martedì 12 e mercoledì 13 marzo Teatro Splendor ore 21
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Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello
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regia Liliana Cavani con Geppy Gleijeses Vanessa Gravina e con Leandro Amato Maximilian Nisi Brunella De Feudis
scene Leila Fteita costumi Lina Nerli Taviani luci Luigi Ascione assistente alla regia Marina Bianchi produzione Gitiesse Artisti Riuniti e Fondazione Teatro della Toscana
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Dopo il successo di Filumena Marturano, presentato in Saison nel novembre 2016, Liliana Cavani affronta per la sua seconda regia di prosa un testo cardine di Pirandello. Al centro di questa commedia amara, il contrasto tra etica e corruzione, tra la facciata borghese da tutelare e i segreti pruriginosi da nascondere, con due impeccabili protagonisti ben noti al nostro pubblico, Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina. Angelo Baldovino accetta la proposta di sposare Agata, messa incinta dal marchese Fabio Colli, che non può sposarla perché già ammogliato. Egli dovrà essere soltanto in apparenza un marito, per salvaguardare la rispettabilità di Agata e consentire al marchese di continuare a frequentarla. Baldovino è stato scelto per questo singolare compito perché uomo fallito, di scarsa moralità, ritenuto pronto ad accettare ogni proposta per guadagno; egli prende invece la cosa con estrema serietà, per la prima volta ha un compito serio da assolvere, pensa di potere rendersi utile alla ragazza in difficoltà e al nascituro cui potrà dare il suo nome, allo stesso marchese Fabio, legato ad una moglie che lo tradisce. La sua risposta è chiara: “Sposerò per finta una donna; ma sul serio io sposo l’onestà”. Ancora una volta Pirandello si serve di un matrimonio “bianco”, come in Pensaci Giacomino! e in Ma non è una cosa seria, per creare situazioni che finiscono per svelare la vera natura dei personaggi. È un modo di contravvenire alle regole sociali per mettere in evidenza virtù non convenzionali che albergano nell’animo del protagonista. Il quale si rivela uomo di alta qualità morale e di autentica bontà, anche se, da questa sua conquistata condizione, si diverte “pirandellianamente” a mettere in ridicolo la falsa rispettabilità degli altri. Geppy Gleijeses, grande interprete pirandelliano, affronta il ruolo di Baldovino reduce dai successi di Filumena Marturano e Sorelle Materassi. Al suo fianco Vanessa Gravina, un’eccellenza femminile del Teatro italiano. Liliana Cavani dirige l’opera filtrandola attraverso il suo realismo magico.
La Presse In questa nuova edizione de Il piacere dell’onestà i personaggi sono quello che sono, le disoneste creature dello scrittore siciliano; ma anche gli attori, i loro interpreti sono quello che sono; creature ben diverse, ciascuna con la sua storia, il suo diverso ardore e la propria onestà di interprete. Ciò che importa nello spettacolo di Cavani è la limpidezza con cui è trattata la torbida materia. Non solo. Non c’è astrazione di Pirandello che non sia smussata dalla semplice umanità (e tecnica) degli attori. Non c’è rovesciamento che non sia rimesso con i piedi per terra. Merito primo e assoluto di Geppy Gleijeses misurato allo stremo; e poi di Vanessa Gravina, luminosa. Franco Cordelli Corriere della Sera
Platea 24/20€ | Galleria 18/15€ | in vendita dal 21 febbraio | durata spettacolo 1h40
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