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Diamoci la mano
Un progetto biennale, ancora in fase di realizzazione,
per organizzare il tempo mensa alla Scuola elementare di Saint-Marcel
che vede il coinvolgimento di genitori, Istituzioni, Associazioni ed Enti
locali.
Un progetto con e sul territorio, volto allintegrazione della scuola
nella vita del paese. Un nuovo modo per gestire efficacemente il momento
della mensa, parte integrante della vita degli alunni.
DIAMOCI LA MANO
- UN PROGETTO PER IL TEMPO MENSA |
Anno
scolastico |
2002/2003 |
Istituzione Scolastica |
Mont Emilius 1 |
Insegnanti |
Vally
Bacchi, Monica Bizzotto, Carla Cordel, Rosaura Démé, Jacqueline
Locatelli |
Destinatari |
alunni
scuola elementare di Saint-Marcel |
Bambini
coinvolti |
52 |
Classi
coinvolte |
1A-2-A-3A-4A-
5A |
Orari |
lunedì,
martedì, giovedì e venerdì dalle 12.30 alle 14.00 |
IL PROGETTO
Questo progetto nasce su richiesta dei rappresentanti dei
genitori. Da diversi anni ci segnalavano che al personale che gestiva
il momento della mensa e che non era altrimenti implicato nellattività
scolastica, i bambini non riconoscevano alcuna autorità. Si osservava
inoltre che i bambini con comportamenti più a rischio avevano difficoltà
a liberarsi dalle tensioni maturate nel momento della pausa: faticavano
molto a ritrovare la concentrazione necessaria per le attività di studio
del pomeriggio.
Il progetto è stato quindi elaborato per dare una risposta a questi problemi
e per creare una continuità tra le attività puramente didattiche e la
pausa pranzo.
La sua attuazione è stata possibile grazie al contributo erogato dalla
L.R. 285/97 recante Disposizioni per la promozione di diritti e
opportunità per linfanzia e ladolescenza (Legge che
ha costituito, per la Regione Valle dAosta, una prima opportunità
per promuovere momenti sistematici di confronto a livello locale sulle
politiche a favore dei minori e delle loro famiglie).
La complessità del progetto, ha reso necessaria la partecipazione attiva
di molte parti: la scuola, i genitori, le Istituzioni, le Associazioni
varie e gli Enti Locali che hanno operato secondo tempi e modalità di
lavoro predefiniti e condivisi da tutti, al fine di evitare sprechi di
risorse.
I soggetti coinvolti nel progetto sono i seguenti:
- I genitori;
- lAmministrazione Comunale;
- l USL;
- la Pro-Loco;
- il Gruppo Parrocchiale;
- gli Esperti reperiti sul territorio;
- l ABVAM (Association Bénévole
Valdôtaine Aide Médicale).
GRAZIE PER AVER PENSATO ANCHE AL
TEMPO MENSA DEI BAMBINI |
Anche il momento della pausa pranzo, quel tempo che
va dalla fine delle lezioni del mattino allinizio dellattività
pomeridiana, è importante per i nostri bambini. La vita è fatta
di tempi di incontro che servono a socializzare, a vivere in
comune, a responsabilizzare, a diventare parte, in poche parole,
della società.
La scuola, gli insegnanti, insieme alla famiglia, sono uno strumento
fondamentale per la formazione culturale e non solo di ogni
bambino. Importante è anche il momento del pranzare insieme
ed attendere che gli impegni tornino ad occupare la vita di
tutti i giorni ed è giusto che questo sia impostato nel modo
più proficuo possibile.
Ecco allora la rilevanza del gioco, delle attività manuali,
delle attività educative alternative sotto la guida di persone
che, per mestiere o per volontariato, offrono tempo e risorse
con il fine di donare insegnamenti, esempi, valori che potranno
essere daiuto nella crescita e nella formazione della
personalità dei nostri figli.
Come genitore ringrazio le maestre, le assistenti, i volontari
e le istituzioni per ciò che è stato dato e viene tuttora dato
ai ragazzi.
È bello sentir cantare a casa le canzoni che imparano a scuola,
è bello sentirsi partecipi dei balletti che vengono loro insegnati,
è bello vedere i nostri figli pensare alle persone anziane,
è bello vederli sfilare nelle frazioni del paese orgogliosi
dei loro costumi di carnevale!
Daniele Réan
Un genitore |
LE INSEGNANTI TRAIT-D'UNION
Abbiamo ritenuto che questo progetto dovesse inserirsi nella logica generale
della prevenzione del disagio giovanile proponendo attività e modelli
che facilitassero la cooperazione tra i ragazzi evitando situazioni di
tensione. Oltre a dare una risposta al bisogno espresso dalle famiglie,
abbiamo ritenuto di promuovere maggiore collaborazione tra i ragazzi sviluppando
abilità cognitive (costruzione di oggetti con la tecnica dellorigami
e con il cartone, formazione di un coro, realizzazione di
manifesti
) ed empatiche (presa di coscienza dei propri ed altrui
bisogni, riconoscimento del ruolo degli altri soggetti, disponibilità
alla cooperazione e allaiuto
).
Allinterno di questo progetto, il ruolo di noi insegnanti è quello
di fare da trait-dunion tra la gestione del momento
scolastico e quello del tempo mensa cercando di condividere le stesse
norme di convivenza nei due momenti, di organizzare i gruppi di lavoro
gestiti dagli adulti, di affrontare le problematiche che insorgono durante
il tempo mensa.
La programmazione degli obiettivi e dei tempi di ogni attività è fondamentale
in quanto le persone coinvolte in questo progetto non sono presenti contemporaneamente,
ma a turno, durante questo momento.
Estratto del verbale del 13 settembre 2002 : Si ritiene opportuno
alternare le attività manuali al gioco allaperto o in palestra per
permettere ai bambini di rilassarsi, si cercherà di avviarli allimportanza
di una corretta alimentazione e a un atteggiamento adeguato al vivere
con gli altri.
I gruppi saranno formati da bambini del primo e del secondo ciclo e i
bambini più grandi saranno responsabilizzati nei confronti dei più piccoli
(versare lacqua, aiutare a tagliare la carne
) e, a turno,
un giorno alla settimana, sparecchieranno la tavola.
L'IMPORTANZA DELLA COOPERAZIONE |
In qualità di Assessore, negli anni passati, ho potuto
osservare le difficoltà di gestione degli alunni durante il tempo
mensa e ho potuto notare che, come spesso succede in questi casi,
ognuno cercava di attribuire le responsabilità agli altri: i genitori
alle assistenti perché poco autorevoli, le assistenti ai genitori
perché incapaci di fornire ai propri figli uneducazione
adeguata, molti allAmministrazione perché non in grado di
trovare una soluzione al problema.
Piano piano, dopo diverse discussioni e riunioni, nonostante le
solite incomprensioni, sono state progettate alcune attività per
il tempo mensa. In particolare, su sollecitazione di alcuni genitori,
è emersa lidea di coinvolgere le insegnanti che hanno dato
la loro disponibilità per un primo progetto sperimentale da attuare
nel mese di marzo 2002.
Poi, grazie alla collaborazione dellUniversità della Valle
dAosta, alcune ragazze del quarto anno del corso di laurea
in scienze della formazione primaria, hanno affiancato le assistenti
durante i mesi di aprile e di maggio.
Nellanno scolastico 2002-2003 è stato attivato un progetto
mensa che coinvolgerà assistenti e insegnanti per almeno due anni.
La valutazione di questi primi mesi non può che essere positiva
perché, anche se non tutti i problemi vengono immediatamente risolti,
il comportamento degli alunni è nettamente migliorato, assistenti
e insegnanti hanno dimostrato di saper cooperare e i genitori
hanno accolto con soddisfazione il progetto. Bisogna anche ricordare
che molti genitori e diverse associazioni presenti sul territorio
hanno spesso collaborato attivamente, così come gli alunni hanno
dato il loro contributo durante diverse manifestazioni.
Questo progetto dimostra quanto sia importante la cooperazione
tra amministratori, insegnanti e genitori anche se non sempre
è facile ascoltare gli altri e mettere in discussione le proprie
convinzioni, soprattutto quando si affrontano tematiche delicate
come quelle legate alleducazione e alla crescita dei ragazzi.
Luca
Bertholin
Assessore comunale allIstruzione e Cultura |
Il progetto intende sviluppare:
- il senso di appartenenza
ad un gruppo attraverso la formulazione di proposte discusse per arrivare
a decisioni condivise difendendo le proprie idee, accogliendo quelle
altrui, modificandole, integrandole e negoziandole per trovare una
soluzione (scelta dei soggetti per la realizzazione dei cartelloni,
di slogan, di biglietti dinvito, del tema del carnevale e dei
costumi
);
- un rapporto di fiducia
tra bambini e tra bambini e operatori attraverso attività comuni finalizzate
alla collaborazione tra compagni e alla richiesta di aiuto alladulto;
- la collaborazione delle
famiglie e delle risorse esistenti sul territorio per la realizzazione
di manifestazioni (inaugurazione della biblioteca e della scuola coinvolgendo
esperti di canto e di bricolage, carnevale con genitori e locale scuola
di taglio e cucito);
- il senso di responsabilità
nel portare a termine i compiti assegnati (incarichi affidati durante
il momento del pranzo);
- abilità manuali relative
agli ateliers proposti.
SENTIRSI PARTE INTEGRANTE DEL PAESE |
Un
mese prima di Natale, le maestre della scuola elementare di
Saint-Marcel mi hanno proposto di insegnare canto ai bambini
in vista di uno spettacolo natalizio dedicato agli anziani del
paese.
La proposta mi è sembrata interessante. Così, due volte la settimana,
un genitore ed io, ci siamo incontrati a scuola con i bambini,
il rapporto con loro è stato subito aperto e cordiale anche
perché facendo parte del gruppo parrocchiale li conoscevo già
tutti. Nel giorno dello spettacolo è stato bello vedere la grande
partecipazione degli anziani e anche lemozione dei bambini,
le loro voci squillanti hanno subito creato unatmosfera
di festa. Alla fine, quando i bambini hanno donato a tutti gli
anziani un piccolo pensiero, da loro confezionato, su ogni volto
si è visto nascere un sorriso accompagnato anche da qualche
lacrima di gioia, forse per un momento molti di loro si sono
sentiti ancora parte integrante del paese. Erano sereni e felici
e lo dimostra il fatto che quando sono usciti commentavano È
stato davvero bello
e io aggiungo Avevano
proprio ragione.
Olimpia Barailler
Una volontaria |
Questo progetto, con il coinvolgimento delle risorse
presenti sul territorio ha facilitato lintegrazione nella vita del
paese e della scuola di persone solitamente non partecipi alle manifestazioni
organizzate (gli anziani, le famiglie da poco residenti nel paese
).
UNA PRIMA VALUTAZIONE
I risultati ottenuti sono andati oltre le nostre aspettative
in quanto il rapporto con e tra i bambini è migliorato grazie anche a
momenti di assemblea durante i quali viene affrontata, discussa e risolta
ogni problematica, si è instaurato un buon rapporto tra i bambini e gli
anziani del paese in seguito alla festa natalizia e, in occasione del
carnevale, le famiglie si sono ritrovate per la preparazione del carro
e dei costumi.
Riteniamo di poter esprimere una valutazione positiva in quanto i bambini
vivono in modo sereno la pausa pranzo, affrontano in modo più proficuo
il lavoro scolastico del pomeriggio e stanno sviluppando abilità relazionali,
manipolative, organizzative e sociali.
Il territorio ha dimostrato particolare attenzione a questo progetto rispondendo
in maniera attiva. Numerosi genitori e volontari hanno dato la loro disponibilità
per la realizzazione dei laboratori. Poiché sono stati i primi laboratori
finalizzati alla preparazione di manifestazioni con data stabilita, rispettare
i tempi ha comportato, a volte, alcune difficoltà in quanto il tempo del
dopo-mensa è piuttosto limitato e deve comunque anche prevedere, per i
bambini, dei momenti di gioco libero.
Al di là della realizzazione di questo progetto finanziato dalla L.R.
285, sarebbe auspicabile una diversa organizzazione oraria della scuola
elementare (vedi scuola materna) che preveda un maggior numero di insegnanti
in modo che le stesse possano gestire il momento della mensa considerato
anchesso parte integrante della vita dellalunno in quanto
presenta aspetti importanti per il suo sviluppo sociale (socializzazione,
collaborazione, organizzazione, rispetto delle norme di convivenza
).
Vally Bacchi - Carla Cordel - Jacqueline Locatelli
Insegnanti elementari a Saint-Marcel.
Istituzione scolastica Mont Emilius 1.
IL TEMPO MENSA E' MOLTO CAMBIATO |
Io penso che il tempo mensa sia interessante
e divertente perché ti fa uscire le idee che hai.
Mi piace questa organizzazione perché così siamo occupati
e non bisticciamo.
Mi piace fare i lavoretti, cantare e giocare.
Questanno, quando mangiamo, siamo più tranquilli;
lanno scorso urlavamo troppo.
I gruppi sono utili perché ci aiutiamo.
Il tempo mensa è molto cambiato: ora oltre alle assistenti
e ai cuochi ci sono anche le insegnanti che organizzano le attività.
A me dispiace che il tempo per le attività sia troppo
breve.
Mi piace perché questanno preparano anche la pizza,
non mi piace che le insegnanti insistano perché assaggiamo tutto.
I bambini |
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