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Libri per insegnare
Des livres de chevet pour le professionnels de l'enseignement
POUR UN ENSEIGNEMENT
STRATÉGIQUE
LAPPORT DE LA PSYCHOLOGIE COGNITIVE
de Jacques Tardif Éditions Logiques, Montréal, 1992
Appliquer la pensée de Vygotski et les idées de la psychologie cognitive
au processus dapprentissage/enseignement et les traduire de façon
concrète sans que, dans le transfert, leur richesse et leur
complexité ne samenuisent ni se diluent : tel nous semble être le
propos de ce texte qui éclaire en profondeur ce quest lapprentissage
et les variables qui peuvent linfluencer. Lauteur montre,
en même temps, les pistes à suivre pour quun enseignement puisse
devenir vraiment efficace. Les apports théoriques sappuient sur
de nombreux exemples pratiques tirés de plusieurs disciplines enseignées
dans divers niveaux scolaires. La lecture du texte est facilitée par la
présentation initiale des concepts qui seront développés dans chaque chapitre,
par la présence de tableaux et de synthèses partielles et finales. Un
livre de chevet pour tout professionnel de lenseignement.
LEADERSHIP
E VISIONE CREATIVA
COME CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE
di Robert B. Dilts
Guerrini e Associati, Milano, 1998
Quasi tutti, in qualche momento, abbiamo provato il desiderio di cambiare
il mondo o di renderlo più vivibile. Di solito un desiderio
come questo scaturisce da un sogno in cui vediamo come potremmo migliorare
o arricchire la nostra vita e queste visioni del futuro spesso guidano
il nostro operare quotidiano, fornendo la motivazione e lo slancio per
tentare un cambiamento.
Le visioni che vengono condivise da più persone costituiscono poi la base
per un lavoro di gruppo efficace ed efficiente; quelle che arrivano a
essere condivise dai grandi numeri diventano il fondamento delle organizzazioni
e delle culture e, in ultima analisi, del progresso civile. Imparare ad
autoosservarsi e scoprirsi esattamente, imparare a sfruttare le proprie
naturali capacità di leadership, di comunicazione e interazione attraverso
lidentificazione della nostra visione e della nostra missione: sono
questi alcuni dei cardini su cui fa leva il metodo di Dilts per creare
un mondo al quale le persone desiderino appartenere.
GIOCHI FORMATIVI
SEMIOLOGIA E PRASSI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE
di Franco Nanetti Edizioni Aipac, Pesaro, 2001
Molte forme di disagio esistenziale e difficoltà in ambito familiare e
professionale sono leffetto di una comunicazione problematica, ambigua
e contraddittoria. Da tale presupposto simpone la necessità di individuare
percorsi che consentano di imparare i molteplici segreti della comunicazione
interpersonale. Imparare a comunicare, però, non solo attraverso lapprendimento
di tecniche e di strategie, ma soprattutto mediante unattenta riflessione
sul proprio modo di esserci e di relazionarsi.
Il testo intende offrire (attraverso schede di autovalutazione, esercitazioni
pratiche, giochi formativi) uno strumento integrato di formazione alla
competenza relazionale utile a chiunque desideri migliorare il proprio
modo di comunicare.
IL GRUPPO
COME STRUMENTO DI FORMAZIONE COMPLESSA
IL FARSI E IL DISFARSI DELLE IDEE
di Barbara Pojaghi
Franco Angeli editore, Milano, 2000
Molti studiosi hanno sottolineato le peculiarità proprie del gruppo sia
nella formazione personale e professionale, sia nellapprendimento.
Superati alcuni pregiudizi sul difficile rapporto tra individuo e gruppo,
e sulla dimensione solo sociale/relazionale di tale tipo di formazione,
sempre di più si coglie lelemento innovativo, di carattere socio-cognitivo,
che il confronto delle idee e dei punti di vista introducono. Un luogo
in cui è possibile favorire il farsi e il disfarsi delle idee, in funzione
di una conoscenza condivisa più complessa ed anche più critica.
In questo un ruolo fondamentale viene giocato dal modo in cui viene concepita
la conduzione del gruppo e dalla valorizzazione di alcuni elementi costitutivi.
Il testo si prefigge di individuare nellintegrazione delle diverse
dimensioni formative o di apprendimento - quella individuale, quella intersoggettiva
e quella cooperativa - laspetto specifico che rende peculiare la
formazione effettuata allinterno del gruppo. Vengono poi analizzate
alcune esperienze di gruppi di formazione - con bambini di scuola elementare,
con studenti universitari, con insegnanti - in cui gli apprendimenti e
la formazione che ne scaturiscono si caratterizzano per lelaborazione
e la rielaborazione dei processi di conoscenza, per la costruzione intersoggettiva
del sapere e per lacquisizione di capacità di negoziare differenti
punti di vista.
LA PEDAGOGIA
DEL CONTRATTO
di Halina Przesmycki
La Nuova Italia, Milano, 1999
Lautonomia organizzativa e didattica della scuola prevede che tra
la scuola e gli studenti si insaturi un rapporto esplicito di informazione
e di cooperazione educativa con la scrittura del Piano dellOfferta
Formativa, una sorta di carta didentità della scuola a cui si iscrive
lallievo e che contiene informazioni sulla progettazione culturale
e didattica della scuola stessa. In questo ambito tra docenti e allievi
si stabilisce il cosiddetto contratto formativo in base al
quale ciascuno dei partner si impegna rispetto ad obiettivi educativi
predefiniti.
Il libro contiene esempi concreti per capire che cosa sia il contratto
formativo, come possa essere formulato e quali sono le sue applicazioni.
A cura di Marisa Cavalli e Germano Dionisi
IRRE-VDA
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