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La
SIEM di Aosta
Dopo dieci anni, un bilancio - a cura
di Gianni NUTI
Alcuni insegnanti di musica, sostenitori convinti
della funzione ricreativa
e delle potenzialità di crescita e di promozione umana di questa disciplina,
avviano negli anni 70 una campagna di promozione dell'educazione musicale,
per affrancarla definitivamente dal suo molo di cenerentola dell'istruzione
in Italia.
Nasceva così la SIEM, Società Italiana
per l'Educazione Musicale, costituita per lo più da docenti delle scuole
medie, in prima linea nell'accusare il vuoto culturale attorno alla musica,
e grandi ricercatori e illuminati come Carlo Delirati, Maurizio Della
Casa, Mario Piatti, Joannella Tafuri, Mario Baroni.
In Valle d'Aosta la SIEM nasce nel 1993, da un armonioso incontro tra
musicisti dell'Istituto Musicale, ricercatori e insegnanti. I primi con
una carriera concertistica di rilievo alle spalle specializzata nei repertori
contemporanei, ma anche sensibili ai temi della didattica; i secondi attivi
da anni nell'esplorazione di nuove strade per la diffusione dell'istruzione
musicale, ma isolati. La sezione apre a dicembre, guidata da una figura
che ben rappresenta le varie anime del progetto, il percussionista Daniele
Vineis. Proprio con un corso sulle percussioni nella scuola dell'obbligo,
rivolta alla formazione di giovanissimi musicisti diplomati e diplomandi
della Regione, ha inizio l'attività dell'associazione. Il 31 marzo
1995 la sezione invita tutti gli insegnanti di educazione musicale
della Valle d'Aosta a formulare proposte per l'avvio di attività di aggiornamento
ritenute utili dai più; nella stessa occasione è offerto un fascicolo
guida sulla scelta dei libri di testo redatto a cura del nuovo direttivo
capeggiato da Efisio Blanc. A partire da quest'anno si tracciano le linee
programmatiche della sezione che prevedono una prima fase dedicata alla
formazione di giovani operatori da coinvolgere in interventi nelle scuole
elementari: si affianca così al corso di percussioni in un primo tempo
quello di vocalità e direzione di coro tenuto dal presidente, cui segue
l'anno successivo un corso sulla composizione a scopo didattico, (docente
Paolo Salomone) che si concluderà nel giugno 1997 con un applaudito concerto
degli allievi. Contestualmente si allestiscono seminari monotematici d'aggiornamento
per insegnanti delle medie tenuti da docenti di caratura internazionale
come Jacques Fourgon su "Voix et expression vocale", Calogero
Giordano su "La danza popolare nella scuola" e Michel Imberty,
importante psicologo della musica.
Nel triennio 1998-2001 sotto la presidenza Blanc, e di chi scrive, si
concreta il piano d'intervento nelle scuole elementari, maturato dopo
un'attenta analisi dei risultati emersi dai 182 questionari giunti alla
SIEM dai vari plessi scolastici, presso i quali erano stati distribuiti.
Il Seminario progressivo d'aggiornamento per insegnanti di educazione
al suono e alla musica è ripartito in sei moduli - due per anno -
ad argomento monografico: canto, ritmo, ascolto, notazione, musica e movimento,
creatività-composizione-improvvisazione.
La carica innovativa del progetto merita una descrizione. Gli operatori,
già frequentanti i vari corsi attivati negli anni precedenti, vengono
formati sui singoli argomenti da docenti esperti, che avranno il compito
di supervisionare l'intervento dei formatori nelle scuole. Questi ultimi
propongono l'unità didattica in una classe alla presenza dell'insegnante
titolare; lo stesso modulo è sottoposto da quest'ultima ad un'altra classe
alla presenza dell'operatore.
A inizio d'anno, per ciascun argomento, è stato invitato uno specialista
di chiara fama come Enrico Strobino, Paolo Cedati o Sebastian Korn.
La formula ha permesso di coniugare l'esigenza d'aggiornamento con quella
di riscontrare immediatamente l'efficacia delle attività proposte. A margine
di queste idee chiave, sono nati due corsi biennali di chitarra e tastiere,
appositamente pensati per insegnanti elementari. L'apprezzamento crescente
per le proposte SIEM fino ad oggi è stato indice non solo della bontà
dei progetti, ma soprattutto di una sensibilità degli insegnanti della
scuola dell'obbligo verso la musica nettamente superiore alla media nazionale.
Dopo dieci anni durante i quali la sezione territoriale SIEM di Aosta
ha eccelso tra molte per qualità e quantità di proposte, molto resta da
fare, ma il seme è gettato. Il testimone dovrebbe ora passare ai nuovi
referenti istituzionali deputati all'alta formazione e all'aggiornamento
permanente dei docenti, a condizione che dalle libere iniziative di volontariato
affranchino una vitalità contagiosa e un'inestinguibile passione per la
musica.
Gianni Nuti
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