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Autovalutazione dell'educazione bilingue
nella scuola media valdostana

Il documento contiene le lìnee generali del progetto di autovalulazione promosso dal Comitato Tecnico Consultivo e, al momento, infuse di attuazione in tutta la scuola media di primo grado della Valle d'Aosta.

L'azione del comitato
La stretta correlazione tra gli aspetti metodologico-didattici dell'educazione bilingue e quelli più prettamente organizzativi e procedurali ha orientale fin dall'inizio l'azione del Comitato Tecnico Consultivo, cui la L.R. n. 53/94 affida il compito di "valutare periodicamente gli esiti dell'adattamento dei programmi dello Stato per la scuola media alle esigenze socioculturali e linguistiche della Valle d'Aosta" verso un'ottica di valutazone di sistema, che prenda in carico non solo il prodotto ma anche i processi, al fine di sostenere un efficace adattamento dei programmi scolastici e di offrire elementi sufficientemente certi per riflettere e ri-progettare le attività educativo-didattiche d'istituto.

La normativa di riferimento
La normativa di riferimento, attuativa degli articoli 30 e 40 dello Statuto Speciale per quanto concerne la scuola media:
• inserisce l'educazione bilingue in un quadro di sostanziale rinnovamento metodologico-didattico ed organizzativo;
• integra la dimensione bi/plurilingue e la promozione del successo come assi portanti trasversali dell'azione formativa;
• assegna un ruolo centrale alla progettualità di istituto, attribuendo agli organi collegiali il compito di definire le modalità di attuazione dell'educazione bilingue in relazione alle esigenze degli alunni e del territorio ed in base alle risorse disponibili;
• assume come centrale il successo formativo anche in riferimento agli alunni portatori di handicap e alle situazioni di disagio;
• introduce forti elementi di autonomia e di flessibilità, fornendo maggiori risorse umane e finanziarie e anticipando di fatto, almeno in parte, il regolamento sull'autonomia scolastica, di cui l'anno in corso costituisce una sorta di "Prova Generale".

I nuovi scenari
In tale quadro diventano centrali le problematiche connesse alla valutazione della qualità del servizio scolastico.
Nel passaggio da un modello di funzionamento sostanzialmente centralistico ad uno fondato su un'ampia autonomia progettuale e gestionale dei singoli istituti, è infatti ineludibile l'attivazione di meccanismi di rilevazione e di analisi dei processi in corso, funzionali a riorientare i processi decisionali ai diversi livelli.
L'azione del Comitato, alla luce del processo di riforma complessiva in atto nel nostro paese, può connotarsi come una "sperimentazione" di forme di valutazione del sistema scolastico, in un ambito specifico, centrale per la scuola valdostana, qual è l'educazione bilingue. Il Comitato si propone dunque come risorsa per la scuola valdostana in un'ottica laboratoriale, in continuità e coerenza con l'esperienza condotta in questi anni.

I riferimenti concettuali e metodologici
Gli esiti della ricerca internazionale, assieme ad esperienze quali quella del Comitato di Valutazione Trentino, convergono nell'orientare verso modelli integrati di vantazione, che coniughino, attraverso azioni sinergiche, la dimensione dell'autovalutazione, interna alle scuole, con quella esterna, riferita al sistema scolastico nel suo complesso1. Tale orientamento prevede l'adozione da parte delle diverse scuole di un modello comune di riferimento per l'autoanalisi di istituto, assicurando così la comparabilità dei dati ed evitando una moltiplicazione di adempimenti. Infatti, se da una parte la singola scuola ha l'esigenza di tenere sotto controllo gli ambiti che ritiene prioritari, dall'altra, se si vuole sapere come funziona il sistema scolastico nel suo complesso, bisogna acquisire informazioni omogenee, non esaustive ma significative. Acquisire, elaborare e sintetizzare informazioni richiede inoltre l'impiego di risorse e competenze specifiche. Facendo ricorso ad un unico schema di riferimento e ad indicatori comuni, è possibile utilizzare le stesse informazioni per azioni valutative sia interne alla singola scuola sia riferite al sistema complessivo, con un evidente risparmio di tempo e di risorse.
In tal modo è poi più facile garantire, attraverso la consulenza e la supervisione di esperti, la validazione dell'impianto generale, degli strumenti e delle procedure utilizzate.
Va da sé che, ai diversi livelli, possano essere approfondite ed integrate le informazioni raccolte, sulla base delle specifiche esigenze conoscitive e valutative.
Il "modello per l'autovalutazione dell'educazione bilingue" proposto (schema 2) si ispira, per quanto concerne l'individuazione e la collocazione gli ambiti da considerare, al modello scritto da C. Baker2 per la valutazione dell'educazione bilingue (schema 1), declinando, in parte, le variabili indicatevi e integrandole con aspetti significativi in relazione alle coordinate culturali e istituzionali della scuola media vaIdostana.
Sono dunque presi in considerazione quattro tipi di variabili tra loro in interazione e relative al contesto, alle risorse (INPUT), al processo e al prodotto (OUTPUT), individuando come variabili di processo quelle che entrano direttamente nella relazione insegnamento-apprendimento. Pertanto, diversamente da altri modelli realizzati per la valutazine della qualità del servizio scolastico, il contesto comprende anche variabili "interne" all'istituto, la cui progettualità costituisce uno degli elementi di sfondo per l'educazione bi/plurilingue. Nell'individuazione dei settori e dei punti attenzione da proporre per l'analisi si è fatto riferimento alle risultanze deIle ricerche, indagini ed analisi condotte livello locale3, oltre che agli orientamenti di analoghe esperienze e della ricerca ternazionale4.
La sperimentazione da parte delle scuole potrà fornire indicazioni per integrare in modo adeguato lo schema proposto, verifìcare la funzionalità dello strumento ed individuare eventualmente altri indicatori relativi ad aspetti che non sono stati presi in considerazione o per i quali è stata proposta una riflessione una analisi qualitativa.

Lo strumento
In concreto si propone alle scuole una scheda, da utilizzare come traccia/guida per l'autovalutazione dell'offerta formativa bi-plurilingue deIla scuola sulla base di tale modello.
La scheda contiene una chek list di campi e punti di attenzione, per lo più sotto forma di indicatori metrici e nominali, e spazi per la registrazione dei dati sia quantitativi che qualitativi. Le parti in corsivo si riferiscono ad aspetti individuati come rilevanti in relazione l'offerta formativa bilingue, per i quali la scheda non propone una analisi sulla base di precisi indicatori, ma una riflessione, un'analisi descrittiva o l'esplicazine di azioni già attivate autonomamente da diversi istituti. Sono indicati esplicitamente come facoltativi alcuni dati di evidente significatività, ma la cui acquisizione piuttosto laboriosa o richiede la messa in atto preventiva di procedure adeguate, che, in prospettiva, si suggerisce alle scuole di avviare comunque per il prossimo anno. La scheda è ricca di settori e punti di attenzione: ogni scuola potrà scegliere quegli ambiti che ritiene di dover meglio approfondire di altri, anche in relazione a forme di valutazone interna già autonomamente avviate.

Le condizioni operative
Condizioni necessarie affinchè l'autoanalisi venga svolta nel modo più opportuno sono:
- che il compito venga affidato adun nucleo di analisi interno alla scuola, a ciò legittimato dai competenti organi collegiali, che si faccia carico deIla responsabilità progettuale ed operativa del percorso;
- che vengano coinvolti ed interessati ill'azione tutti i soggetti dell'istituzione scolastica;
- che si individuino strategie, strumenti e procedure interne facilitanti le diverse operazioni di acquisizione ed elaborazione dei dati.
Le modalità operative di consulenza supporto alle scuole saranno concordate i sede di presentazione dell'iniziativa.

L'uso interno alle scuole
La traccia viene fornita come supporto per una riflessione interna, per un percorso di autoanalisi di scuola che centrerà l'attenzione alla rilevazione dei punti forti e deboli del proprio andamento, in relazione al proprio progetto di offerta formativa, e permetterà di raccogliere informazioni utili per l'assunzione di decisioni di conferma, miglioramento o cambiamento delle strategie educativo-didattiche.
Potrà quindi aiutare gli operatori scolastici a tenere sotto controllo, tramite una sistematica riflessione, l'andamento dei processi che hanno luogo nel/attorno al servizio scolastico, a uniformare alle migliori pratiche il lavoro dei gruppi professionali, a evidenziare le potenzialità di sviluppo del processo di insegnamento- apprendimento, a registrare i progressi realizzati nel perseguire obiettivi strategici.
Nell'ottica di integrazione e di "economicità" già evidenziata, il risultato di tale lavoro potrà inoltre sostituire in parte, qualificandoli in senso funzionale e non formale, adempimenti quali, ad esempio, la relazione finale del Consiglio di Istituto e del Preside.
La proposta non è dunque da intendersi come un compito aggiuntivo per le scuole, che già attuano proprie forme di riflessione interna, ma una qualificata e coordinata analisi sistematica del reale funzionamento della scuola al fine di raccogliere le informazini necessarie a produrre miglioramenti ed a creare possibili parametri di riferimento per l'educazione bi/plurilingue a partire dal curricolo reale e nell'ottica della progettualità dell'offerta formativa.

L'uso ai fini del comitato
II Comitato si propone di:
- fornire alle scuole un supporto per l'awio di forme di valutazione interna agli istituti e promuovere la diffusione di una cultura della valutazione;
- contribuire a delineare un quadro complessivo dello "stato dell'arte" dell'educazione bilingue nella scuola media valdostana, sulla base di una analisi degli elementi forniti dalle scuole, del confronto e dell'integrazione con i risultati di precedenti ricerche e rilevazioni, che costituiscono un significativo archivio di dati, relativo sia all'andamento delle attività formative sia ai risultati dell'apprendimento in situazione bilingue5;
- mettere a disposizione delle autorità scolastiche elementi utili alla definizione, nel quadro delle riforme in atto, di modalità di valutazione del sistema scolastico valdostano.

 

 

 

Note
1 "Adaptation : état des lieux et perspectives", pag. 37 e seguenti.
2 C. Baker, 1985, "Aspects of Bilingualism in Wales", Clevedon, Multingual Matters
3 Si vedano i documenti pubblicati nell'autiiuno '99 :
"Adaptation : état des lieux et perspectives", nel quale il Comitato fa il punto sulla propria attività e presenta la proposta per l'a.s. 1999/2000;
"Un caso di valutazione di sistema: la scuola media valdostana dal 1995 al 1998", sintesi sui rapporti delle ricerche promosse dal Comitato negli anni tra il 1995 e il 1998
4 "Adaptation : état des lieux et perspectives", pag. 37 e seguenti.
5 Si vedano i documenti puhhiicati nell'autunno '99 :
"Adaptation : état des lieux et perspectives", nel quale il Comitato fa il punto sulla propria attività e presenta la proposta per l'a.s. 1999/2000
"Un caso di valutazione di sistema: la scuola media valdostana dal 1995 al 1998", sintesi sui rapporti delle ricerche promosse dal Comitato negli anni tra il 1995 e il 1998.

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