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Pax Linguis et la civilisation
walser
Mieux
connaître les richesses de la réalité locale pour aborder la dimension
européenne par le biais du plurilinguisme, dans une optique douverture
et de solidarité. Un projet pilote effectué pendant lannée scolaire
2001 2002.
Par la loi régionale n. 19
du 26 avril 1993, la Région Autonome Vallée dAoste a adopté un programme
de plurilinguisme européen, appelé " Pax Linguis ",
destiné à encourager la communication entre les peuples et à faciliter
la compréhension et la solidarité réciproques, notamment par le biais
de la promotion dune éducation bilingue et plurilingue.
Pendant lannée scolaire 2001 2002, le groupe de travail " Pax
Linguis " a proposé le projet dun cours de civilisation
walser destiné aux étudiants de tous les lycées valdôtains, visant principalement
lenrichissement du patrimoine culturel local ainsi que la diffusion
du message dune éducation plurilingue dans la perspective dune
formation culturelle de plus en plus ouverte au processus dintégration
européenne.
Les deux objectifs généraux
choisis ont été les suivants : le premier tendant à favoriser louverture
et à améliorer la connaissance de la civilisation et de la culture locales
en illustrant aux élèves les caractéristiques de la communauté allemande-walser
présente en Vallée dAoste ; le deuxième but étant de faire
prendre conscience aux jeunes de la richesse plurilingue de notre région
où le bilinguisme se conjugue avec une pluralité de langues : motif
supplémentaire apte à faciliter linsertion dans la réalité européenne.
Actuellement, léducation linguistique évolue de plus en plus vers
une dimension de plurilinguisme. Cest une des conditions essentielles
pour que les jeunes sinscrivent dans la perspective culturelle et
sociale européenne de la société contemporaine.
En particulier, il sagit là dinformer les élèves sur les origines
de la culture walser, les raisons qui expliquent cette présence dans notre
Vallée, les caractéristiques actuelles de cette communauté et de donner
quelques rudiments dallemand pour susciter le désir dapprendre
une langue européenne supplémentaire.
Un groupe délèves par établissement scolaire a eu la possibilité
de bénéficier dun cours, à greffer sur la programmation scolaire,
tenu par Mme Irene Alby, experte en langue et civilisation walser qui
est intervenue dans les classes et a abordé les thèmes suivants :
-
Les origines historique,
géographique et lhabitat de la population walser en Vallée dAoste.
- Son évolution sociale, économique, politique
et religieuse.
-
Les lois régionales
pour la sauvegarde du patrimoine culturel et leur application ;
Art. 40 bis du Statut régional, inséré par la loi constitutionnelle
n.2 du 23.09.1993, art.2.
-
La langue walser (caractéristiques,
comparaison avec lallemand).
-
Léconomie, larchitecture,
les traditions et les coutumes : récits et légendes ; costumes
et fêtes ; les symboles.
Ci-dessous nous présentons
quelques informations sur les classes des quatre établissements scolaires
qui ont choisi de participer au projet " Pax Linguis " :
" Cours de civilisation walser ".
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Antico
insediamento della Valle del Lys |
Au Lycée linguistique
Courmayeur, tous les thèmes proposés ont été traités par les vingt
élèves de la classe de deuxième année en tenant compte des trois différentes
orientations détudes laissées au choix des élèves, cest-à-dire:
le laboratoire linguistique (en anglais et en allemand), léconomie
et les aspects juridiques, les ressources artistiques et naturelles de
la Vallée dAoste.
Pour cela, la classe a été répartie en trois groupes qui ont approfondi
les sujets du cours jugés les plus intéressants. En général, les thèmes
les plus appréciés ont été ceux qui demandaient la participation active
des élèves et qui touchaient de plus près leur expérience, leurs connaissances
ainsi que leur curiosité et leur envie de trouver des similitudes ou de
remarquer des différences par rapport à leur propre réalité. Ils ont bien
apprécié lexcursion dans la vallée du Lys à laquelle ils ont participé
avec enthousiasme.
De retour en classe, les élèves ont travaillé à la conception dune
épreuve dévaluation finale. Ils ont élaboré une série de questions
à réponses multiples, destinées à vérifier les acquis. Puis ils sy
sont soumis.
BOX1 - IL RAPPORTO CON LALDILA |
Presenze soprannaturali
Il mondo dei Walser è pieno di misteriose presenze soprannaturali.
Essi vantavano di possedere la capacità di percepire la morte
prossima di una persona attraverso particolari segnali, tra i
quali:
- il sentir gocciolare in casa
senza che fuori piova;
- la volpe che ululava, o attraversava
la strada volgendo il capo;
- il sentir bussare alla porta
o vederla spalancarsi dimprovviso, o piccoli turbini
di vento che, mentre laria intorno era tranquilla, sollevavano
in alto fieno o neve fino a farli svanire nel nulla. In tutti
i paesi walser esisteva un senso di continuità tra il mondo
dei vivi e quello dei morti.
Unusanza walser
molto particolare era quella relativa alla costruzione della sleenbalggen
(finestrella dellanima). Si trattava di una piccola apertura
costruita sulla "stube", aperta alla morte di un familiare,
per far in modo che lanima potesse uscire; tale foro era
poi subito richiuso affinché lanima non trovasse più la
via del ritorno. La credenza nel ritorno dei morti era così radicata
da spingere i walser a questa curiosa particolarità.
Classe 3A OGA
dellISIP di Aosta, gruppo 1: Federica
DAgostino Vittorio Guerrisi David Malesan
Elena Marchesano Mariateresa Tramonti Domenico
Varone. |
AllIstituzione Scolastica
di Istruzione Professionale di Aosta, le classi 3A OIT e 3B OIT, che
avevano già iniziato lo studio della lingua tedesca, hanno approfondito
le seguenti tematiche: la storia dei Walser e la cultura delle abitazioni
presso i walser, procedendo ad unanalisi comparata tra tedesco e
titsch/ toitschu dei termini incontrati. La classe 3A OGA, per conto suo,
è stata suddivisa in tre gruppi e si è invece cimentata nellanalisi
del "misterioso", esaminando, attraverso la lettura delle leggende:
la magia; il diavolo; le presenze soprannaturali.
Il progetto, che ha avuto uno sviluppo complessivo di 20 ore, è stato
articolato in tre fasi: 12 ore, suddivise in parti uguali, rivolte a tutte
e tre le classi, in cui i temi trattati sono stati essenzialmente: la
"civilisation" e la cultura walser nonché il plurilinguismo.
Sei ore, sempre rivolte a tutte e tre le classi, sono state dedicate alla
visita distruzione nella Valle del Lys, per verificare sul campo
quanto appreso durante la formazione, nonché reperire documentazione fotografica
per la presentazione del "rapport final". Infine, 8 ore di lavoro
in classi separate per gli approfondimenti delle tematiche scelte dal
ogni sezione.
Tutte e tre le classi hanno presentato degli elaborati sia su supporto
cartaceo che mediatico (power point). (cfr. Box 1, 2)
BOX2 - Il male tra storia e leggenda |
Il diavolo
E un mito, non è una persona ma una raffigurazione simbolica
del male. Sono soprattutto le grandi religioni monoteiste a non
poter fare a meno della figura del maligno, e pensare che senza
il diavolo non ci sia Dio.
Tentativo umano di trovare una spiegazione alla sofferenza fisica
e morale del mondo, il diavolo agisce potentemente su mio umani,
sugli increduli, non escludendo i credenti.
Nato 2000 anni fa, satana, si è via via laicizzato, fino a diventare
larcangelo della rivolta sociale e del libero pensiero e
inoltre uno dei miti letterari fra i più frequentati.
La natura del diavolo è quella di essere un nemico, lantagonista:
è il senso della radice ebraica STN e del termine greco diabolos.
Il diavolo non ha possibilità di indipendenza: può esistere
solo in funzone di qualcosa o qualcuno a cui opporsi.
Il suo "proprio compito" è la tentazione e a volte si
manifesta con una forma di possessione umana.
Il diavolo come "principe di questo mondo" rende impossibile
la liberazione dellumanità, la costruzione della società
di giustizia, lutopia nel suo autentico senso e nella sua
concreta realtà: lumanità sta sotto il suo dominio, impotente
al bene, destinata alla rovina.
Il bene ha il sopravvento sul
male
La 1° leggenda si svolge a Gressoney-La-Trinité.
Racconta del tentativo del Diavolo di allagare il paese, ostruendo
il corso del fiume con dei massi, i quali risultano insufficienti
e pertanto egli parte per Roma per recuperarne uno enorme per
portare a termine il suo piano. Durante il vaggio di ritorno,
poco prima di arrivare, vinto dalla stanchezza si ferma a riposare.
I fedeli, che avevano pregato fino ad allora, si avvicinano al
masso e vi depongono una croce. Il Diavolo al suo risveglio, alla
vista della croce, fugge abbandonando il suo diabolico piano.
Con questa prima leggenda si vuole dimostrare che con laiuto
della preghiera il bene prevale sul male.
Il diavolo tentatore
di anime
La 2° leggenda si svolge nel percorso che va da Aosta a Gressoney-La-Trinité
e viceversa. Lungo il tragitto il viaggiatore incontra uno sconosciuto
e intraprendono pertanto insieme il viaggio. Dopo una notte travagliata
a Gressoney-La-Trinité, i due decidono di ritornare ad Aosta,
ma appena imboccata la strada, si imbattono nella pietra del diavolo.
Al viaggiatore viene proposto dallo sconosciuto di incidere il
suo nome sulla pietra, ma egli diffidente, rifiuta. Lo sconosciuto
infuriato scompare nel buio, il viaggiatore capisce così che si
trattava del Diavolo.
Con questaltra leggenda si vuole dimostrare che il Diavolo
è un grandissimo tentatore ed è disposto a tutto pur di ottenere
delle anime.
Classe 3A OGA
dellISIP di Aosta, gruppo 2:
Daniela Broccolato Jasmine Come
Natalina Addario Nadia Grosso La Valle Patrick Marquis
Dennis Usai Ivan Daprile. |
A seguito del progetto e
dellescursione finale nella Valle del Lys il 22 maggio, gli alunni
della classe 2A IGEA dellIstituzione Scolastica di Istruzione
Tecnico-Commerciale e per Geometri di Aosta hanno risposto ad un questionario
anonimo nellobiettivo di poter valutare il percorso proposto. Le
domande erano cinque:
Quali sono gli aspetti del progetto che più ti hanno interessato?
Secondo te i tempi dedicati sono stati troppo diluiti o troppo ristretti?
Quali applicazioni extrascolastiche questo progetto ti ha suggerito?
Aspetti positivi e aspetti negativi dellescursione del 22 maggio.
Avresti qualche argomento relativo al territorio o allambito linguistico
che desidereresti approfondire in classe?
Le risposte sono state le seguenti:
Gli aspetti /argomenti preferiti sono stati larchitettura e il confronto
linguistico, tedesco, walser, patois. La maggioranza ha ritenuto i tempi
perfettamente equilibrati in rapporto agli argomenti trattati; alcuni
hanno auspicato due o tre ore in più; pochi altri hanno giudicato il tempo
un po lungo, mettendo in evidenza il desiderio di affrontare argomenti
nuovi ogni lezione, senza riprendere quanto esposto precedentemente. Alcuni
hanno dichiarato di poter ora meglio seguire le informazioni relative
alla Valle del Lys e di poter esprimere unopinione personale su
argomenti ora noti.
Aspetti positivi: la visita alle abitazioni; il pranzo. Aspetti negativi:
il cattivo tempo; i tempi troppo rapidi delle visite.
Dai suggerimenti dei ragazzi si è ricavato il desiderio, da parte loro,
di meglio approfondire laspetto linguistico del territorio valdostano,
in particolare i vari dialetti franco-provenzali, i patois, nonché
di approfondire la conoscenza di altre parti del territorio valdostano,
come ad esempio altre vallate o zone particolari. A questo proposito varrebbe
la pena di raccogliere questa esigenza che testimonia la volontà di una
migliore comunicazione necessaria per inserirsi nella realtà circostante.
La classe 3B dellindirizzo linguistico dellIstituzione
Scolastica di Istruzione Scientifica e Magistrale di Verrès è stata
coinvolta nella realizzazione del progetto "Pax Linguis" riguardante
la presenza della cultura walser in Valle dAosta. Il progetto si
sviluppava in un incontro preliminare tra docenti, in quindici incontri
tenuti dalla Prof.ssa Alby e in un incontro finale nella Valle del Lys,
per "toccare con mano" quelle conoscenze acquisite e anche per
passare insieme qualche ora di convivialità! (cfr. Box 3)
BOX3 - UNSER AUSFLUNG IN DIE WALSERGEMEINSCHAFT |
Am 22. Mai 2002 sind wir nach Eischeme, in
der Walsergemeinschaft, gefahren.
Dort wartete auf uns Frau Irene Tregsch Alby, die mit der Hilfe
der Gemeinde
ein typisches Walserfruestueck vorbereitet hatte.
Wir haben Nussbrot, Kekse gegessen und Apfelsaft getrunken. Wir
haben dann
eine Wanderung ins Sangratotal gemacht, um die Landschaft, die
Flora, die
alten Walserhaeuser, die Kirche mit einer malerischen Alpenblick,
zu sehen.
Am Mittag haben wir alle zusammen im Hotel "Flora Alpina"
gegessen. Hier
haben wir Informationsmaterial, Aufkleber, Brochuere ueber das
Oberlystal
bekommen.
Am Nachmittag hat uns der Museumfuehrer das Schloss "Savoia",
mit seinem
botanischen Garten entdecken lassen. Spaeter hatten wir noch ein
bisschen
Zeit, um das "Alpenfaunamuseum" zu besichtigen.
Hier waren viele einbalsamierte Tiere: Steinboecke, Gemse, Murmeltier,
Fuechse,
Voegel u. s. w. Einige Schueler fanden das ein bisschen makaber.
Am abend kamen wir muede aber mit einer neuen, interessanten Erfahrung
nach
Hause zurueck. |
Lesperienza è stata
sicuramente positiva, i ragazzi hanno apprezzato soprattutto la metodologia
progettuale. Hanno condiviso il fatto che si partiva da una necessità
di meglio conoscere le sfaccettature della realtà in cui vivono. Si sono
infatti resi conto che spesso pur vivendo in un mondo in cui la "conoscenza"
è di facile accessibilità, spesso si tralasciano le realtà a noi più vicine.
La conoscenza del proprio territorio, della propria storia, delle proprie
tradizioni è infatti non la porta chiusa del particolarismo, ma la finestra
del confronto. Aldilà dei contenuti, i ragazzi hanno anche apprezzato
lidea di un percorso, che portava dalle lezioni in aula ad una "sperimentazione"
sul campo, cosa che sta, fortunatamente avvenendo un po più spesso
nel mondo della scuola.
Nello specifico la Prof.ssa Alby, oltre a presentare i differenti aspetti
della cultura walser, spaziando dalla storia, alla geografia, allarchitettura,
alla cucina, alla "civilisation", si è poi soffermata anche
al campo linguistico, semantico; argomento particolarmente interessante
per dei ragazzi che studiano lingue germaniche, quali linglese e
il tedesco. Numerosi sono stati i raffronti tra i due dialetti della Valle
del Lys e la lingua tedesca. Durante le ore in classe, spesso il dibattito
ha sostituito la lezione frontale, cosa che ha vivacizzato il corso, e
ha dimostrato un certo eclettismo e elasticità del docente, virtù spesso
rare.
I ragazzi si sono sentiti liberi di partecipare al dialogo educativo,
di intervenire, di portare le loro esperienze, talvolta di criticare;
ma per un insegnante credo sia sempre stimolante vedere la classe di fronte
a se "reagire" e non subire passivamente.
La possibilità di conoscere luoghi prima tramite diapositive e narrazioni,
e poi di visitarli dal vero, ha coinvolto i ragazzi e ha permesso loro
di affrontare unescursione "preparati". E poi come ben
si sa luscita dalledificio scolastico è sempre qualcosa di
stimolante di per se.
|
San
Grato. Ardite soluzioni architettoniche della cultura walser |
Alla fine del corso, è stato
riutilizzato il materiale raccolto: appunti, testi donati alla biblioteca,
fotocopie, racconti, foto e ricordi dellescursione. Con lausilio
dellinformatica, i ragazzi hanno poi lavorato su di una presentazione
in power point di tutto quello "che dei Walser era rimasto",
stimolando così anche competenze trasversali, quali lutilizzo di
programmi e supporti informatici.
In conclusione, lesperienza di progetti allinterno della programmazione
scolastica, credo sia stimolante sia per gli alunni, che per i docenti
stessi. Credo però che essi debbano essere previsti con anticipo, come
in questo caso, e programmati per tempo. I ragazzi devono condividerne
i contenuti e parteciparvi consapevolmente.
Il consiglio per il prossimo anno sarebbe di diminuire, nelle classi,
il numero di ore di lezione frontale, per lasciarne qualcuna alla rielaborazione
dei materiali in classe. Purtroppo come troppo spesso accade nella scuola,
tanti sono gli impegni, e troppi i pomeriggi in cui i ragazzi sono chiamati
a partecipare volontariamente ad attività integrative.
Viviana Abate
Lingua tedesca Istituzione scolastica
di istruzione professionale di Aosta
Anna Bioley
Lettere Istituzione scolastica
di istruzione professionale di Aosta
Luciana Caneparo
Lingua tedesca Liceo linguistico Courmayeur
Franco Cossard
Lingua tedesca Istituzione scolastica
di istruzione scientifica e magistrale, sede di Verrès
Anna Galliano
Lingua francese Istituzione scolastica
di istruzione tecnica commerciale e per geometri e professionale di Aosta
Angelica Truchet
Lingua inglese Liceo linguistico
Courmayeur
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