Carta d’Identità del Cervo volante
Nomi comuni in Italiano/Francese/Latino:
Cervo volante/Cerf-volant/Lucanus cervus
Indirizzo (habitat): ceppaie e vecchi alberi anche morti soprattutto di querce ma pure di faggi, olmi e castagni.
Segni caratteristici: sicuramente tra gli insetti europei è uno dei giganti. I maschi sono impressionanti in quanto possono raggiungere anche gli otto centimetri di lunghezza. Le femmine invece hanno generalmente la metà di questa dimensione e inoltre presentano mandibole molto piccole e poco appariscenti rispetto a quelle ipersviluppate e ramificate dei primi e dalle quali deriva il nome della specie.
Professione: i Cervi volanti durante il lunghissimo stadio larvale rodono il legno marcescente degli alberi nei quali nascono e che successivamente li ospitano. Gli adulti, nel corso della loro breve vita, si nutrono della linfa zuccherina che cola dalle ferite di vecchie querce o di frutta molto matura.
Biologia: durante il mese di Agosto le femmine depongono le uova negli alberi che presentano marcescenze. Da queste nasceranno poi delle larve biancastre che, per un periodo minimo di tre fino anche a otto anni, rimarranno all’interno delle gallerie dalle stesse scavate per nutrirsi con le loro potenti mandibole. Al termine del loro sviluppo raggiungeranno anche i dieci centimetri di lunghezza. Quindi inizieranno a richiudersi in un involucro realizzato da esse stesse dal quale in autunno usciranno finalmente gli adulti. La loro comparsa all’aperto avverrà però solo alla fine della primavera successiva. Verrà allora il momento per i grandi maschi di sfidarsi e combattere tra loro, utilizzando appunto le corna, al fine di ottenere i favori delle femmine che verranno ricercate soprattutto dopo il tramonto del sole e durante la sera.
La parola al diretto interessato:
siamo animali sempre più rari, sia per la rimozione dei vecchi alberi dove vivono i nostri piccoli sia per la cattura diretta, che avveniva, soprattutto in passato, dei maschi della nostra specie a scopo di collezionismo. Volete contribuire a fare sì che anche i vostri cuccioli possano ogni tanto incontrarci? E rimanere meravigliati, con la bocca aperta dallo stupore? Limitatevi allora a fotografarci. Se poi per caso avete su un vostro terreno una vecchia quercia o una ceppaia, beh, sappiate che al suo interno brulica la vita. Lasciandole lì dareste un piccolo aiuto alla nostra Natura.