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Dall'osservazione partecipante all'orientamento consapevole
Gli innovativi
progetti di stage del Liceo delle Scienze Sociali di Verrès, a necessario
completamento di quanto offerto dalle lezioni daula, propongono,
con finalità fortemente formative e orientative, di favorire un contatto
diretto degli allievi con il territorio e con i suoi servizi, pubblici
e privati.
Il Liceo
delle Scienze Sociali di Verrès da due anni ha recepito linvito
del Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca
diffuso dal 1998, anno in cui è stato istituito questo nuovo indirizzo
di studi, in occasione di numerosi convegni nazionali e regionali a cui
il Liceo ha partecipato e della pubblicazione a cura di Lucia Marchetti
(docente presso il Liceo Classico Ariosto di Ferrara) Lo stage formativo
nellindirizzo di scienze sociali, 2001.
Il POF dellIstituzione Scolastica di Istruzione Scientifica e Magistrale
di Pont-Saint-Martin, di cui le Scienze Sociali rappresentano uno dei
tre indirizzi di studi accanto al Liceo Linguistico e Scientifico, sottolinea
infatti con forza la centralità dellattività di stage
curricolare nel triennio come diversa organizzazione del lavoro scolastico
che permette una significativa lettura della società contemporanea e un
reale sviluppo operativo delle discipline, al fine di creare un sempre
più forte legame tra scuola e realtà e poter altresì usufruire di committenze
esterne.
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Un momento di programmazione
allo stage di Annecy. |
I PROGETTI DI STAGE
In stretta
continuità con limpostazione del curricolo, i progetti di stage
conservano un carattere liceale e adottano pertanto, a differenza dei
più tradizionali stage professionalizzanti, un approccio teorico, proponendosi
allo stesso tempo di sviluppare i metodi dellosservazione partecipante
e della ricerca-apprendimento. Sono orientati inoltre al confronto tra
culture professionali, modelli organizzativi, legislazioni nazionali e
locali e politiche e strumenti per la comunicazione.
A necessario completamento di quanto offerto dalle lezioni daula,
gli stage si propongono di favorire un contatto diretto degli allievi
con il territorio e con i suoi servizi, pubblici e privati; questo contatto
ha anche finalità fortemente formative e orientative: la formazione si
fonda sul principio che il soggetto possa migliorare se stesso e trasformare
la realtà, e non soltanto accettarla e continuarla; sia la crescita che
il cambiamento richiedono la forza propulsiva delleducazione, che
può essere trasmessa attraverso un progetto intenzionale, finalizzato
e criticamente vagliato, di influenza migliorativa. Educare per lo sviluppo
crediamo che significhi anche elaborare una ricerca-azione capace di favorire,
attraverso la formazione dellindividuo, una trasformazione dellambiente
prossimo nonché del sistema remoto che lo comprende. Lo stage poi è senzaltro
unoccasione di orientamento rispetto alla possibile scelta degli
allievi di indirizzare i propri studi futuri, nellottica di evitare
la dispersione scolastica e universitaria, nonché le prospettive di lavoro
verso professioni non sempre adeguatamente conosciute ma destinate a svilupparsi.
Ancora, il POF dellIstituzione pone in stretto rapporto
scuola e territorio, non si limita ad indicare nel territorio un luogo
di indagine ma propone lalunno e la scuola come risorsa nel territorio
e per il territorio, in linea con i principi dellautonomia scolastica;
offre gli strumenti per la comprensione delle diverse culture; favorisce
lo sviluppo di sensibilità e di competenze cognitive ed espressive atte
a costruire e migliorare la comunicazione e l'integrazione tra differenti
figure sociali.
I nostri progetti di stage, sulla base di queste linee tendenti a un impegno
di teorizzazione curvato sullosservazione della pratica e disposto
allincontro con la concretezza e la quotidianità del lavoro, hanno
inteso istituire una serie di collaborazioni interne ed esterne: le prime
sono volte a elaborare dei curricoli il più possibile integrati, grazie
allapporto che ogni materia è in grado di offrire alle Scienze Sociali
e pretendere dalle stesse in modo che lo studio venga affrontato in unottica
transdisciplinare. Riteniamo infatti che nel contesto scolastico lunico
elemento che accomuna i diversi modelli didattici sia l'esigenza di unorganizzazione
interdisciplinare dell'attività educativa che superi l'isolamento del
singolo insegnante e della sua disciplina, in vista di una formazione
globale. Lindispensabile lavoro sinergico fra tutte le componenti
insegnanti può inoltre evitare la banalizzazione da conversazione
in salotto in cui rischiano di incorrere le Scienze Sociali, e permette
agli studenti di cogliere il loro forte contributo euristico alla complessa
lettura della realtà contemporanea.
I progetti hanno quindi cercato di inserirsi nella programmazione dei
Consigli di classe che, dato il carattere interdisciplinare di fondo,
dovrebbero avere una funzione di condivisione culturale e di costante
sostegno didattico.
Stage presso il SEFO-Einaudi |
Lesperienza che ho vissuto durante lo stage
presso il SEFO-Einaudi è stata più che positiva al punto che ho
deciso di intraprendere in futuro lattività di educatrice
per ragazzi disabili. Adoro essere circondata da persone che mi
creano delle sensazioni intraducibili in parole, mi insegnano
ad ascoltare molti sentimenti spesso nascosti, mi aiutano ad analizzare
il mio pensiero, riescono a farmi sviluppare uno spirito critico,
dato che con questi ragazzi bisogna essere sensibili e stare attenti
a molte cose tra cui la comunicazione non verbale.
Susanna Vicenzi
III Scienze Sociali |
LE COLLABORAZIONI ESTERNE
Quanto alle
collaborazioni esterne, esse sono state particolarmente ricche ed efficaci
poiché hanno introdotto nella scuola logiche di lavoro ed esperienze diverse
da quelle finora maturate. LIstituzione Scolastica, in qualità di
ente proponente, si è avvalsa della collaborazione di un ente di formazione,
lEnAIP Vallée dAoste, come ente attuatore dei progetti denominati
Dallos-
servazione partecipante allorientamento consapevole, che continueranno
nei prossimi anni scolastici e che sono stati presentati, approvati e
finanziati dal Fondo Sociale Europeo per tramite dellAgenzia regionale
del Lavoro.
Stage au CEA d'Aoste |
Quelle place et quelle dignité la société contemporaine
accorde-t-elle à la vie humaine ? Voici une question dont la réponse
exige une réflexion articulée. Cette année à lécole jai
beaucoup travaillé sur le sujet de la vie humaine. Grâce à des
conférences, à des lectures et à lexpérience du stage effectué
au Centro Educativo Assistenziale per disabili giovani adulti,
jai connu une nouvelle réalité, celle de lhandicap.
Ilaria Messina
III Scienze Sociali |
LEnAIP Valle dAosta si occupa di educazione permanente,
di formazione e di orientamento ed è accreditato per la conoscenza del
territorio e dei servizi che vi operano, con cui collabora in stretto
raccordo. Tale associazione, nelle persone di Paola Vacchina e Thierry
Stroppa, ha lavorato in costante collegamento con la docente di Scienze
Sociali e Funzione Obiettivo per larea 4 (Realizzazione di
progetti formativi dintesa con enti e istituzioni esterni alle scuole)
e con la relativa commissione. Partner dei progetti è stato inoltre lAssessorato
alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, che ha oltretutto promosso, in
occasione del 2003 proclamato Anno internazionale del disabile,
il progetto Per un mondo tutto tondo. Interventi coordinati
per laccessibilità ambientale della Valle dAosta,
a cui la nostra scuola ha aderito con la classe III perché non poteva
non recepire linvito a sensibilizzare i giovani sulla tematica.
Lo stesso Assessorato ha offerto nel precedente anno scolastico una preziosa
disponibilità alla coprogettazione e alla valutazione della prima esperienza
di stage osservativo proposto nella regione dallIstituzione Scolastica
di Istruzione Scientifica e Magistrale di Pont-Saint-Martin, polo di sperimentazione
dellautonomia insieme ad altre 22 istituzioni scolastiche italiane.
Altri organismi promotori, che hanno poi offerto la disponibilità ad accogliere
gli stagisti, sono stati il Bioindustry Park del Canavese e lIstituzione
Scolastica Walser Mont Rose B di Pont-Saint-Martin.
43 convenzioni individuali sono poi state sottoscritte tra la scuola,
lEnAIP VdA e gli enti che avevano dato la disponibilità a ospitare
gli studenti per gli stage osservativi, che si sono svolti per le tre
classi coinvolte dal 9 al 20 dicembre 2002 e dal 5 al 18 marzo 2003.
I progetti sono stati realizzati in cinque fasi successive.
Stage à la Casa Famiglia Betania
d'Aoste |
Pendant ce dernier siècle les conditions de vie de
lhomme se sont beaucoup améliorées, mais la société, à cause
de ce bien-être, a un peu oublié limportance de la vie intérieure
et de la dignité de chaque individu. Malheureusement, ce sont
toujours les plus faibles, parmi lesquels les handicapés, qui
payent les conséquences de cette situation. Jai constaté
cela pendant le stage que jai fait au Centro di accoglienza
per disabili di tutte le età et jai pu approfondir
ces problèmes grâce aux travaux que jai abordés à lécole.
Francesca Morandin
III Scienze Sociali |
LA PRIMA FASE
La prima
fase di lavoro è consistita nella realizzazione di una serie di lezioni
frontali dialogiche in aula, che hanno utilizzato supporti bibliografici,
audiovisivi e multimediali. Gli insegnanti di Scienze Sociali del triennio
hanno dedicato i primi mesi dellanno scolastico ad affrontare temi
propedeutici rispetto agli stage: per la classe III la tematica di approfondimento,
concordata lanno precedente con gli studenti, ha riguardato i mondi
della disabilità e dellhandicap e le stereotipie della comunicazione
in particolare mass mediale; la classe IV ha lavorato sul rapporto tra
lidentità culturale e la formazione permanente, la classe V sulle
organizzazioni sociali, la loro storia, la struttura e le caratteristiche.
Queste ultime lezioni hanno preso spunto in particolare dal testo di Gareth
Morgan, Images. Le metafore dellorganizzazione, Milano,
Franco Angeli, 1999.
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Una mise en commun
delle classi III e IV durante lo stage ad Annecy. |
LA SECONDA FASE
Gli insegnanti
hanno inoltre curato la realizzazione di alcuni incontri propedeutici
allo svolgimento degli stage tra gli allievi e dei testimoni privilegiati
a seconda del tema scelto: Giovanni Voltolin, neuropsichiatra infantile,
Angelo Santangelo che ha illustrato le nuove tecnologie a favore dei disabili,
Beppe Porqueddu, rappresentante disabile del Centro Prisma di Belluno,
sede di studi internazionali sullhandicap, Michele Aquino sulla
storia dei mass media, con particolare riferimento al libro e alla rivoluzione
che la nascita della stampa ha comportato, Juliene Ferreira mediatrice
interculturale, il Difensore Civico della VdA Maria Grazia Vacchina, la
Direttrice della Casa Circondariale di Brissogne Maria Grazia Giampiccolo
seguita da un educatore e un agente di polizia penitenziaria, Edda Crosa
dellAssociazione Valdostana Industriali.
Questi incontri hanno inteso preparare gli studenti ad affrontare il contatto
con alcune tipologie di servizi e a cogliere in modo complessivo varie
linee generali delle politiche organizzative della nostra regione.
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La classe III prepara il
materiale
sulla disabilità da esporre
in Piazza Chanoux. |
LA TERZA FASE
La terza
fase di lavoro è consistita nella realizzazione dello stage vero e proprio.
Gli studenti sono stati accolti, individualmente o in piccolissimi gruppi,
da diverse organizzazioni pubbliche e private valdostane e del Canavese:
la Fondazione Ollignan di Quart, i Centri Educativo-assistenziali di Aosta,
Quart e Châtillon, il SEFO-Einaudi, la Casa Famiglia Betania, Radio Proposta
in Blu, lUfficio Stampa della Presidenza del Consiglio regionale,
la Biblioteca comunale di Pont-Saint-Martin, le Istituzioni Scolastiche
Walser e Mont Rose B di Pont-Saint-Martin, Evançon 2 di Verrès e DAndrade
di Pavone Canavese, lUfficio Tecnico Ispettivo della Sovraintendenza
agli Studi della VdA, il Bioindustry Park di Ivrea, lUniversità
della Valle dAosta, lIRRE-VDA, il SerT di Aosta, la Croce
Rossa di Settimo Vittone e di Aosta, i Comuni di Hône e di Verrès, la
CGIL e la Cooperativa Sociale La Sorgente.
LA QUARTA FASE
La quarta
parte del progetto è consistita nella rielaborazione, in parte collettiva
e in parte individuale, dellesperienza e nella valutazione finale:
al rientro dagli stage è stata organizzata una mise en commun
curata dalle insegnanti tutor e dalla progettista dellEnAIP, introdotta
da un intervento sulle politiche formative tenuto da unesperta dellAgenzia
del Lavoro della Valle dAosta: le esperienze vissute sono state
riattraversate e valutate per filoni rispecchianti i settori di intervento
delle diverse organizzazioni e delle loro politiche organizzative.
Stage presso l'Ufficio Stampa |
Penso che lo stage presso lUfficio Stampa della
Presidenza del Consiglio Regionale sia stato molto istruttivo:
ho capito innanzitutto cosa sia questo Ufficio di cui si parla
spesso, ma che non si identifica mai; poi che allinterno
delle rassegne e dei comunicati stampa si parla veramente poco
dei problemi sociali e di disabilità, nonostante gli addetti
e molti consiglieri siano sensibili allargomento, tanto
da organizzare iniziative singolarmente o con tutto lUfficio
(raccolte di fondi o manifestazioni come la Donna dellanno).
Ho capito inoltre come la velocità influenzi laddetto
stampa e il giornalista: chi arriva secondo ha già perso; è
il più veloce, il primo, il vincente e continuerà ad esserlo
se qualcuno non sarà più svelto. Devo ringraziare tutto il personale
che ho avuto modo di conoscere per la cortesia e la disponibilità:
nonostante il duro lavoro, erano sempre tutti a disposizione
per aiutarmi e per spiegare.
Federico Cappellin
III Scienze Sociali |
È stata loccasione per apprezzare la ricchezza e la
profondità dellesperienza vissuta dagli allievi, nonché la qualità
degli apprendimenti e la serietà dellimpegno nel rispettare le consegne.
Anche le insegnanti tutor hanno espresso, in seguito alla valutazione
fatta con i coordinatori dellEnAIP e i referenti aziendali, la loro
soddisfazione per lesperienza vissuta, sebbene essa abbia richiesto
a tutte le persone coinvolte consistenti investimenti di tempo e di lavoro,
ben al di là di quanto originariamente previsto. I tutor hanno riportato
la valutazione nelle riunioni degli organi collegiali, che hanno a più
riprese dedicato attenzione ai progetti. La valutazione, che non sempre
si è tradotta in un voto da riportare sul registro e poi sulla pagella
in modo da far percepire agli studenti che lo stage è un momento formativo
che si situa oltre il normale contesto scolastico, ha potuto rilevare
un buon livello di raggiungimento degli obiettivi di tipo formativo e
cognitivo che ci si era proposti di perseguire: in particolare la capacità
di assimilare i metodi propri dellattività di ricerca e di orientare
gli apprendimenti futuri autonomi, la riflessione attraverso opportune
attività sui caratteri del lavoro in équipe, la possibilità di entrare
in contatto con il mondo del lavoro e di orientarsi nel panorama dei servizi
pubblici e privati offerti dal territorio, nonché il saper riconoscere
le caratteristiche delle diverse politiche organizzative e comunicative.
Stage presso il SerT |
Posso dire con certezza di aver raggiunto lo scopo
che questo stage si prefissava. Infatti al SerT sono riuscita
a raccogliere i dati riguardanti lorganizzazione senza
difficoltà. Questo è stato possibile grazie allefficace
gestione del lavoro da parte della nostra referente, la quale
il primo giorno ci ha consegnato una tabella di marcia offrendoci
lopportunità di parlare con tutti gli operatori del servizio.
Questo stage è stato di grande aiuto anche perché mi ha aperto
nuove prospettive future e mi ha permesso di fare esperienza
diretta degli apprendimenti dati dalla scuola. Dividere la teoria
dalla pratica secondo me è sbagliato perché non ti permette
di avere una visione completa di ciò che stai studiando. Lo
stage è un importante momento di confronto e di chiarimento.
Chiara Benso
V Scienze Sociali |
GLI STRUMENTI DIDATTICI
Durante le
varie fasi di svolgimento degli stage osservativi, gli alunni hanno utilizzato
alcuni strumenti didattici, perlopiù ideati ad hoc per lo svolgimento
del progetto e costruiti da loro stessi con laiuto degli insegnanti,
dellEnAIP e dellIRRE-VDA che, in collaborazione con lUniversità
della Valle dAosta e di Torino (Dipartimento di Psicologia), ha
monitorato in ogni sua parte il progetto per la classe III.
Si è trattato in particolare di:
- questionari, Q-Sort
e Soft;
- diario di bordo, contenente
la narrazione del vissuto emotivo, delle cose capite
e delle domande aperte;
- griglia di osservazione
aziendale;
- mappa sulle metafore
organizzative e scheda di rilevazione del modello organizzativo;
- traccia per la relazione
finale.
Una commissione
di insegnanti sta vagliando i numerosi e ricchi materiali prodotti dagli
allievi in vista di una loro pubblicazione sul sito Internet della Scuola.
LA GIORNATA
CONCLUSIVA
Ha concluso
gli stage ancora una giornata di osservazione: le classi III e IV sono
state accolte, durante lo stage di Lingua inglese svoltosi in Scozia,
rispettivamente in una scuola speciale per disabili e in un ente statale
che si occupa di orientamento scolastico e professionale per studenti
e per tutti coloro che necessitano di una riconversione professionale.
Per la classe V è stata organizzata una visita guidata dalla Direttrice
Giampiccolo presso la Casa Circondariale di Brissogne, dopo che il tema
dellorganizzazione carceraria era stato particolarmente approfondito
durante le lezioni in compresenza fra gli insegnanti di Scienze Sociali
e di Diritto.
Stage presso la CGIL |
Lo stage alla CGIL è stata unesperienza molto
utile, mi ha aiutata a capire la complessità dellorganizzazione
e a riflettere meglio sullo studio delle metafore organizzative.
Inoltre mi ha permesso di venire a conoscenza di due problematiche
nellambito lavorativo che non pensavo così diffuse in
Valle dAosta: il mobbing e lo sfruttamento degli immigrati.
Lo stage, oltre ad aver arricchito il mio percorso formativo,
è stato in grado di arricchire il mio bagaglio culturale.
Simona Chanoine
V Scienze Sociali |
GLI STAGE ALL'ESTERO
La parte
di stage allestero da due anni si rivela particolarmente proficua
per le ricche possibilità di confronto interculturale che offre. Nel precedente
anno scolastico gli studenti hanno vissuto una settimana di stage ad Annecy,
preceduta da una intensa e complessa attività preparatoria da parte degli
insegnanti di Scienze Sociali e della Dirigente. Lo stage in Francia ha
alternato momenti di lavoro assembleare, tipo conferenze seguite da tutti
gli allievi contemporaneamente, e momenti di osservazione diretta, a gruppi,
presso servizi di due tipi: centri di assistenza per disabili, anche gravi,
e centri di orientamento per persone svantaggiate. Lorganizzazione
è stata possibile grazie ai rapporti transfrontalieri già da tempo intrattenuti
dal Liceo con lAcadémie de Grenoble. Per i prossimi anni si intende
offrire tale opportunità di stage delle Scienze Sociali allestero,
accanto al più tradizionale stage di lingua, a tutte le classi quarte.
Stage presso l'IRRE-VDA |
I giorni che ho trascorso allIRRE-VDA mi hanno
permesso di arricchire le mie conoscenze sulla complessità delle
organizzazioni. È stato molto interessante essere inserita in
unorganizzazione che si sta ricreando e poterne osservare
i processi evolutivi.
Ho apprezzato molto lattenzione che ci è stata dedicata
da parte di tutti gli operatori, che ci hanno permesso di seguire
alcune loro riunioni, facendoci capire da vicino quali sono
le problematiche del loro servizio.
Marta Joly
V Scienze Sociali |
LATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Un attestato
di partecipazione, rilasciato dalla scuola in collaborazione con lEnAIP
e con il Fondo Sociale Europeo, testimonia utilmente le competenze acquisite:
esso è stato consegnato ai primi 34 allievi partecipanti nel precedente
anno durante una serata pubblica di informazione e promozione delle attività
progettuali. Allincontro, organizzato dalla Dirigente e dal suo
staff e di cui è stata data notizia anche tramite i mezzi di informazione,
hanno partecipato, oltre agli alunni, alle loro famiglie e agli insegnanti,
molti amministratori pubblici della Bassa Valle dAosta. Tale certificazione
verrà presto consegnata anche ai 43 studenti stagisti dellanno 2002/2003.
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La classe III incontra Beppe
Porqueddu del Centro Prisma di Belluno (Centro Internazionale
di studi sulla disabilità). |
CONCLUSIONE
Lo stage
ha rappresentato per tutti unesperienza emotiva oltreché conoscitiva
particolarmente forte. Gli studenti hanno saputo viverla a fondo mettendosi
personalmente in gioco in situazioni a volte delicate da gestire e volutamente
affidate alla loro capacità di organizzazione autonoma, motivo per il
quale la presenza dei docenti in qualità di tutor è stata parziale e molto
discreta. Lo stage ha rappresentato insomma un momento di ricerca autonoma
per i ragazzi, che hanno avuto modo di apprendere tanto senza la scuola
sempre con il fiato sul collo. Per tutti, allievi e docenti,
è stato importante incontrare figure professionali e modalità di lavoro
lontane dalla logica perlopiù autoreferenziale della scuola. Per qualche
studente è stata anche loccasione per avvicinarsi al mondo del volontariato
che gravita attorno ad alcuni degli enti incontrati.
In conclusione, crediamo di poter affermare che la crisi valoriale che
da più parti viene sottolineata e che sembra colpire in particolare le
giovani generazioni, più che caduta o assenza di valori, rappresenti in
realtà una ricerca di valori nuovi. E la scuola è un ambiente sociale
di apprendimento dove davvero i valori possono essere trasmessi nel contesto
dei rapporti personali, oltreché per mezzo dei contenuti di apprendimento.
Quando la competenza tecnica dellinsegnare esce dal bagaglio del
singolo docente aprendosi al lavoro déquipe e riesce poi a congiungersi
strettamente con la tensione valoriale delleducare, si ottengono
i risultati più soddisfacenti e duraturi.
Daria Pulz
Insegnante di filosofia e scienze sociali
al Liceo delle Scienze Sociali di Verrès.
Paola Vacchina
Formatrice consulente responsabile della progettazione
dellEnte Acli Istruzione Professionale (EnAIP Valle dAosta).
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