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Insegnanti,
persone
Convegno IRRE-VDA Lo sviluppo della
professionalità docente tra ricerca e formazione. 5-6 settembre
2001, Saint-Vincent, Centro Congressi Grand Hôtel Billia
" Les compétences qui contribuent le
plus a la vie professionnelle sont celles qui trouvent encrage dans la
vie personnelle. Piaget avait dit que tous les concepts ont été
un geste, je dis toutes Ies compétences ont été une
émotion ". Queste frasi, pronunciate dal Prof. Alberto
Munari, docente di psicologia all'Università di Ginevra (cattedra
che fu di Piaget), mi hanno offerto le chiavi di lettura del convegno
IRRE-VDA di St-Vincent. Un gran numero di interventi ha, infatti, ripreso
e rilanciato riflessioni coerenti rispetto a queste considerazioni.
Il prof. Paolo Calidoni, nel suo intervento "Apprendere come insegnanti",
riflettendo sulle diverse modalità con cui i docenti apprendono,
non ha inteso parlare di o a tecnici, ma a persone implicate in interazioni
profonde; l'insegnante con il camice bianco del programmatore metodo-centrato
degli anni settanta è ora una persona attenta ai dati emozionali,
all'ecologia della situazione lavorativa, che, per alcuni, ha la dimensione
dell'unicità e dell'irrepetibilità. Ha sicuramente coinvolto
tutti i presenti la presentazione che il prof. Calidoni ha fatto del "ciclo
di vita professionale" degli insegnanti elaborato da Hubermann. Ognuno
di noi, senza difficoltà credo, si è riconosciuto fratello,
genitore, nonno, e ancora una volta questo richiamo alla storia personale,
questo invito ad una lettura a specchio, ci ha messo in gioco.
Anche la relazione del Prof. Mario Dutto, iniziata apparentemente in modo
più tecnico e statistico, ponendo l'accento sulla formazione piuttosto
che sull'aggiornamento, si è rivelata molto attenta agli aspetti
esistenziali e non solo specialistici. M. Dutto ha parlato di "stagioni
professionali diverse", di "personalizzazione" della formazione
(non solo i bambini, dunque, sono tutti uguali!). Mi è piaciuto,
in particolare, il suo invito affinchè gli insegnanti "prendano
in mano, pilotino la propria vita professionale, la propria carriera"
e ancora "acquisiscano padronanza della propria biografia personale".
Chi siamo, che cosa sappiamo fare, che cosa vogliamo fare, coscienti e
responsabili anche del nostro percorso professionale: bene! Anche se faccio
un po' fatica a raccordare queste riflessioni con la finanziaria 2002
che ci dequalifica a supplenti ogniscienti!
L'intervento di Lucia Lumbelli è stato esemplificativo di alcune
delle riflessioni sin qui enunciate. La sua relazione, dal titolo apparentemente
tecnico "Ricerca sperimentale e formazione degli insegnanti, far
capire ascoltando", è stata quasi il racconto di una vita.
Una vita per un progetto. Con enfasi e al tempo stesso con semplicità
Lucia Lombelli ci ha detto che un problema è stato centrale per
la sua attività di psicopedagogista: incoraggiare la partecipazione
di chi non ne ha più voglia. Persone che si interrogano e lavorano
per altre persone. La descrizione della tipologia di intervento, il rispecchiamento,
che una ricerca sperimentale rigorosa ha permesso di individuare, ci ha
presentato un'attività educativa tutt'altro che tecnica. L. Lumbelli
lo ha definito "un atto creativo di comunicazione". L'insegnante,
come dispensatore di feed-back positivi, si pone quindi all'ascolto del
discente e, come persona, cerca le modalità profonde e uniche di
restituzione, di incoraggiamento. La ricerca al servizio dell'originalità
dell'atto educativo. Persone in primo piano.
Il Prof. Alberto Munari, infine, ha esplicitamente ricollegato ciò
che la cultura razionalistica aveva con insistenza diviso: la ragione
e le emozioni. Ha parlato di " effondrement des frontières
entre travail et vie personnelle ", ha affermato ancora "
l'excellence se nourrit de l'empathie ". La sua presentazione
de l'"approche Projet" ha, ancora una volta, presentato non
tecnici, ma persone che orientano la loro vita, che riflettono sulle proprie
competenze e sulle proprie aspirazioni. " La quête du sens
n'est pas un luxe, elle est une necessité incontournable "
a scuola più che mai. Lo sappiamo bene. E portatore di senso risulta
proprio il progetto, senso inteso sia come significato e sia come direzione,
elementi questi ultimi necessari alla vita e all'insegnamento. Molti altri
ancora gli spunti ovviamente offerti dal convegno, tutti attenti e motivanti
per la crescita non solo professionale, ma soprattutto umana degli insegnanti.
Giovanna Sampietro
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