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Chi si ferma è perduto!
A giugno, la 3a edizione
della manifestazione di sport e salute organizzata dall’Usl della
Regione Valle d’Aosta
Una bella giornata di sole ha fatto da cornice, il
6 giugno 2004, alla seconda edizione di “Chi si ferma è
perduto”, la manifestazione di sport e salute organizzata e fortemente
voluta dall’Usl della nostra Regione.
“In seguito ad un’attenta ed approfondita fase di studio
– spiega Carla Stefania Riccardi, direttore generale dell’Usl
– abbiamo identificato come obiettivo della nostra azione quella
fascia della popolazione che si trova ad essere parzialmente o completamente
disinteressata all’attività sportiva. Abbiamo costruito
il nostro intervento cercando di puntare sulla componente del divertimento
e dell’accessibilità dello sport. “Chi si ferma è
perduto” era inizialmente orientato verso un pubblico adulto.
Le caratteristiche ludiche che lo hanno caratterizzato nel corso delle
prime due edizioni e le valenze educative che si sono aggiunte hanno
fatto sì che una naturale evoluzione dell’iniziativa ci
abbia portato ad estendere il pubblico di riferimento”.
“Chi
si ferma è perduto” ha preso la forma di una grande festa:
non a caso la scorsa edizione è stata organizzata proprio il
6 giugno, Giornata Nazionale dello Sport. Per tutta la domenica la Grand
Place di Pollein si è trasformata in una gigantesca palestra
a cielo aperto. Il pubblico ha potuto assistere alle dimostrazioni di
tutte le discipline, indoor e outdoor, ed ha potuto prendervi parte:
spinning, rowing, aerobica, kick-boxing, step, pump; ma anche mountain
bike, free climbing, pallavolo, ginnastica artistica; persino le passeggiate
a cavallo, con i pony e… gli scacchi.
In questa grande festa di sport, di movimento, di musica, di colori,
adulti e ragazzi si sono ritrovati spesso fianco a fianco, sapientemente
guidati dagli istruttori e dagli allenatori.
La collaborazione con il Coni, che si occupa di sport giovanile da sempre,
e con la Sovrintendenza agli Studi ci porterà a coinvolgere ancora
di più i ragazzi delle scuole medie ed elementari. Beneficeranno
di questa novità sia gli studenti sia gli adulti: gli uni perché
diventeranno protagonisti della manifestazione, gli altri perché
saranno in qualche modo “trainati” nella pratica sportiva
dai propri figli (o nipoti).
I benefici dell’attività
fisica |
Salvaguardare la propria salute tramite lo sport, le corrette
abitudini e sani stili di vita. Questo messaggio rappresenta
una semplice regola da seguire sempre. Per questo motivo “Chi
si ferma è perduto” si rivolgerà, nel 2005,
a tutte le fasce di età.
Fare sport, soprattutto da giovani, è importante perché
aiuta a crescere sani e in forma, stimola il bisogno di mettersi
alla prova e di competere con gli altri e con se stessi.
Se bambini e ragazzi saranno adeguatamente educati alla pratica
sportiva, senza eccessi e senza costrizioni, riceveranno gli
strumenti per crescere sani e forti, nel fisico e nel carattere.
Lo sport aiuta a conoscersi e a migliorarsi.
“Chi si ferma è perduto” si propone di comunicare
questo segnale positivo e di fornire qualche suggerimento. In
quest’ottica, già nella scorsa edizione abbiamo
realizzato una serie di libretti dedicati ai giovani, agli adulti,
agli anziani. Questi brevi manuali contengono le più
diffuse domande che vengono poste agli esperti: vi si trovano
le risposte del cardiologo, del medico sportivo, del dietologo,
dell’allenatore e dello psicologo.
Il filo conduttore è rappresentato dal messaggio secondo
cui l’attività fisica, praticata costantemente
e con moderazione, ha effetti benefici sulla nostra qualità
di vita e sulla nostra salute. Meglio se già da ragazzi.
Carla Stefania RICCARDI
Direttore generale dell’Usl della Valle
d’Aosta
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“Non stiamo cercando nuovi adepti d’un modo di pensare che
disegna tutti belli, tonici, scattanti e non parliamo di scivolare nel
vortice delle diete ripetute e stressanti, alternate a sedute impietose
di jogging e palestra per consumare le poche energie residue –
ha detto la dottoressa Riccardi nella nota introduttiva alla prima edizione
di “Chi si ferma è perduto” – ma ci piacerebbe
recuperare la dimensione del gioco, degli aspetti divertenti, positivi
e rilassanti che possono regalare un altro genere di “ossigeno”
alle attività fisiche. Insomma, un messaggio ed un pensiero positivo,
legato alle azioni per migliorare la qualità della vita di ciascuno
di noi”.
Il gruppo di lavoro che ha il compito di realizzare “Chi si ferma
è perduto” è tornato a riunirsi all’inizio
dell’anno. La manifestazione ha fatto registrare un ottimo successo
nelle prime due edizioni, ma è ancora giovane e deve crescere.
Per migliorare è necessario mettere a confronto le idee e le
aspettative di ogni componente. Per questo motivo “la squadra”
guidata dalla dottoressa Riccardi è composta da un medico sportivo,
una psicologa dello sport, una cardiologa, un dietologo, una allenatrice.
A questo nucleo si aggiungono i vertici del Coni, i gestori delle palestre,
i membri delle associazioni che si occupano di sport. Ognuno di loro
porterà la propria esperienza e le proprie esigenze. E soprattutto,
il proprio impegno. Sono queste le risorse che faranno grande “Chi
si ferma è perduto 2005”.
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