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Les
suggestions du dernier Comité scientifique
Giovedì 15 e venerdì 16 marzo si è tenuta ad Aosta
la seconda riunione del Comité scientifique
della rivista. Sono intervenuti Jacqueline Beckers,
docente di didattica generale presso l'università di Liegi e nei
corsi di scienza della formazione primaria di Aosta, Daniel
Coste professore a l'Ecole normale supérieure lettres et
sciences humaines de Lyon e Etiennette Vellas
docente presso la facoltà di psicologia e scienza dell'educazione
di Ginevra; mancava, perché impegnata, Maria
Arca ricercatrice presso il C.N.R. e consulente del Ministero per
i nuovi curriculi. Ricordo che compito del comité scientifique
è orientare il lavoro dell'équipe di redazione in modo coerente
rispetto ai temi della pedagogia, dare contributi qualificati soprattutto
per i Repères, aiutare la riflessione sulle Pratiques
per ricostruire, alla luce di teorie pedagogiche, contributi epistemologie;,
indicazioni metodologico-didattiche, i nessi che sottendono il lavoro
quotidiano, portarli allo scoperto, indagarli, far loro prendere un po'
di "recul" dall'operato quotidiano per renderli oggetto di approfondimento
teorico, nell'intento di rendere realmente riproponibili e ripercorribili
anche in contesti diversi (anche in gradi diversi dell'istruzione ad esempio)
i percorsi presentati.
Accanto al Comité scientifique, il Comité
technique costituisce un altro supporto di competenze e di esperienze
professionali qualificato, suo compito è l'osservazione della realtà,
in particolare quella valdostana di cui è espressione, per ritrovare
esperienze, problemi, aspetti peculiari, ricerche in atto da presentare
sulle pagine della rivista; lo compongono, oltre alla redazione, docenti
di tutti gli ordini di scuola. Questi due organismi alimentano, supportano
quindi, il lavoro della redazione e hanno per compito comune quello di
interrogarsi su quali contenuti la rivista debba trattare, con quali tempi
e con quali modalità. Come ha tentato di rispondere a tutto ciò
la riunione del 15/16 marzo? Partendo dalla considerazione che la vera
ricchezza della rivista sono i suoi lettori/collaboratori (categoria atti-vissima
di insegnanti che oltre a progettare e sperimentare nelle loro classi
originali attività didattiche, o forse proprio per questo, si impegnano
a strutturarne la presentazione, documentano le piste e scelgono, con
nostra grande soddisfazione, le nostre pagine per farle conoscere e renderle
oggetto di ulteriore riflessione e sperimentazione), individuando, dicevo,
nei colleghi-scrittori la nostra più considerevole ricchezza, il
comile scientifique ha riflettuto sul fatto che per un coinvolgimento
ancora più forte e con una possibilità reale di "allée
et retour" delle riflessioni e delle valutazioni sarebbe interessante
organizzare l'uscita del giornale lanciando preventivamente alcuni grandi
temi e invitando quindi gli insegnanti a proporre materiali legati alla
tematica scelta, per arrivare a presentarli o in un numero tematico o
in un dossier intemo ad un numero normale.
In particolare, lavorando in piccoli gruppi (un membro del comité
scientifique, un rappresentante della redazione e un membro del comité
technique), nella giornata di venerdì sono state approfondite (da
un punto di vista teorico e metodologico) tre ipotesi di temi giudicati
aggreganti, trasversali, contemporanei e portatori di aspetti contradditori,
proprio per suscitare molteplicità di interventi e di interpretazioni.
Con D. Coste si sono analizzati i documenti
del 7 e del 23 febbraio 2001 relativi all'ipotesi di curricolo linguistico
nella scuola di base, con Beckers è stato approfondito
il concetto di competenza e con E. Vellas la
riflessione sui luoghi di parola nella scuola e sull'educazione
alla legalità.
Tre argomenti in sintonia con la linea editoriale che, come rivista, ci
eravamo dati all'inizio di questo anno scolastico, avevamo, infatti dichiarato,
nel n° 49, di voler approfondire la riflessione sul bi/plurilinguismo,
sulla scuola della persona, sull'orientamento e sull'autonomia e le sue
implicazioni anche didattiche. I tré ambiti di ricerca che abbiamo
privilegiato con i membri del comité scientifique saranno dunque
temi guida per i numeri del prossimo anno scolastico e su questi ci piacerebbe
sentire il parere dei nostri lettori, degli insegnanti impegnati nella
scuola valdostana. Ulteriori approfondimenti al numero di settembre, quando,
insieme, organizzeremo i tempi e le modalità di presentazione dei
documenti finali della riunione del Comile e dei vostri preziosi contributi
di lettori-collaboratori.
Giovanna Sampietro
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