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Scoprire Biblioteca Mia

Un programma multimediale dedicato ai bambini per organizzare e gestire la loro biblioteca. Un buon esempio di attività che integra libra e computer

Ho assistito alla presentazione del CD Rom Biblioteca mia di Cristina Lastrego e Francesco Testa alla Fiera del libro di Torino nel maggio scorso e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Non sapevo che di lì a poco sarebbe partita la sperimentazione di questo programma multimediale in alcune classi delle scuole elementari della nostra Regione. Ora che ne sono a conoscenza, spiego meglio l'interesse che tale CD ha suscitato alla presentazione.
Biblioteca mia si pone come efficace strumento di congiunzione tra due mondi apparentemente contrapposti, il libro e le nuove tecnologie multimediali.
Attraverso questo CD Rom il bambino viene ricondotto al libro attraverso la sua identificazione, l'analisi degli elementi che lo costituiscono e la sua storia, sperimentando nello stesso tempo un'applicazione tecnologica del linguaggio informatico e multimediale presentata con un'interfaccia particolarmente allettante.

LE CARATTERISTICHE DEL PROGRAMMA
L'interfaccia del computer, infatti, si rivolge direttamente ai bambini ed è stata realizzata in modo tale da semplificare al massimo l'uso senza rinunciare alla completezza. Il programma permette di gestire tutte le funzioni necessarie, dall'iscrizione alla schedatura e all'archiviazione, dalla ricerca secondo vari criteri e al prestito. L'impostazione è stata studiata in modo tale da favorire al massimo la collaborazione tra insegnanti e bambini. La possibilità di stampare etichette, tessere, elenchi di titoli selezionati, o interi cataloghi, facilitando gli aspetti pratici del lavoro, offre ai bambini lo spazio necessario a riflettere sui diversi canali d'informazione, a scoprire le linee che legano le diverse opere di uno stesso autore, le scelte editoriali di una stessa casa editrice, o le opere che possono essere classificate secondo lo stesso genere.
I bambini, gestendo direttamente la loro biblioteca, imparano ad usare le biblioteche pubbliche e a comprendere il ruolo di chi ci lavora.
Catalogare, curare il prestito e la restituzione, porsi il problema dell'acquisizione di nuovi materiali non solo seguendo il proprio interesse, ma anche quello del gruppo dei compagni, aiuta a prendere dimestichezza con il mondo dei libri, e rappresenta un invito prezioso a varcare senza timidezza le porte delle librerie.

ALCUNE RIFLESSIONI SULLE FUNZIONI FORMATIVE DI "BIBLIOTECA MIA"
La conoscenza dell'oggetto libro.
Il programma propone al bambino un approccio al libro di tipo globale, ed una conoscenza "dell'oggetto libro" inusuale.
L'operazione d'acquisizione ovvero d'inserimento di libri da parte del bambino bibliotecario permette infatti una manipolazione concreta/fisica dell'oggetto molto interessante sotto il profilo formativo.
Il bibliotecario maneggia il libro in modo del tutto originale e con funzioni molto diverse rispetto a quelle messe in atto in qualità di lettore. Non entra nel libro, non ne affronta la lettura, ma lo conosce nei suoi aspetti caratterizzanti, attraverso la registrazione dell'autore, la ricerca degli illustratori, della casa editrice, dell'anno di pubblicazione, della collana.
Tutti elementi che, consentendo un ingresso concreto e analitico nel mondo del libro, hanno anche una capacità propedeutica, volta ad una migliore coscienza e conoscenza delle sue funzioni. Elementi insomma propedeutici all'entrata nel mondo dei libri più vera e autentica. Spesso a scuola invece l'incontro con il libro è di tipo addestrativo, si limita al "dover leggere" pagina dopo pagina.
L'operazione di classificazione dei libri, cosi com'è richiesta dal programma, ha ugualmente una valenza educativa che, al di là del fatto tecnico, permette di capire che il libro è il risultato di un'attività complessa e collegiale e che rappresenta uno scambio tra l'autore che trasmette una serie di messaggi e il lettore che ne è il destinatario.
Tutto ciò, oltre a rendere l'approccio alla lettura più motivante e consapevole, può essere sfruttato dall'insegnante come prezioso momento di discussione in classe.

UN COMPUTER PER IMPARARE A SCRIVERE
L'utilizzazione di Biblioteca mia con i più piccoli, permette anche un'importante attività di scrittura che può essere svolta non solo dopo che il bambino ha acquisito il codice alfabetico, ma durante questo stesso processo, anzi si può ritenere addirittura che esso sia facilitatore ed acceleratore di quel processo.
Con l'aiuto dell'insegnante, ma soprattutto utilizzando un programma che fornisce stimoli e input non solo alfabetici, ma iconici, sonori e spaziali (si pensi all'importanza della posizione delle icone), anche il bambino che non sa leggere e scrivere, può fare il bibliotecario.
E' ormai largamente accettata la tesi che il processo d'acquisizione dell'alfabeto avviene molto prima delle scadenze istituzionali e che si realizza in maniera auto-organizzata da parte di ogni singolo bambino secondo gli stimoli che riceve nella vita quotidiana. Le operazioni di scrittura che richiede Biblioteca mia, peraltro ricorrenti nell'attività scolastica, hanno il pregio d'essere più motivanti perché funzionali ad uno scopo autentico.

L'operazione di copiatura
Giocando con Biblioteca mia il bambino, invece di copiare dalla lavagna, nel momento in cui classifica un libro è portato a riconoscere l'autore e a ricopiarne nome e cognome con naturalezza, senza la sensazione d'inutilità e di noia che spesso accompagnano queste attività.
Inoltre il gusto di inoltrarsi in un mondo solitamente abitato dagli adulti, favorisce quel processo d'emulazione che si rivela come importante fattore di stimolo ad apprendere.

L'operazione di dettatura
Se è la maestra o un compagno a fornire per esempio i dati per completare la tessera personale, ecco che il bambino scriverà, in effetti, sotto dettatura, ma senza essere sottoposto alla sensazione d'inutilità che qualche volta caratterizza il dettato.

L'operazione di compilazione
Questo particolare tipo di scrittura, molto ricorrente nella vita quotidiana, è invece scarsamente presente nell'attività scolastica. Essa, oltre a rispondere a necessità pratiche (si pensi a quante persone sono incapaci di compilare un modulo), sviluppa abilità complesse e importanti, come quella di usare simultaneamente la capacità di lettura e di scrittura.

L'ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
Vi è un terzo e altrettanto importante obiettivo formativo che si può perseguire attraverso l'utilizzo del programma, quello di favorire un approccio alla prima alfabetizzazione informatica. Il programma può essere, infatti, utilizzato senza che siano richieste competenze preliminari: un bambino, così come un adulto, potrebbe cominciare la sua esperienza tecnologica proprio con Biblioteca mia.
Spesso avviene che l'incontro con il computer, sia a scuola che a casa, non sia molto "curato", proprio perché non persegue finalità precise. Gli insegnanti fanno molto affidamento sulla motivazione spontanea e automatica che suscita la macchina, capace di rompere momenti di tensione o di monotonia nella vita di classe. L'avvio all'attività informatica, tuttavia, è in questo caso fine a se stesso e si riduce, il più delle volte, ad operazioni di scrittura su pagine bianche del computer invece che su pagine bianche di quaderni, oppure alla proposta di giochi didattici di diversa natura.
Questo tipo di approccio non è necessariamente negativo, (il "pasticciamento" come fase iniziale può essere anche fruttuoso), ma necessita tuttavia di funzionalità conosciute e di finalità espresse.
Biblioteca mia presenta un uso autentico e funzionale del computer: le operazioni di classificazione, registrazione, ricerca e così via, si possono condurre solo con il computer e i risultati che si ottengono non sarebbero raggiungibili con altri mezzi.
L'utilizzo a scuola del computer spesso non ha questa funzionalità in quanto si svolgono attività che potrebbero essere realizzate anche con altri strumenti più semplici. Questo rappresenta un modo per banalizzare e nascondere agli occhi di adulti e bambini le vere potenzialità della macchina, come se si usasse la bicicletta non montando mai in sella, ma limitandosi ad accompagnarla camminando.
Organizzare una biblioteca rappresenta dunque il prodotto socialmente utile di un'attività formativa che, in quanto tale, garantisce un alto grado d'autenticità e di motivazione e rappresenta un preludio all'acquisizione di successivi apprendimenti.

SPERIMENTAZIONE DEL SOFTWARE "BIBLIOTECA MIA"
Nell'ambito del Progetto Biblioteche, si propone in analogia con quanto disposto dalla Circolare Ministeriale n. 288 del 22 dicembre 2000 anche in Valle d'Aosta l'utilizzo sperimentale del software Biblioteca mia. La sperimentazione prevede il raccordo con le Istituzioni scolastiche di base per l'individuazione di un numero di insegnanti elementari e della scuola dell'infanzia, disponibili a realizzare la sperimentazione e il coinvolgimento dei documentalisti o di personale referente in raccordo con il "Progetto regionale di rete di documentazione". Dopo un avvio con un'iniziativa di presentazione previsto per il mese di novembre, ci saranno una fase di utilizzo del software in classe, accompagnata da strumenti di raccolta e di monitoraggio, ed una valutazione.
Questa sperimentazione "assistita", rientra nella formazione attraverso la sperimentazione di strumenti (Progetto FASS), come già il supporto al corretto utilizzo delle Séquences di Lingua e l'utilizzo accompagnato delle Séquences di Scienze e di Storia.

Agnese Molinaro

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