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Glossario |
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Termine: |
ACCORDI DI SCHENGEN |
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Significato: |
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Spiegazione: |
Accordo firmato nel 1985 tra Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi per la progressiva soppressione dei controlli sulle persone alle frontiere comuni. Con il Trattato di Amsterdam (1997) il sistema Schengen è stato inserito nella struttura dell'Unione europea. Oggi non esistono più controlli doganali e di documenti alle frontiere fra Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e Spagna. Diritti sanciti dalla convenzione: vengono eliminati i controlli di documenti agli aeroporti per i voli diretti ai Paesi aderenti. Permangono i controlli con il "metal detector" e i raggi X. Permesso il diritto di transito agli immigrati dotati di visto ma non quelli di permesso e di soggiorno. Gli extracomunitari, con permesso di soggiorno di lunga durata, possono circolare liberamente all'interno dell'area Schengen. Alla frontiera esterna tutti i cittadini extra-Schengen devono esibire un documento e se necessario il relativo visto. Qualsiasi extracomunitario può muoversi liberamente all'interno e fra i Paesi firmatari mentre un cittadino italiano diretto a Zurigo, dovrà sottoporsi al controllo dei documenti e ai necessari controlli doganali. I dati degli "indesiderabili" o dei ricercati dei singoli Stati, così come quelli delle auto rubate, armi e passaporti saranno contenuti in una banca dati comune, il Sis di Strasburgo. Il Sis, collegato con i posti di confine e gli uffici per i visti, è in grado di fornire qualsiasi dato in tempo reale. Se il computer segnala qualcosa di anomalo si procede a un'ulteriore verifica con la banca dati nazionale. |
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