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Ad Arvier di venerdì
Un progetto per garantire
alle pluriclassi uniche della Comunità montana “Grand Paradis”
una qualità didattico-educativa adeguata e per ridurre il rischio
di isolamento dei loro alunni.
La realtà delle pluriclassi uniche di Valgrisenche,
Valsavarenche e Rhêmes-Notre-Dame è particolare: il loro
destino viene deciso sulla base degli alunni effettivamente iscritti,
e quindi ogni anno rischiano di essere soppresse.
La presenza della scuola nei comuni di montagna è un deterrente
allo spopolamento: consente alle famiglie con bambini di continuare a
vivere in alta montagna e garantisce ai nostri villaggi una popolazione
residente di età eterogenea.
Come salvaguardarle allora, tutelando le famiglie, migliorando la qualità
del servizio offerto ed evitando lo spiacevole fenomeno dell’isolamento?
UN SOGNO REALIZZATO |
Il progetto è il risultato di un lungo lavoro di programmazione,
per il quale ringrazio tutte le insegnanti coinvolte, la Comunità
Montana, le Amministrazioni comunali e i genitori che hanno condiviso
e supportato questo sogno, ma anche il personale di segreteria
che ha fornito una preziosa collaborazione lungo tutto l'arco
della laboriosa stesura.
Ora che si è messa in moto la "macchina", a me
(che ho solo ereditato e non progettato il lavoro) non resta che
il piacevole compito di accompagnare questa "creatura",
monitorandone lo stato di salute attraverso la raccolta e l'analisi
degli esiti, i quali, a giudicare dagli esordi, saranno sicuramente
promettenti e offriranno meritate soddisfazioni ai protagonisti,
grandi e piccoli, di questa storia.
Bice Foderà
Dirigente dell’Istituzione scolastica
“Maria Ida Viglino”
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Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituzione
scolastica “Maria Ida Viglino” fornisce i principi in base
ai quali orientare il progetto, in quanto “mira a progettare
un percorso educativo-didattico per le nuove generazioni della comunità.
Al centro del sistema scuola c'è l’alunno,
inteso come referente, come soggetto da ascoltare e scoprire per conoscerne
bisogni, esigenze e dinamiche psicologiche e sul quale far convergere
tutte le risorse a disposizione. La scuola assume la propria responsabilità
educativa elaborando, confrontando e verificando il proprio progetto formativo,
fondato sull’educazione integrale della
persona".
E allora, come continuare a frequentare la scuola nel proprio paese ed
al tempo stesso fruire delle opportunità formative offerte ai bambini
di un plesso più grande?
Garantendo la pluralità docente, con un orario settimanale di 30
ore e consentendo ai bambini delle pluriclassi uniche di Valgrisenche,
Valsavarenche e Rhêmes-Notre-Dame di frequentare le lezioni ad Arvier
un giorno alla settimana!
SCOPRI LA DIFFERENZA
Riflessioni dei bambini |
VALGRISENCHE |
ARVIER |
Una maestra
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Più maestre |
Pochi bambini, quindi pochi amici
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Più bambini, possibilità
di scegliere amici |
Meno spazio e piccole classi
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Tanto spazio per l’intervallo
di 15 minuti |
Orari e materie seguono il nostro
ritmo di lavoro
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Ci sono orari e materie precise |
La nostra maestra può solo
seguire un bambino alla volta; c’è perdita di tempo
per darci compiti ed esercizi per casa
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Le maestre possono dare le consegne
uguali a tutti durante la giornata e per casa perché frequentiamo
tutti la stessa classe |
Nessuno spazio per fare ginnastica |
Grandi spazi per fare ginnastica
ed altri sport |
Da noi non c’è la
mensa (almeno per il momento)
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C’è la mensa; è
bello perché dopo pranzo si gioca insieme |
Siamo attratti dalle spiegazioni che la maestra
fa ai bambini delle altre classi
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Siamo molto più attenti
perché c’è una sola spiegazione che riguarda
tutti |
Durante le lezioni si sentono i
bambini della scuola dell’infanzia
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Durante le lezioni c’è
molto silenzio mentre all’intervallo c’è un gran
baccano |
Tutte le attività di drammatizzazione,
canto, tessitura, pittura… vengono fatte con la scuola dell’infanzia
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C’è una netta divisione
tra scuola primaria e scuola dell’infanzia |
Portiamo ogni tanto un pacco di
biscotti, una cassetta di mele o delle fette biscottate. La maestra
porta la marmellata (a scuola abbiamo fatto anche quella di ribes)
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Ogni bambino si porta la sua merendina |
Non c’è lo scuolabus
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C’è lo scuolabus |
La scuola inizia alle 8:00; si va
a pranzo alle 12:00
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La scuola inizia alle 8:15; si
va a pranzo alle 12:15 |
C’è un’aula tessitura
“drap”
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Sono presenti un’aula computer
con nove schermi video e un’aula da disegno con otto doppi
cavalletti |
Piastrelle a terra
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Gomma a terra
Mobili con angoli arrotondati |
La soluzione, una volta trovata, sembrò semplice, ma in realtà
per arrivarci è stato necessario un intenso lavoro di concertazione
tra genitori, docenti, Comunità montana e Amministrazioni Comunali.
I Sindaci dei Comuni di Valgrisenche, Valsavarenche e Rhêmes-Notre-Dame
hanno assicurato il trasporto degli alunni all’andata e al ritorno,
al di fuori dell’orario scolastico; il Comune di Arvier ha messo
a disposizione la mensa e il personale di assistenza.
Ma perché ad Arvier e di venerdì? Ad Arvier perché
attualmente è l’unico plesso scolastico che garantisce (e
dovrebbe continuare a garantire) la presenza delle cinque classi distinte,
di scuola primaria, e inoltre possiede le strutture necessarie all’accoglienza
di ulteriori quindici bambini (spazi idonei e attrezzati, mensa, ecc.).
Di venerdì per non interrompere l’organizzazione
della settimana, non disorientare i bambini, che possono poi riposarsi
sabato e domenica.
Il progetto, che dovrebbe continuare nei prossimi anni, si pone i seguenti
obiettivi:
• garantire agli alunni delle pluriclassi uniche trenta ore settimanali
di lezione;
• dare loro la possibilità di essere inseriti in monoclassi,
di confrontarsi con compagni della stessa età e di conoscere situazioni
e modi di operare differenti;
• offrire anche agli alunni delle classi di montagna una pluralità
di docenti sia durante le attività sia nei momenti di valutazione.
Il progetto ha previsto un primo momento di accoglienza degli alunni nella
sede di Arvier; l’organizzazione di almeno tre uscite nei rispettivi
comuni delle pluriclassi; alcuni momenti di programmazione comune tra
tutti i docenti coinvolti.
Una giornata tipo
Alle 7:45 di ogni venerdì, gli alunni scendono
con gli scuolabus ad Arvier, per l’inizio delle lezioni.
Il venerdì, infatti, noi insegnanti delle pluriclassi prendiamo
servizio direttamente nel plesso ospite e lavoriamo in compresenza con
le colleghe, mettendo a disposizione le nostre competenze per attività
di progetto o laboratoriali (quali quello del giornalino relativo al “Progetto
Accoglienza”). Gli alunni svolgono le attività, sia curricolari
sia di progetto, inseriti nelle classi insieme ai loro coetanei.
Tra le “aree di intervento per la progettazione” previste
dal nostro POF è presente, ad esempio, la valorizzazione delle
lingue. Fa parte, infatti, delle scelte formative dell’Istituzione,
l’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi della primaria
e a tal fine vengono utilizzate tre insegnanti di lingua della scuola
secondaria di primo grado.
Cerchiamo di effettuare tutte le attività che implicano lo spostamento
degli alunni delle pluriclassi uniche (corso di nuoto, visite culturali,
ecc.) esclusivamente di venerdì, per evitare ulteriori trasferimenti
agli alunni.
In questa giornata l’insegnante del plesso che ci accoglie svolge
anche il programma di una o più educazioni e di una disciplina
(storia, geografia o scienze).
Alle 16:30, terminate le lezioni, gli alunni riprendono lo scuolabus per
tornare nel loro villaggio.
INCONTRARSI NELL'ACQUA
Il parere degli alunni |
Siamo
sempre andati in piscina ad Aosta e con i compagni delle pluriclassi
uniche. Quest’anno andiamo a Pré-Saint-Didier anche
con i nuovi compagni di Arvier. Facciamo il viaggio in pullman.
Cerchiamo sempre di occupare il posto in fondo dove c’è
il tavolino, ma quello lo vogliono tutti. Durante il viaggio chiacchieriamo
con i nuovi compagni e li conosciamo ogni volta di più. A
Pré-Saint-Didier, si impara a nuotare meglio e più
in fretta perché l’acqua è più profonda
(dove c’è il trampolino, raggiunge i quattro metri).
La piscina è più grande di quella di Aosta. Ci sono
più istruttori, per cui i gruppi sono formati da pochi bambini;
tutti possono sentire bene le istruzioni e metterle in pratica.
Con dieci lezioni, anche Enrico benché sia il primo anno
che frequenta il corso, imparerà a nuotare. Ha già
imparato a stare a galla e fa qualche bracciata a dorso. |
Siamo soddisfatti della soluzione trovata. Il progetto,
unico in Valle d’Aosta, è seguito passo passo e un primo
monitoraggio ha dimostrato che alunni e famiglie ne sono entusiasti.
Ci auguriamo il potenziamento del numero di insegnanti attuale nel plesso
di Arvier e la garanzia di un insegnante per ogni pluriclasse unica, condizioni
senza le quali il progetto non ha grandi prospettive di durata né
conseguenti significative ricadute sull’intera comunità.
Margherita Angeli
Rosa Anna Domenighini
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