I popolamenti di Ontano bianco (Alnus incana) che vegetano lungo il Torrente Artanavaz e Menouve, fino ad una altitudine di circa 1350 m, sono stati oggetto nell’anno 2008 di pesanti attacchi di un insetto della famiglia dei Crisomelidi, l’Agelastica alni (Fr. Galéruque de l’Aulne).
La vegetazione attaccata dal Crisomelide si riconosce da
lontano per il caratteristico arrossamento delle chiome
La vegetazione devastata si riconosce da lontano per un caratteristico arrossamento delle chiome.
Avvicinandosi al popolamento ci si accorge che ogni foglia è stata erosa completamente e che rimane intatta solo la nervatura.
Le foglie in cui è presente ancora del parenchima fogliare sono invase da decine di insetti adulti.
DESCRIZIONE SPECIE
L’Agelastica alni è un insetto dell’Ordine dei Coleotteri e della Famiglia dei Crisomelidi.
Questa Famiglia raggruppa un gran numero di specie, di dimensioni medie o piccole, di sagoma compatta, spesso ovale-convessa, di livree generalmente vistose per colori e riflessi.
L’adulto di Agelastica alni ha un corpo ovale, simile a quello del maggiolino, anche se di dimensioni inferiori, circa 5-7 mm di lunghezza, di colore blu metallico, verde metallico o nero, con elitre finemente punteggiate.
Le larve sono presenti sulle foglie contemporaneamente agli adulti, sono di colore nero con tubercoli pelosi su tutto il corpo e hanno capo allungato. Quando raggiungono la maturità possono avere una lunghezza di 10-12 mm.
BIOLOGIA
L’Agelastica alni compie una generazione all’anno e passa l’inverno sul terreno al riparo di foglie e muschi. Gli individui che sopravvivono alla stagione invernale, ai primi caldi della primavera, ritornano sulle foglie e si nutrono delle giovani foglie, provocando sulla pagina fogliare dei piccoli fori rotondi.
Il crisomelide Agelastica alni su foglia di Ontano bianco
Le femmine fecondate depongono le uova, in gruppi numerosi, sulla pagina inferiore del lembo fogliare.
Le larve compaiono dopo una decina di giorni dall’ovodeposizione e iniziano a erodere l’epidermide della pagina inferiore della foglia.
Crescendo di volume tuttavia erodono completamente il lembo fogliare, lasciando intatte solo le nervature.
Le larve raggiungono la maturità in circa 20 giorni e si lasciano cadere a terra per impuparsi.
Dopo circa una settimana compaiono gli adulti (sfarfallamento in agosto settembre) poi, con l’avvicinarsi dei primi freddi, si nascondono nel terreno per l’ibernazione.
DANNI
I danni provocati dall’insetto, in occasione di pullulazioni particolarmente intense, sono notevoli in quanto le foglie, completamente erose nella parte più tenera, non svolgono più la funzione clorofilliana. I danni, visibili dalla primavera inoltrata all’autunno, consistono in una defogliazione completa dell’albero, in un rallentamento della crescita e in un rischio di morìa degli esemplari di Ontano bianco più giovani.
Tenuto conto della rarità delle infestazioni e dei danni limitati a piccole zone, non vengono effettuati interventi fitosanitari con l’uso di insetticidi per ovvi motivi di carattere ambientale.
Nel 2006 si erano rilevati danni di un altro Crisomelide (Galerucella luteola) a spese dell’Olmo campestre (L’Informateur agricole n. 2/2007) nel Comune di La Salle.
Danno arrecato alle foglie: il parenchima fogliare viene
completamente eroso e rimangono le sole nervature delle foglie
Bibliografia
• J.F. Abgrall, A. Soutrenon “La forêt et ses ennemis”. Cemagref
• Servadei, Zangheri, Masutti “Entomologia generale ed applicata”. Cedam Padova