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Prove di autonomia

All'insegna della creatività, la scuola media di Courmayeur si è fatta promotrice di una kermesse ludico-culturale che ha coinvolto un gran numero di alunni della Valdigne.

L'idea del Festival des Arts è maturata nell'ambito degli incontri trasversali e dei Consigli di Classe che si organizzano nei primi giorni di settembre in occasione dell'elaborazione dei Piani di Lavoro annuale. In questo particolare anno scolastico poi (1999 - 2000), era importante coordinare le varie attività creative che in genere vengono presentate nel corso del mese di maggio, a volte addirittura con sovrapposizioni, dannose sia alla visibilità dei lavori che alla loro efficacia.
I docenti Marco Benech, Marcella Marconi ed Elisabetta Occhi hanno quindi proposto al Consiglio di Classe della Scuola Media "Pierre Chanoux", sezione staccata di Courmayeur, di lavorare autonomamente ma con la prospettiva di far confluire in una "settimana di creatività" la rappresentazione del lavoro compiuto nel corso dell'anno.

• Da un punto di vista teorico l'adesione è stata totale ed immediata, mentre in corso d'anno i mille problemi legati all'organizzazione (tempi definiti, nuovo orario, programmazione disciplinare e di Consiglio di Classe), hanno più volte rischiato di far naufragare l'idea.
Per esempio, una settimana senza lezioni tradizionali significa un adeguamento dell'intera programmazione annuale, che deve tener conto della mancanza di queste ore di lezione, degli esercizi da attribuire a casa e della riflessione specifica sulle discipline.
Altra difficoltà è da riscontrare nel ventaglio di competenze necessarie da mettere in campo nel corso di giornate poco strutturate e soprattutto di momenti in cui la gestione delle attività dei ragazzi non ha un filo conduttore ben preciso e spesso si devono fronteggiare situazioni imprevedibili o addirittura volutamente impreviste (all'insegna, cioè, della "creatività").
D'altro canto una forte possibilità di autonomia degli allievi e la necessità di un lavoro "con" i ragazzi nel vero senso della parola (il riferimento è Il metodo vivo di John Dewey) ha permesso di "scoprire" in moltissimi casi e di "valorizzare" in altri una vasta gamma di attitudini e di interessi nella quasi totalità dei pre-adolescenti.
Vi sono stati, in corso d'anno, momenti di tensione all'interno delle classi e dell'Istituto a causa di azioni irresponsabili e di soggetti difficilissimi da motivare; nel corso della settimana del Festival des Arts non si è riscontrato neppure un caso di indisciplina, di mancato rispetto delle consegne o di prevaricazione.
Si è respirato un clima sereno e fattivo e a volte, addirittura, si è faticato a riuscire ad attribuire spazi o incarichi o tempi a coloro che spontaneamente richiedevano strumenti, materiali ed immateriali per poter compiere le attività che si erano inventati.

• L'esperienza ha portato alla riflessione che la settimana dal 22 al 26 maggio era stata scelta in modo molto opportuno, perché nelle due settimane successive vi è stato il tempo di sistematizzare e quindi di trasformare in conoscenza ciò che era stato vissuto all'insegna di un attivismo sviluppatosi sempre con metodo democratico.
Nelle settimane successive, infatti, il teatro proposto da alcuni gruppi è divenuto "Metodo di Teatro"; gli argomenti proposti dallo stesso (una favola musicale, un recital trilingue, una pièce inventata dagli allievi, una commedia tradizionale, due drammatizzazioni sull'argomento dell'alimentazione) sono stati l'occasione per analizzare i diversi metodi di approccio alla comunicazione.


Il concerto di inaugurazione della Settimana, nel quale si sono esibiti ventidue gruppi di studenti della Scuola Media di Courmayeur in un repertorio di brani strumentali e/o cantati, le mostre, i films, i video ("Illustro la copertina del mio libro preferito", "La situazione attuale del pianeta", "La storia della prima parte del XX secolo", eccetera) hanno lasciato in ciascuno forti sensazioni semplicemente da strutturare in sequenze logiche e da utilizzare in svariati campi del sapere, superando la deleteria schematizzazione degli ambiti disciplinari.
La multidisciplinarità è stata scoperta a posteriori come percorso individuale e di gruppo; è stata una conquista in gran parte autonoma da parte del ragazzo.
Gli stessi momenti ludici (disegni sull'asfalto e costruzione di marionette ed animali, caccia al tesoro, sfilate di moda, gare di ballo e di barzellette, festa finale con rinfresco) hanno riportato la competitività in termini ormai da tempo dimenticati.
Ci si è impegnati, sorridendo, con tutte le proprie forze per un premio simbolico eguale per tutti, perché la finalità non era essere il primo o il più forte o... ma era "aristoiein" (competere per raggiungere insieme grandi risultati, per eccellere).
Una classe in precedenza giudicata amorfa, tanto da imporre ai docenti la necessità di convocare i genitori per inventarsi stimoli ed interessi, ha organizzato la festa più riuscita della settimana, dimostrando, nell'autonomia di ideazione, originalità, capacità di affrontare e di risolvere situazioni nuove, disponibilità a chiedere e ad accettare l' aiuto anche di altri compagni, senso del dovere e rispetto degli strumenti utilizzati.

• Sia da un punto di vista strettamente culturale che socio-affettivo, la settimana dedicata al "Festival des Arts"è stata una prova generale di come una scuola autonoma possa mettere a punto progetti che creano situazioni di empatia tra docenti, famiglie ed allievi tali da far esplodere (il termine appare appropriato) le ricche personalità dei ragazzi.

• Secondo aspetto, per nulla secondario, è il coinvolgimento ottenuto da parte di tutti gli istituti operanti sul territorio della Valdigne.
Anche in questo caso non si è trattato di un'adesione soltanto formale (sono state presentate delle mostre da parte delle scuole elementari di Courmayeur e La Salle e della scuola materna di Courmayeur, nonché uno spettacolo di balli e canti di quest'ultima e uno spettacolo della scuola elementare di La Thuile), ma le varie giornate a cui questi altri istituti hanno partecipato sono state in grado di coinvolgere attivamente gli "ospiti-protagonisti". Così i bimbi della scuola materna hanno partecipato alla gara di ballo, quelli della scuola elementare hanno deliziato il pubblico con le loro barzellette, un gruppo del Liceo Linguistico ha qualificato la giornata della "Caccia al tesoro", mentre i ragazzi della sede centrale di Morgex, tutti i giorni, sono intervenuti nel lavoro integrandosi ed interagendo alla perfezione con i compagni di Courmayeur.

Un' esperienza da ripetere.

Marco Benech
Insegnante di Educazione musicale alla scuola media di Courmayeur.

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