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Caccia al paesaggio
Esplorare il paesaggio alpino con il gioco, per
capire. I bambini della scuola elementare di La Salle sono stati coinvolti
in una caccia al tesoro per riflettere sui cambiamenti avvenuti nel paesaggio
che li circonda. Un tentativo di considerare il territorio patrimonio
culturale.
In questi ultimi anni, nelle
nostre scuole, linteresse per i problemi ambientali è cresciuto.
"Il fumo fa male", "non bisogna inquinare", "la
natura va rispettata", sono ormai idee acquisite dagli studenti.
La stessa attenzione però non è riservata al patrimonio culturale. Sembra
una considerazione fuori luogo: la scuola è per eccellenza lo spazio riservato
alla cultura, è lì che si impara, che si studia. Eppure qualcosa sfugge.
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I bambini
durante lo svolgimento della caccia al tesoro. |
La globalizzazione, lusa
e getta, il consumo veloce, appiattiscono i contenuti di cui è ricca la
civiltà. La società attuale valorizza solo alcuni monumenti e ne dimentica
altri. Ma il pericolo più grande che si corre è di perdere di vista il
contesto.
Se a scuola si consolida e si costruisce cultura, perché allora non educare
i giovani alla conoscenza e al rispetto dei beni culturali? E ancora
poco diffusa la consapevolezza che il paesaggio è un bene culturale da
tutelare e conservare.
Non si tratta solo di fissare nel tempo paesaggi incontaminati, limpegno
è più complesso: anche tra gli "addetti ai lavori" occorre confrontarsi
e riflettere sul significato di paesaggio e su come tutelare, conservare
e, perché no, usare questo bene nellottica di un arricchimento del
nostro patrimonio culturale anziché del suo depauperamento.
Il contesto in cui lesperienza è nata
E sulla base di queste
considerazioni che la Valle dAosta ha partecipato nel 1999/2000
al progetto "Paesaggi mediterranei e alpini" organizzato
da regioni italiane, francesi, spagnole nellambito del programma
comunitario Interreg IIC Mediterraneo occidentale e Alpi latine.
Il progetto si è ispirato alla Convenzione europea del paesaggio sperimentando
metodologie finalizzate alla lettura del paesaggio e alla sua trasformazione.
La Convenzione definisce il paesaggio come elemento ambientale complesso
che svolge importanti funzioni dinteresse generale sul piano culturale,
ecologico, sociale ed economico, contribuendo in tal modo allo sviluppo
armonioso degli esseri umani. Il paesaggio attesta i rapporti passati
e presenti degli esseri umani con il loro ambiente di vita, e concorre
allelaborazione della cultura e delle tradizioni locali rappresentando,
proprio per questo, una componente essenziale del patrimonio naturale
e culturale europeo. Il susseguirsi di eventi storici, la totale antropizzazione
del territorio, il continuo lavoro di sfruttamento delle terre, le diversità
climatiche e naturali, hanno fatto sì che il continente europeo si caratterizzasse
in innumerevoli paesaggi.
Le regioni partecipanti al progetto hanno elaborato azioni finalizzate
alla lettura dei tipi di paesaggio, allo studio delle dinamiche del paesaggio,
delle interrelazioni tra uomo, società e natura al fine di indirizzare
le trasformazioni in modo sostenibile. Hanno cercato infine di capire
come la popolazione locale percepisca il paesaggio e come alcune forme
artistiche come il cinema e gli audiovisivi lo rappresentino. Parallelamente
sono state attivate misure per sensibilizzare lopinione pubblica
sulle tematiche paesaggistiche.
Le trasformazioni del paesaggio avvengono per il sovrapporsi di segni
operati da soggetti tra di loro non coordinati: ogni segno porta con sé
la "cultura delloperare" di chi lo produce. Segni concordi
si rinforzano tra loro, segni opposti, elidendosi o stridendo, creano
un paesaggio caratterizzato da contrasti.
Per collegare i termini "paesaggio" e "cultura" occorre
tornare ai segni del paesaggio tradizionale; occorre cioè decifrare quali
elementi rappresentino una cultura storicamente non più proponibile e
quali rappresentino invece delle costanti del rapporto uomo-ambiente.
Guidati da queste considerazioni come rappresentanti della nostra Regione
abbiamo partecipato al progetto "Paesaggi mediterranei e alpini"
e, in ambito scolastico, abbiamo realizzato la caccia al paesaggio
che presentiamo in questo articolo.
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Scoprire
La Salle divertendosi |
Sensibilizzare alla tutela
e alla conservazione del paesaggio
Le attività previste nel
progetto sono state svolte prendendo come campione di studio larea
della Comunità montana Valdigne costituita dai comuni di Courmayeur, Pré
Saint Didier, La Thuile, Morgex, La Salle. Larea si presenta particolarmente
infragilita dal punto di vista naturale da una struttura turistica "forte",
che ha determinato una profonda trasformazione nelluso dei suoli,
una pressoché totale sostituzione di funzioni territoriali e una notevole
corrosione di risorse. Si tratta dunque di un territorio sul quale poteva
essere eseguita nella maniera più esemplare la lettura delle trasformazioni
dallagricoltura di montagna al turismo.
Sono state esaminate le dinamiche di trasformazione territoriale dellultimo
secolo.
Daltro lato, si è ritenuto per lo "scollamento"
storico tra il paesaggio nel suo farsi e la cultura del paesaggio - di
dover condurre anche un lavoro di sensibilizzazione al problema, forti
del presupposto che la gestione del paesaggio, al di là delle grandi scelte
di uso del territorio, sia relativa anche alle scelte comportamentali.
Vi hanno grande peso, infatti, la somma delle volontà, delle azioni e
dei sistemi di valori messi in gioco dai singoli operatori.
Il materiale informativo, prodotto per sensibilizzare operatori e utenti,
è stato pubblicato in 11 numeri consecutivi della rivista "Environnement",
come inserto.
Nei sei fascicoli prodotti per la durata del progetto Interreg, sono stati
affrontati dal punto di vista paesistico gli argomenti monografici della
rivista stessa: rifiuti, acque, rischio idrogeologico, natura alleata,
pietre, sviluppo sostenibile. Linserto ha suscitato un notevole
interesse, tanto che lAmministrazione regionale ha deciso di integrarlo
come rubrica fissa nella rivista a partire dal 2001.
Si sta ipotizzando, in collaborazione con la rivista "LEcole
Valdôtaine", di inviare prossimamente, a tutte le Istituzioni scolastiche
la raccolta degli inserti che potranno essere a disposizione di chi si
occupa di educazione ambientale.
Per effettuare il sondaggio sulla percezione delle trasformazioni del
paesaggio - da parte degli abitanti - larea campione è stata ulteriormente
ridotta al comune di La Salle. Questo comune, infatti, è stato meno travolto
dallo sviluppo turistico e si presta quindi meglio a una lettura dei cambiamenti,
conservando ancora segni significativi delloriginaria struttura
insediativa agricola.
Il sondaggio è stato condotto con due diverse modalità: una serie di interviste
eseguite su un campione di popolazione adulta ed unattività con
una classe della scuola elementare di La Salle, per verificare la differenza
di percezione tra generazioni.
E stato molto interessante: lattività si è trasformata da
rilevazione di informazioni in un momento di confronto educativo e di
gioco, tanto coinvolgente da stimolare gli adulti a ulteriori riflessioni
sul paesaggio.
Liniziativa ha avuto come protagonisti gli alunni della quinta elementare
di La Salle.
Previo accordo con il Prof. Raimondo Vegetti, preside della scuola, sono
state contattate le maestre Ornella DAdezio, Laura Occhiali e Stefania
Urso, che hanno dato la loro piena disponibilità.
Caccia al paesaggio |
Leggete attentamente questo breve
messaggio:
domani si va a caccia , si fa la CACCIA AL PAESAGGIO!
Non è una
caccia al lupo dentro il bosco profondo,
Non all'orso polare che vive in capo al mondo,
Non alla tigre a strisce nella giungla d'oriente,
E neppure al leone o alla iena ridente:
È proprio al PAESAGGIO che daremo la caccia,
Perché pare che sia una strana bestiaccia:
Ci gira sempre intorno, ma poco lo vediamo,
Cambia ogni giorno forma ma non ce ne accorgiamo.
Ma domani la trappola è pronta per scattare
Venite ad aiutarci, non fatelo scappare!
Sabato pomeriggio c'è poi la premiazione:
Venite in Municipio a farci relazione
Su quello che domani voi avrete trovato
E io penso che un premio l'avrete meritato
Ci sarà poi qualcosa da metter sotto i denti;
Invitate a venire anche amici e parenti!
Premiazione Caccia al paesaggio
- Municipio di La Salle
SABATO 16 settembre ore 16,30
INGRESSO LIBERO AGLI ADULTI ACCOMPAGNATI |
Il gioco: uno strumento per capire
Lattività è consistita
in una caccia al tesoro trasformata in una "caccia al paesaggio"
e si è svolta allinizio dellanno scolastico 2000-2001.
I genitori sono stati avvisati delliniziativa e invitati a partecipare
alla premiazione. La caccia è stata strutturata in momenti in classe e
allaperto. I bambini, suddivisi in gruppi, sono stati stimolati
a riflettere sui cambiamenti avvenuti nel loro territorio tramite domande
a cui dovevano rispondere per scritto.
Le domande erano impostate
in modo da proporre una lettura del paesaggio da punti di vista diversi:
rappresentazioni (definizioni di paesaggio), visione dinsieme con
ricerca di segni forti, analisi degli elementi connotanti lantropizzazione
del territorio e lettura della sua evoluzione, individuazione degli aspetti
naturalistici e del rapporto tra uomo e ambiente, visioni sia a grande
(macropaesaggio) sia a piccola scala (elementi puntuali come per esempio
una casa).
Sono state pertanto messe a disposizione fotografie dei luoghi risalenti
allinizio del 1900 e fotografie recenti, è stato chiesto di indicare
lepoca e i punti di ripresa, di individuare i cambiamenti avvenuti,
di andare a ritrovare nel borgo alcune costruzioni. In questo caso i gruppi
sono stati accompagnati a turno nel paese in modo da avere un contatto
diretto con la situazione attuale.
Gli scolari si sono divertiti a trovare le differenze tra vecchie e nuove
fotografie, a cercare case trasformate dalle ristrutturazioni, dando giudizi
su ciò che è avvenuto con la "naiveté" che è propria dei bambini.
Nella definizione che essi stessi hanno provato a tracciarne, "il
paesaggio ci ricorda Adriana Sorrentino2- è sentito
come coincidente con lambiente, definito come "tutto ciò
che ci circonda", con una particolare attenzione per "gli
animali, i castelli e i bambini"; senza trascurarne laspetto
visivo, laccezione di panorama come "la vista dal lago dArpy".
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Fotografia
di La Salle all'inizio del '900 (Archivio BREL) |
Ad un extraterrestre che
chiede loro di descrivergli il comune, per riconoscerlo nel caso volesse
andare a trovarli, hanno elencato tutto ciò che dallalto è riconoscibile:
i campanili delle due chiese del capoluogo, la torre di Chatelard e il
grande albergo appena costruito. I bambini che invece hanno pensato "La
Salle si riconosce dal campo di calcio senza reti" denunciano
probabilmente una mancanza, ma nello stesso tempo la individuano come
un segno distintivo nei confronti dei comuni limitrofi.
Altri invece dopo avere elencato una serie di servizi nel loro paese come
"la scuola, la casa famiglia, la gelateria" hanno invitato
lextra-terrestre ad abbassarsi "così vedrai meglio, ci sono
molti alberi e anche molte stalle"
La differenza più facilmente rilevata è stato sicuramente laumento
diffuso dal bosco, ma anche i nuovi tralicci delle reti elettriche, la
maggior presenza di abitazioni, la costruzione di molte strade e in particolare
dellautostrada.
Ad una volpe che torna nei boschi di La Salle dopo un breve viaggio, raccontano
che troverà "più vegetazione, più abitazioni, lautostrada,
i pali elettrici", ma anche "più animali, più buche dei
cinghiali, più tombini, più scavi dei tassi, più smog" e "più
caldo perché nel 2000 fa più caldo".
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Fotografia
di La Salle nel 2000. Un confronto di fotografie per leggere
le trasformazioni del paesaggio |
La premiazione si è svolta
come momento di riflessione conclusivo che ha visto anche il confronto
tra gli adulti e i bambini. Sono state rese note e commentate insieme
le risposte date dai gruppi di scolari alla vista delle vecchie fotografie.
I genitori, dopo essersi stupiti della straordinaria capacità dei bambini
di riconoscere i cambiamenti nel paesaggio, si sono resi conto solo allora
di quanto e come il territorio di La Salle fosse cambiato.
Questa esperienza dintegrazione tra scuola e territorio, che risale
ormai a due anni fa, ha anticipato quello che lautonomia delle Istituzioni
scolastiche ha decretato con la legge regionale n. 19 del 26 luglio 2000.
A tuttoggi, la collaborazione tra scuole e Soprintendenza ai Beni
Culturali continua. Sono state avviate altre iniziative di raccordo tra
istruzione e cultura tramite collaborazioni tra insegnanti e funzionari
regionali per far conoscere nelle scuole le attività di ricerca, tutela
e valorizzazione messe in atto perché il territorio è ormai un patrimonio
comune.
Cristina De La Pierre
Gressonara, laureata in
architettura, responsabile del Servizio catalogo del Dipartimento soprintendenza
per i beni e le attività culturali dellAssessorato Istruzione e
Cultura.
Ha partecipato alla redazione del piano territoriale paesistico della
Valle dAosta.
Segue dei progetti Interreg di cooperazione transnazionale.
Note
(1) Linserto, dal titolo Paysage notre image, è apparso
sulla rivista Environnement, edita dallAssessorato al Territorio,
Ambiente e Opere Pubbliche, numeri da 8 a 13, settembre 1999 - dicembre
2000.
(2) in "Paesaggio come gioco", Environnement n. 13, dicembre
2000.
Bibliografia
BÄTZING W., Lambiente alpino, Melograno, Milano, 1984
GAMBI L., Una geografia per la storia, Einaudi, Torino, 1973
LYNCH K, Il senso del territorio, Il Saggiatore, Milano, 1981
REMACLE C., Lhabitat rural valdôtain, Allemandi, Torino, 1994
REMACLE C., Vallée dAoste. Une vallée, des paysages, Allemandi,
Torino, 2002
SERENI E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Bari, 1979
TURRI E., Antropologia del paesaggio, edizioni di Comunità, Milano, 1983
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