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Le intelligenze molteplici

Attraverso mappe mentali, pensiero positivo e creatività artistica, dieci alunni disabili scoprono le proprie potenzialità.

Quando il laboratorio è nato all’Istituto d’arte di Aosta, nell’anno scolastico 2006/07, in collaborazione con il punto di orientamento handicap (POH), servizio di consulenza della Sovraintendenza agli Studi e dell’Agenzia regionale del Lavoro, la sua finalità era quella di permettere agli alunni disabili maggiori possibilità di relazione con i normodotati e con l’ambiente circostante. Questo avrebbe permesso loro di affrontare attività di apprendimento con strumenti più adeguati alle necessità espressive, di poter trovare fiducia in loro stessi e serenità nella vita quotidiana. Dieci alunni disabili hanno partecipato alle attività previste dal progetto che si sono svolte per due anni, a partire dall’anno scolastico 2006/2007, e si concluderanno quest’anno.
Una particolarità del corso è stata quella di prevedere un coinvolgimento attivo nelle attività anche del docente di sostegno o dell’assistente educatore. Nel primo anno sono stati trattati il disegno e la creatività, nel secondo le percezioni attraverso i cinque sensi, l’argomento per il 2008/2009 è la felicità.

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Le intelligenze multiple - Il laboratorio di creatività era centrato sulle arti plastiche. Completare l’espressività verbale con quella manuale può, infatti, migliorare, affinare o almeno aumentare la quantità di canali comunicativi da far utilizzare agli alunni diversamente abili. Sfruttare la molteplicità dei canali comunicativi stimola la molteplicità delle intelligenze e l’utilizzo di nuove forme di comunicazione. Il linguaggio plastico, inoltre, fornisce strumenti che altrimenti resterebbero sepolti nelle potenzialità inespresse dei ragazzi. Ma può un atteggiamento positivo del docente influire sulla resa scolastica degli alunni? Quanta parte del profitto dell’alunno è determinata dalla sua convinzione di essere o meno in grado di svolgere un determinato compito? Da qui nasce l’idea di adoperarsi per convincere alunni e docenti che tutti sono in grado, tutti sono capaci e tutti possono essere creativi. Visualizzare i propri progetti e il lavoro che si sta per affrontare può fornire chiarezza rispetto agli obiettivi sia ai docenti sia ai discenti. L’uso delle mappe mentali permette la creatività, facilita la memorizzazione e dà spazio ad annotazioni in chiave personale e di gruppo.
L’impiego del colore, la struttura elicoidale, la suggestività delle parole utilizzate come disegno colpiscono immediatamente l’immaginazione e forniscono punti visivi di ancoraggio anche per concetti astratti. Inoltre, non si tratta di strutture fisse, ma di strumenti continuamente modificabili.
Negli alunni disabili, la linea di demarcazione tra attività conscia e inconscia è molto sottile; di conseguenza, le mappe mentali, prodotto del pensiero associativo, permettono loro di esteriorizzare l’inconscio senza particolari freni inibitori.
Queste mappe consentono di ottenere molteplici risultati: favoriscono il rilassamento, pur mantenendo il cervello in azione, aumentano la produttività, sollecitano la memoria e l’apprendimento, facilitano la fluidità del pensiero e la capacità di espressione risvegliando anche l’immaginazione e la creatività, sviluppano le capacità di sintesi e di analisi e contribuiscono ad un migliore utilizzo del tempo.

Obiettivo: l’evoluzione - Quando apprendiamo nuove informazioni, attraverso lo studio, la riflessione, l’esperienza, e applichiamo ciò che abbiamo imparato modificando il nostro comportamento, in quel momento creiamo un’altra esperienza, nuova e più ricca. Lo stesso discorso vale per le emozioni che sono il prodotto finale. In fondo a questo processo mentale c’è l’evoluzione, ovvero la comprensione delle sensazioni che abbiamo creato sulla base di quanto appreso, dimostrato e poi sperimentato. Le mappe mentali rappresentano, quindi, uno strumento di evoluzione e di crescita, un punto di riferimento attivo e forte.

Luisa Comoglio
Flavio Zulian

I.S. Classica e Artistica

 

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