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Raccontare storie in francese è un piacere
Valorizzare
la lingua francese, stimolando gli alunni ad usarla correttamente attraverso
le forme del racconto e la narrazione. Una modalità che, in alcune classi
elementari di Aosta, dove è stata sperimentata, si è rivelata motivante
ed efficace.
Il progetto è nato dallesigenza
di perfezionare negli alunni la capacità di utilizzare la lingua francese
(Lingua 2) orale attraverso la creazione di situazioni comunicative reali,
coinvolgenti e motivanti. Ci ha spinto ad organizzare questo lavoro la
decisione, che noi insegnanti abbiamo preso con le tre classi quarte (75
alunni), di inventare storie e racconti, di rappresentarli con disegni
per andare poi in tournée a raccontarli ai bambini della scuola
dellinfanzia, ad altre classi della scuola elementare ed ai ragazzi
di prima media.
Il nostro obiettivo prioritario era quello di valorizzare la lingua francese
come reale strumento di comunicazione, stimolando gli alunni ad usare
efficacemente e correttamente la lingua attraverso le forme del racconto
e della narrazione che, come sappiamo, piacciono sia ai piccoli che ai
grandi.
Il lavoro è iniziato con
lascolto di storie tratte da audiocassette o lette direttamente
dallinsegnante per coltivare il piacere dellascolto e per
stimolare la riflessione su come e che cosa si riesce ad ascoltare meglio.
Gli alunni sono stati quindi invitati a riordinare alcune storie presentate
in disordine, sia oralmente che per iscritto, (alcune sequenze erano anche
accompagnate da disegni). Lintento era di far acquisire agli alunni
la struttura di uno schema narrativo.In seguito i ragazzi hanno imparato
ad usare, attraverso giochi ed esercizi, gli organizzatori temporali e
hanno acquisito la consapevolezza della loro importanza per far
funzionare bene una storia.
Successivamente si è passati alla produzione orale di racconti, avendo
come vincolo la tipologia degli interlocutori a cui sarebbero stati destinati,
cioè alunni della scuola dellinfanzia, delle elementari o della
scuola media. Tale lavoro, organizzato a gruppi, vedeva linsegnante
impegnata nel ruolo di coordinatore, aiutare gli allievi, sia a risolvere
problemi di gestione del gruppo, sia ad affrontare difficoltà di tipo
linguistico e lessicale legate allutilizzo del francese. In questa
fase del lavoro, per documentare le storie prodotte, si è fatto ricorso
alluso della lingua scritta.
I gruppi hanno proseguito
il lavoro, dividendo in sequenze i racconti prodotti ed hanno abbinanto
ad ogni sequenza una illustrazione, realizzata da loro, da utilizzare
al momento della narrazione di fronte ai compagni, come supporto per la
comprensione.
Infine, i bambini si sono esercitati a raccontare le loro storie cercando
di porre particolare attenzione ai gesti, al tono della voce, alla postura
da assumere per facilitare al destinatario (bambini piccoli o coetanei)
la ricezione del messaggio. Tutte le regole del buon narratore
sono state raccolte su un cartellone e sono diventate patrimonio della
classe.
Terminata la preparazione, ogni gruppo di bambini, come previsto, ha finalmente
potuto presentare la storia prodotta ai compagni delle scuole dellinfanzia,
elementare e media ottenendo grande attenzione ed interesse.
In particolar modo è stato interessante notare come questa attività sia
riuscita a motivare anche i bambini della scuola dellinfanzia allascolto
di racconti in lingua francese e allacquisizione di lessico e strutture
linguistiche nuove.
Questa esperienza, nella sua semplicità, è risultata estremamente significativa
perché ci ha obbligate, come insegnanti, ad occuparci in modo
regolare e strutturato della comunicazione orale. Per realizzare questo
progetto gli alunni hanno lavorato per circa quattro mesi: (unora
alla settimana) e noi insegnanti ci siamo anche confrontate in sede di
programmazione di modulo.
Volutamente abbiamo scelto di lavorare sulle abilità del parlare e dellascoltare
in lingua francese, perché spesso, soprattutto nelle classi molto numerose,
le attività riguardanti questa lingua sono quasi esclusivamente scritte.
Lidea di questo progetto è nata tenendo conto degli obiettivi formativi
generali e linguistici previsti dai Nuovi Programmi della scuola elementare
che sottolineano limportanza di:
potenziare nellalunno la capacità di porsi in relazione linguistica
con interlocutori diversi e in situazioni comunicative diverse;
conseguire la capacità di comunicare oralmente in modo corretto
ed efficace;
sollecitare tutte le forme di comunicazione orale;
promuovere situazioni comunicative che permettano allalunno
di vivere esperienze linguistiche di fruizione e produzione.
In particolare, gli Adattamenti
dei Programmi Didattici per la scuola Primaria alle esigenze soci-culturali
e linguistiche della Valle dAosta (1988), per quanto riguarda
la Lingua 2, dicono:
Il faut amener les enfants à acquérir la capacité de sexprimer
en français en toutes circonstances où la communication est nécessaire
e ancora Pour apprendre à parler à lenfant il ne suffit pas
quon lui parle ; il est indispensable quon le fasse parler
Il est souhaitable de saisir et dorganiser à lécole des situations
communicatives qui permettent à lélève dêtre bénéficiaire
et producteur dune variété de messages adaptés à chaque fois à linterlocuteur
et aux circonstances .
Il lavoro svolto realizza inoltre uno degli obiettivi formativi esplicitati
dal POF della nostra Istituzione scolastica riguardo al punto: valorizzare
la lingua francese come strumento di comunicazione.
Questo progetto ci ha permesso di verificare concretamente una evoluzione
negli apprendimenti linguistici degli allievi, soprattutto in relazione
al lessico e alle strutture grammaticali e sintattiche: Da je suis
allé da
alluso corretto di je suis allé chez
,
da une ficelle plus courte de celle
alluso corretto
del comparativo di maggioranza que celle
, al posto di
usare sempre et puis
i bambini hanno imparato ad utilizzare
alors, ensuite, plus tard, enfin.
Inoltre lesperienza ci ha fatto, capire come loralità non
abbia confini e consenta di realizzare progetti in verticale, dalla scuola
dellinfanzia alla scuola media. È stato particolarmente interessante
notare come i bimbi di 3, 4, 5 anni abbiano acquisito facilmente il lessico
usato nelle storie e rappresentato nei disegni, e siano stati in grado
di riutilizzarlo; hanno infatti memorizzato velocemente parole come: le
renard, le lapin blanc, les pauvres poissons, le
cerf-volant
Lattività ci ha rese consapevoli del fatto che lavorare sulloralità
non sia una perdita di tempo, ma un reale supporto per lapprendimento
linguistico, in quanto una struttura acquisita bene oralmente viene facilmente
riutilizzata anche nello scritto.
Eugenia Lucat
Insegnante elementare
presso lIstituzione scolastica di Aosta 1. Funzione Obiettivo per
lanno 2001-2002, coordinatrice del progetto La comunicazione
orale in lingua francese nellambito del quale è stata realizzata
lesperienza.
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