La parte alimentare è costituita da un bulbo.
Aglio, cipolla e porro
Appartengono tutti alla famiglia delle Liliacee.
AGLIO
NOME SCIENTIFICO: Allium sativum
NOME FRANCESE: Ail
ORIGINE: Egitto o Siria
CARATTERISTICHE: bulbo costituito da tanti piccoli bulbetti, se ne possono contare fino a 18, detti spicchi avvolti da foglie basali di colore bianco.
SEMINA: in campo nei mesi di ottobre-novembre oppure
a marzo.
RACCOLTA: si raccoglie quando le foglie sono quasi del tutto ingiallite e secche.
CONSUMO: fresco oppure secco.
VARIETÀ CONSIGLIATE
Piacentino bianco, di montagna, Primaticcio rosa.
TERRENO E CLIMA
Cresce bene su ogni tipo di terreno, anche se predilige quelli limoso-sabbiosi, ben drenati, a reazione neutra o leggermente alcalina, concimati con sostanza organica (letame o compost) l’anno precedente. Per quanto riguarda il clima, preferisce una situazione calda e ben riparata, però sopporta bene il freddo. Quindi, si può coltivare tranquillamente anche in Valle d’Aosta sino a 1800 m d'altitudine.
Campo di aglio
COLTIVAZIONE
Per ottenere delle ottime produzioni, l’aglio bianco si semina (gli spicchi del bulbo devono avere l’apice rivolto verso l’alto) in autunno (ottobre-novembre) prima delle gelate. Il sesto d’impianto è di 30-60 cm tra le file e di 10-15 cm tra una pianta e l’altra. L’aglio bianco passa tranquillamente tutto il periodo invernale nel terreno senza subire danni. Nei terreni compatti e poco drenanti possono esserci dei problemi di marciumi. Quindi, prima di seminare assicurarsi che il terreno sia adatto a tale coltura. I terreni sabbiosi e sassosi vanno molto bene. Le cure colturali sono poche anche perché la coltura avviene nel periodo invernale e primaverile. Controllare le malerbe ad inizio primavera con delle scerbature poco profonde per evitare di danneggiare le radici delle piante. Un buon rincalzo può servire sia da sostegno per le piante in questione sia per compiere lo sgrondo dell’acqua in eccesso. La raccolta va eseguita a giugno appena la parte aerea della pianta secca completamente. La resa al m² è di circa 1-1,5 kg. La conservazione avviene appendendo l’aglio in mazzi in un locale asciutto e ben aerato.
L’aglio rosa Primaticcio va seminato a marzo appena il terreno diventa agibile e va raccolto a luglio usandolo fresco (pianta ancora verde). La resa al m² è di circa 0,5-0,7 kg. Anche in questo caso le cure colturali si limitano ad un semplice rincalzo e ad un controllo accurato delle malerbe.
PARASSITI E MALATTIE
Nella nostra regione, a parte alcuni problemi di marciumi (fusariosi, peronospora, botrite, ecc.) dovuti ad un ristagno dell’acqua nel terreno, non si riscontrano altri problemi importanti. Queste malattie si prevengono utilizzando un terreno ben drenato, dosando bene le irrigazioni ed irrorando le piante con un macerato d'equiseto oppure di propoli.
L’aglio è raramente attaccato da parassiti animali come afidi, mosche, ecc.
CURIOSITÀ
Ortaggio aromatico molto apprezzato in cucina per il suo sapore particolare, viene anche usato come medicinale per il suo potere antisettico e ipotensivo. Preparare un macerato d'aglio assieme a del peperoncino rosso piccante può essere un’ottima cura contro gli afidi degli ortaggi.
Impieghi: il suo utilizzo nella dieta alimentare e, ancor più, nella medicina popolare è antichissimo.
Proprietà: il caratteristico odore che si sprigiona in seguito al taglio dello spicchio è dovuto ad una sostanza detta allicina che ha un effetto antibiotico e cura l’ipertensione. Il consumo di aglio previene anche le malattie cardiovascolari, quelle dell’apparato respiratorio e abbassa il livello del colesterolo nel sangue.
Il cattivo odore di aglio può essere eliminato dalla bocca masticando qualche foglia di prezzemolo.
CIPOLLA
NOME SCIENTIFICO: Allium cepa
NOME FRANCESE: Oignon
ORIGINE: Asia occidentale
CARATTERISTICHE: la parte commestibile è il bulbo, formato da squame concentriche carnose di colore rosso o bianco.
AMA: terreni in cui non ci sia ristagno di acqua.
SEMINA: si trapianta a dimora da aprile-maggio oppure ottobre e semina diretta maggio.
RACCOLTA: agosto-settembre-ottobre, a luglio (cipollotti freschi) e maggio con semina a ottobre.
CONSUMO: cotta o cruda.
VARIETÀ CONSIGLIATE
Rossa di Tropea, Ramata di Milano, Stoccarda, Bianca.
TERRENO E CLIMA
Cresce bene su ogni tipo di terreno, però predilige quelli a pH 6-7 limoso-sabbiosi, ben drenati, ricchi di sostanza organica (letame o compost). Per quanto riguarda il clima, preferisce una situazione calda e ben riparata, però sopporta bene anche il freddo. Quindi, si può coltivare tranquillamente su tutta la Valle d’Aosta, sino ad altitudini elevate (circa 2000 m slm).
Campo di cipolle
COLTIVAZIONE
Per ottenere delle ottime produzioni di cipolla, si consiglia il trapianto a maggio delle piantine ottenute dalla semina in semenzaio a marzo. Per gli orti situati in quota è preferibile usare i bulbetti perché hanno una durata colturale più breve. La semina diretta in campo con successivo diradamento può essere consigliata in Bassa Valle; in questo caso preparare molto bene il letto di semina avendo avuto l’accortezza di effettuare, in precedenza, un sovescio. In tutta la Valle, effettuando il trapianto dei bulbetti a ottobre si può avere un buon raccolto a giugno; i bulbetti passano molto bene l’inverno purché il terreno sia ben drenato e riparato. Il sesto d’impianto è di 30-60 cm tra le file e di 10-15 cm tra una pianta e l’altra. Nei terreni compatti e poco drenanti possono esserci dei problemi di marciumi: prima di seminare, assicurarsi che il terreno sia adatto a tale coltura. I terreni sabbiosi e sassosi vanno molto bene. Le cure colturali si limitano al controllo delle malerbe soprattutto ad inizio coltura, ad un rincalzo che può servire sia da sostegno per le piante in questione sia per compiere lo sgrondo dell’acqua in eccesso e al dosaggio accurato delle irrigazioni. La raccolta va eseguita a giugno con trapianto a ottobre, a luglio per bulbetti freschi seminati in primavera oppure da agosto a novembre negli altri casi, appena la parte aerea della pianta secca completamente. La resa al m² è di circa 2-4 kg. La conservazione avviene appendendo le cipolle in mazzi in un locale asciutto e ben aerato.
PARASSITI E MALATTIE
Nella nostra regione, a parte alcuni problemi di marciumi (fusariosi, peronospora, botrite, ecc.) dovuti ad un ristagno dell’acqua nel terreno, non si riscontrano altri problemi importanti. Queste malattie si prevengono utilizzando un terreno ben drenato, dosando bene le irrigazioni ed irrorando le piante con un macerato d'equiseto oppure di propoli.
La cipolla, soprattutto in Bassa Valle è attaccata dalla mosca che dà la nascita a piccoli vermetti che minano i bulbi, provocandone il marciume. Come lotta, effettuare una semina consociata con le carote, prediligere il trapianto con le piantine invece dei bulbetti e ricordarsi di effettuare la rotazione colturale.
CURIOSITÀ
SAPETE PERCHÉ LE CIPOLLE FANNO PIANGERE?
Perché contengono una sostanza che si chiama solfuro di allile, che irrita gli occhi e provoca le lacrime.
Con la cottura, tale sostanza va via.
PROPRIETÀ: è un rimedio contro le punture d’insetto; strofinando una cipolla sulla parte colpita, il prurito passerà. La cipolla stimola l’attività renale, è usata per curare le infezioni intestinali, è diuretica, vermifuga e decongestionante (tosse e raffreddori). Inoltre, la cipolla è raccomandata per il mal di fegato, reni, cuore, cura il diabete e l’anemia.
MODI DI DIRE: «VESTIRSI A CIPOLLA»
Vuol dire coprirsi con strati di abiti uno sull’altro. La cipolla, infatti, è costituita da varie bucce sottili dette “veli”.
IMPIEGHI: è usata per insaporire i cibi.
PORRO
NOME SCIENTIFICO: Allium porrum
NOME FRANCESE: Poireau
ORIGINE: Europa
CARATTERISTICHE: la parte alimentare è costituita dai piccioli fogliari di colore bianco, che inguainati tra loro formano un falso fusto.
AMA: non teme il freddo e neanche la siccità, ma non ama il ristagno di acqua.
SEMINA: il trapianto a dimora si effettua a maggio-giugno a distanza di tre mesi dalla semina in semenzaio.
RACCOLTA: tra semina e raccolto intercorrono 6-9 mesi.
VARIETÀ CONSIGLIATE
Riviera, Carentan.
TERRENO E CLIMA
Cresce bene su ogni tipo di terreno, ben drenato, ricco di sostanza organica (letame o compost). Per quanto riguarda il clima, preferisce una situazione fresca situata a quote superiori ai 1000 m slm. Sopporta molto bene il freddo, resistendo anche alle gelate. Quindi, si può coltivare tranquillamente in tutta la Valle d’Aosta sino ad altitudini elevate (circa 2000 m slm).
Campo di porri
COLTIVAZIONE
La semina per la produzione di piantine avviene a marzo all’aperto con copertura con tessuto non tessuto oppure a febbraio marzo in semenzaio (cassoni, letti caldi) o in serra.
Il trapianto delle piantine è effettuato a maggio-giugno con un sesto di impianto di 30-60 cm tra le file e di 15-20 cm tra le piante. Le cure colturali si limitano al controllo delle malerbe, soprattutto ad inizio coltura, ad un rincalzo che può servire sia da sostegno per le piante in questione sia per compiere lo sgrondo dell’acqua in eccesso. Il porro sopporta meglio gli eccessi di acqua rispetto alle cipolle. Pianta molto rustica, cresce bene in montagna. Le situazioni troppo calde e concimate non gli permettono un regolare sviluppo e favoriscono l’attacco da parte dei parassiti come la mosca.
La raccolta è effettuata da settembre sino a aprile-maggio dell’anno successivo; il porro resiste molto bene ai rigori dell’inverno.
La conservazione avviene in cantina, ricoprendo le piante per i 2/3 con sabbia asciutta. La produzione supera i 4 kg al m².
PARASSITI E MALATTIE
Nella nostra regione, se coltivati in quota non si riscontrano altri problemi importanti.
In Bassa Valle, dove le temperature sono più alte, è attaccato dalla mosca che dà la nascita a piccoli vermetti che minano il fusto provocandone il marciume. Come lotta, effettuare una semina consociata con le carote, ricordarsi di effettuare la rotazione colturale e prediligere la coltivazione in montagna.
CURIOSITÀ
CONSUMO: risulta più gradito rispetto alla cipolla grazie al suo sapore meno pungente e viene consumato crudo o cotto.
IMPIEGHI: per ottime minestre oppure è utilizzata come erba aromatica per la cottura di piatti di carne e zuppe di pesce.
PROPRIETÀ: diuretiche, rinfrescanti e antisettiche. Il porro serve per curare affezioni urinarie, foruncoli e ascessi.