoli animali da cortile, soprattutto conigli, galline, tacchini e anatre; dalla cerealicoltura con la selezione di frumenti e segale di alta montagna, alla coltivazione delle patate con dosi consistenti di letame; dalla selezione di essenze alla coltivazione di varietà locali per i prati polifiti di montagna.

Ma era soprattutto l’orticoltura e la coltivazione di erbe officinali che egli aveva voluto dimostrare potersi realizzare in montagna a quote notevoli. In tal modo riuscì a procurare al personale della stazione buoni ortaggi e a prezzo conveniente, senza essere costretti a farli arrivare con forte spesa dal fondo valle, oltre che a incrementare le entrate con le vendite ai sempre numerosi visitatori che venivano ad ammirare la stazione. Infine, con lungimirante finalità turistica, Andrea aveva voluto che in ogni stagione vegetativa la stazione fosse abbellita dai colori di fiori di montagna da lui selezionati con cura e che anche l’orto divenisse un richiamo per il visitatore grazie all’alternanza delle sue tinte.

Ai valdostani Andrea Moltoni era noto già negli anni 60 e 70, quando diverse comitive di pullman organizzate dall’Assessorato Agricoltura erano state ricevute a Sauze d’Oulx, ma è soprattutto da quando era andato in pensione che si era avvicinato al mondo agricolo valdostano. Ricordo ancora quando mi era stato presentato nel 1973 da Efisio Noussan, presidente della Società della Flora Valdostana: quanta vitalità, quanta gioia di trasmettere, quanto entusiasmo e quanta passione nel proporre i risultati delle sue esperienze nel mondo agricolo di montagna!
Da allora era diventato quasi un papà nel neonato gruppo di tecnici del Servizio di Assistenza Tecnica della Valle d’Aosta, ai quali avrebbe successivamente riversato la sua pluriennale esperienza. Egli era, infatti, sempre in contatto con l’agricoltura di campo e la sperimentazione pratica era sempre rimasta il suo orgoglio. Infine era stato coinvolto in numerosissime lezioni serali, organizzate nei vari comuni della Valle, durante le quali trasmetteva agli agricoltori e agli appassionati di orticoltura e di fiori le sue esperienze e, alla fine delle sue lezioni che lui amava definire semplici chiacchierate, rispondeva con pazienza ai sempre numerosi quesiti. 




La copertina del volume “Il mio orto in montagna”
pubblicato nel 1987



Sollecitato dal sottoscritto si era lasciato convincere a pubblicare, nel 1987, il volume “Il mio orto in montagna”, apprezzato da un pubblico di appassionati e di amatori ed anche da chi, pur conoscendo ed apprezzando il valore della terra, ancora non conosceva il piacere dell’orticoltura e le soddisfazioni che si possono provare coltivando un proprio orto. Il merito di Andrea, bravissimo nel trasmettere il proprio entusiasmo, fu di ricordarci che la verdura fatta crescere con le proprie mani non ha confronti per sapore, freschezza e genuinità.

Il successo del libro fu notevole e a soli quattro anni dalla prima pubblicazione, inviata a tutti i lettori de L’Informatore Agricolo, fu necessario effettuarne una seconda.










Grazie Andrea, grazie per averci trasmesso il tuo prezioso sapere sull’agricoltura di montagna, sull’orto e sui colori bellissimi dei tuoi fiori; il mondo agricolo valdostano ti sarà sempre estremamente grato.

 A GRESSAN, LA 27ª EDIZIONE DELLA «FËTA DI POMME»
a cura della Redazione
 

Domenica 4 ottobre prossimo, all’area verde di località Les Iles a Gressan, si terrà l’edizione numero 27 della «FËTA DI POMME», giornata dedicata all’esposizione, degustazione e vendita delle mele. Dalle 9,30 alle 19 si potrà passeggiare tra le bancarelle del mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici, riscoprire i vecchi mestieri e pranzare nello stand della Pro Loco con menù a base di mele. Nel pomeriggio, castagnata e animazione per bambini. Il momento clou della manifestazione sarà il concorso riservato alla presentazione dei plateaux di mele Renetta, Jonagold, Golden delicious, Stark delicious, Renetta ruggine e Gala, che saranno valutati da un’apposita giuria con criteri legati all’esposizione del contenuto, alla grandezza delle mele e alla loro dolcezza. Saranno premiati tre plateaux per ogni qualità di frutto; possono partecipare tutti i produttori della Valle d’Aosta.


Per informazioni:
www.comune.gressan.ao.it
proloco.gressan@libero.it
0165/250353 - 0165/250264
328/4594441 - 340/2223717

 

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