Il particolare andamento meteorologico dell’estate 2008, caratterizzato da temperature più fresche e precipitazioni più frequenti, ha caratterizzato il ciclo vegetativo delle
coltivazioni foraggiere, delle coltivazioni frutticole e dei vigneti.
La
fienagione è stata condizionata dal lungo periodo di pioggia pressoché ininterrotto fino circa alla metà del mese di giugno. Lo sfalcio del primo taglio è iniziato quindi intorno al 20 giugno, senza peraltro causare particolari problemi quali-quantitativi sulla produzione. Il confronto analitico sui prelievi aziendali ricorrenti negli anni, effettuati nel corrente periodo autunnale potranno verificare questo dato. Il decorso fresco della stagione estiva ha sicuramente favorito il ricaccio per il secondo taglio, anche se l’incertezza meteorologica impone una certa professionalità nell’esecuzione delle operazioni di fienagione: corretto utilizzo delle sempre più affidabili previsioni meteo, tempismo e metodica organizzazione del cantiere di fienagione.
Anche negli alpeggi lo sviluppo dei pascoli è stato influenzato dall’andamento climatico: produzioni e qualità dell’erba buone, anche per i ricacci dopo il primo utilizzo.
Il buon decorso climatico del mese di settembre e ottobre ha permesso l’utilizzo degli alpeggi anche fino a stagione inoltrata.
Il settore
frutticolo, caratterizzato da alcune aziende di punta che fanno un pò da traino e da esempio per le altre, è stato penalizzato dall’andamento climatico primaverile e ha pagato questa situazione con una produzione mediamente meno alta, soprattutto per la varietà Renetta.
In compenso la qualità è risultata alla raccolta molto buona, in termini di calibro e di colorazione (forte escursione termica nel mese di settembre). In particolare appare interessante rilevare come la varietà Renetta, interessata, ormai da diversi anni, da importanti fenomeni di marciumi in post raccolta (anche del 50% in alcune partite), abbia manifestato quest’anno un’inversione di tendenza. Non si possono evidenziare rivoluzionarie evoluzioni nella difesa fitosanitaria, ma la percentuale di marciumi in post-raccolta sulla varietà renetta quest’anno è drasticamente diminuita. Questo positivo fenomeno può essere attribuito anche ad un decorso più fresco e umido dell’estate in quanto gli squilibri idrici hanno sempre rivestito un ruolo importante tra le cause dei marciumi rilevate durante gli scorsi anni.
Il settore
vitivinicolo continua, ormai da diversi anni, a essere molto dinamico e vivace, sia con importati interventi di sistemazione terreni, impianti/reimpianti di vigneti, sia con un ruolo attento, interessato e partecipativo dei viticoltori.
Lo sviluppo dei vigneti in termini di superfici presenta ormai limitati margini di ulteriore sviluppo, in quanto pressoché tutte le potenziali superfici sono state utilizzate, mentre rimangono ancora zone dove sarebbe opportuno prevedere il reimpianto dei vecchi vigneti. L’andamento climatico umido che ha caratterizzato il periodo della fioritura dei vigneti ha causato un’allegagione ridotta, che in alcuni casi ha avuto ripercussioni sulla produzione finale, che si è attestata su valori quantitativi medi.
Le ottime condizioni meteorologiche del periodo settembre - ottobre hanno permesso di raggiungere gradazioni zuccherine pressoché nella norma, soprattutto per i vitigni tardivi, e hanno fatto rientrare i problemi fitosanitari creati da lunghi periodi umidi coincidenti con le fasi cruciali di sviluppo della peronospora. Infatti l’evento che ha caratterizzato l’estate 2008 è stato sicuramente un marcato sviluppo di questa malattia fungina con, in alcuni casi limite, evidenti attacchi anche sul grappolo. L’annata 2008 per la viticoltura si può però, definire nel complesso un’annata difficile: è stata soprattutto la professionalità dei viticoltori ad essere messa sotto pressione.
Le condizioni meteorologiche molto favorevoli allo sviluppo della
peronospora hanno infatti richiesto una costante attenzione da parte degli operatori del settore in modo da garantire interventi mirati ed efficaci al fine di contenere lo sviluppo di questa avversità.
Questa situazione ha fatto emergere alcune criticità là dove i viticoltori non sono stati in grado di difendere in modo efficace i loro vigneti, riportando evidenti attacchi di peronospora sulle femminelle ma anche sui tralci e sui grappoli. La regolazione della carica produttiva dei vigneti, in funzione all’ottenimento di gradazioni zuccherine consone a produzioni di qualità, è un altro aspetto critico della gestione dei vigneti. Vitigni vigorosi uniti alla possibilità di intervenire con interventi irrigui permettono spesso produzioni abbondanti, a volte eccessive, a scapito della qualità.
Nell’attuale regime di mercato agro-alimentare, caratterizzato da margini di guadagno sempre più stetti, una delle strade per mantenere livelli di reddito accettabili è quella di mantenere alta e incrementare la professionalità degli agricoltori anche tramite interventi formativi e di aggiornamento tecnico.