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La
formazione alberghiera in Valle d’Aosta
La “Fondazione per la formazione professionale
turistica”(1) di Châtillon gestisce due organismi
educativi che si preoccupano, con successo, di formare personale qualificato
per le strutture alberghiere della Valle d’Aosta e non solo.
IPRA: una scuola per quadri della ristorazione
La “Fondazione per la formazione professionale
turistica” di Châtillon, con il supporto dell’Amministrazione
Regionale, ha avviato, a partire dall’a.s. 2001/2002, i corsi dell’Istituto
Professionale Regionale Alberghiero” (IPRA).
La nuova sede, si trova a Châtillon, in una bella palazzina liberty
ristrutturata con gusto moderno e che offre al visitatore un giusto mix
tra passato e futuro. La scuola, con la sua nuova impostazione, da un
lato costituisce l’evoluzione e lo sviluppo delle attività
di formazione professionale svolte fino ad oggi dalla Scuola Regionale
Alberghiera, dall’altro vuole essere un’ulteriore opportunità
culturale ed educativa per i giovani, che desiderano intraprendere un
ciclo di studi nell’ambito del settore alberghiero e vogliono acquisire
qualifiche e diplomi riconosciuti e spendibili a livello nazionale e validi
per l’iscrizione all’università. L’obiettivo
dell’IPRA è, infatti, quello di creare, in Valle d’Aosta,
i quadri intermedi e dirigenziali nel settore della ristorazione alberghiera.
I Programmi didattici sono articolati in modo da assicurare anche l’acquisizione
di conoscenze approfondite sulla realtà socio-economica valdostana,
per facilitare ai ragazzi l’inserimento nel mondo del lavoro regionale.
Conoscere questo mondo potrà consentire loro di capire meglio le
esigenze e le attese che il mondo dell’impresa manifesterà
più tardi.
Laboratori tecnologicamente
avanzati |
L’IPRA avrà a disposizione dei
laboratori di sala-bar e cucina tecnologicamente avanzati ma strutturati,
dal punto di vista operativo, come se si trattasse di una struttura
ristorativa a “cinque stelle”.
Sarà dotata, quindi, di un’ampia ed attrezzata sala-ristorante
con annesso bar-didattico, una cucina di produzione,
un ufficio economato, 5 distinti laboratori (preparazione carni,
preparazione verdure, preparazione pesce, pasticceria-panetteria
e gelateria), una spettacolare cucina didattica ed anche una sala
per la degustazione di oli-vini.
Questi laboratori avranno una duplice funzione:
• centro di produzione, vero e proprio, dei pasti per gli
studenti e per il personale della scuola;
• scuola di cucina e di servizio per il completamento didattico
delle materie di indirizzo; dove gli studenti verranno gradualmente,
ma adeguatamente, inseriti nel processo ristorativo del complesso
scolastico, unendo così alla teoria una esperienza formativa
di tipo pratico. |
In quest’ottica è stata riservata, nel nostro
sito www.ipravda.it, una pagina per
la rubrica “Domanda e Offerta”. Gli albergatori valdostani
che intendono assumere come apprendisti i nostri alunni nei periodi delle
vacanze natalizie, pasquali ed estive inviano alla scuola le loro richieste.
L’Istituto mette poi in contatto le famiglie e gli alunni interessati
con gli albergatori per l’eventuale perfezionamento del contratto
di assunzione. Tale attività lavorativa, se prestata positivamente
dagli alunni, viene valutata dal consiglio di classe come credito formativo.
Nel 4° e 5° anno di corso, a partire del prossimo anno scolastico,
l’area professionalizzante, di 600 ore totali, consentirà
agli studenti di perfezionare le capacità professionali anche tramite
stage estivi in alberghi della Regione e tirocini specialistici all’interno
dell’Istituto, per approfondire la conoscenza dell’arte bianca
e della enologia.
Al termine del 5° anno, oltre al diploma di stato, gli alunni conseguiranno
un diploma professionalizzante di 2° livello sulla base delle attività
svolte nell’ambito delle 600 ore sopracitate.
Per gli alunni diplomati meritevoli si prevede per il futuro l’assegnazione
di borse di studio che consentiranno di frequentare corsi altamente specialistici
post-diploma a livello universitario sempre nell’ambito della ristorazione
alberghiera.
L’attività didattica usufruisce della flessibilità
consentita dal progetto sperimentale nazionale “Progetto 2002”
ed è ulteriormente potenziata mediante l’organizzazione di
corsi integrativi e di recupero, al fine di raggiungere elevati standard
formativi ed una stretta interazione con gli operatori economici regionali.
I 123 ragazzi inseriti a regime convittuale, vivono intensamente la formazione
teorico-pratica in attesa del raggiungimento di questi obiettivi.
In conclusione, il nostro Istituto è solo all’inizio della
sua attività e dovrà vincere la sua sfida: formare dei diplomati
professionalmente e culturalmente molto preparati, in linea con le aspettative
di tutti gli operatori del settore turistico-alberghiero
valdostano.
Remigio Roverso
Dal 2001 è Direttore dell’Istituto Professionale Regionale
Alberghiero e socio fondatore dell’ARIAR
(Associazione (inter) Regionale Istituti Alberghieri e della Ristorazione
del Piemonte e della Valle d’Aosta)
Nota
(1) Nata nel 1993, con sede a Châtillon. Scopo della Fondazione
è lo svolgimento in Valle d’Aosta dell’attività
di formazione e di riqualificazione professionale nei diversi settori
del turismo attraverso la gestione di una Scuola alberghiera e successivamente
di un Istituto professionale alberghiero, nonché di attività
di ricerca applicata e di assistenza tecnica alle unità produttive
dei diversi settori del turismo.
L’École Hôtelière:
50% teoria, 50% pratica
Breve cronistoria dell’École Hôtelière
Fondata nel 1956
dal prof. Filippo Rigois che l’ha diretta per 42 anni, oggi l’École
Hôtelière ne compie 48 e gode di ottima salute. All’inizio,
nella sede di Étroubles, si ospitavano, a regime convittuale, 25
giovani – solo maschi – per corsi della durata di sei mesi.
Poi le sedi divennero due, questa volta per maschi e per femmine, sempre
in locali in affitto e per periodi semestrali. L’attività
preparatoria dei giovani valdostani seguiva criteri dettati dal Ministero
del Lavoro e dall’ENALC (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori Commercio).
L’addestramento prevedeva due sole specializzazioni alberghiere:
sala e cucina – durava un semestre, seguito da un periodo di apprendistato
obbligatorio (situazione di lavoro in cui i ragazzi sono apprendisti cioè
minorenni e il datore di lavoro gode di uno sgravio fiscale) e della durata
di tre mesi. All’epoca, i giovani, perlopiù maggiorenni,
venivano spesso avviati all’estero in buone catene alberghiere.
Nel 1973 ci fu una svolta
decisiva: un cambiamento di sede (sempre in locazione) ed un cambiamento
repentino nell’attività didattica che si strutturò
diversamente.
La permanenza a scuola venne portata ad un primo periodo di otto mesi
(da ottobre a maggio), seguito da un apprendistato obbligatorio di tre
mesi da compiere esclusivamente in Valle d’Aosta.
Il calendario dei corsi
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• Dal 1° ottobre al 31 maggio presso
la sede;
• dal 15 giugno al 15 settembre, apprendistato obbligatorio
presso esercizi pubblici della Valle d’Aosta.
Nel primo periodo viene impartita l’istruzione teorico-pratica
con la seguente didattica: gli iscritti vengono suddivisi in due
gruppi di uguale numero e si alternano, di due giorni in due giorni,
nelle lezioni teoriche e nelle attività pratiche. Si realizza
così un’offerta formativa strutturata al 50% già
applicativa e al 50% teorica.
Ogni anno, è previsto inoltre un corso di formazione assertiva
che facilita il giovane nel controllo delle proprie emozioni (imparare
a sorridere anche quando esistono situazioni di disagio) e gli dà
la capacità di meglio relazionare con il prossimo (con i
colleghi di lavoro, con i capi servizio e datori di lavoro ed infine
con il cliente). L’Istituto delle Scienze Comportamentali
dell’Università di Torino ne cura l’attuazione.
Nei mesi estivi, è previsto un periodo di apprendistato negli
Alberghi della Valle d’Aosta.
Al termine della loro prestazione lavorativa, il datore di lavoro
è invitato ad esprimere un giudizio scritto di merito.
Nella seconda quindicina di settembre i giovani rientrano all’École
Hôtelière per un seminario, nel corso del quale vengono
valutati i loro “stage” operativi e formulati i giudizi
finali, che, se positivi, consentono il rilascio degli attestati
di qualifica professionale. |
In ottemperanza alle disposizioni CE sulla uniformità
della formazione professionale, i corsi diventarono “modulari”
e arricchiti della qualifica di portineria/ricevimento, per cui i giovani,
dotati di volontà, fortemente motivati e con buona attitudine professionale,
ebbero l’opportunità di frequentare, nell’arco del
triennio, tutte le specializzazioni.
Questa nuova impostazione ricalcava la ben più nota scuola alberghiera
di Losanna che però richiedeva al momento dell’iscrizione:
la maturità e l’età compresa tra i 18 e 20 anni. La
scuola di Porossan, situata nell’Albergo Miravalle, rimaneva,
già allora, una delle poche in Italia a regime convittuale ed a
ciclo settimanale.
L’Amministrazione Regionale, dopo lunghe ricerche per l’individuazione
della località più adatta - in una posizione centrale della
Regione, facilmente raggiungibile ed equidistante dalle valli laterali
– trova a Châtillon, la sede più idonea. Dopo l’acquisizione
del comprensorio del Castello Gamba e la progettazione di una struttura
moderna ed efficiente, viene finanziata l’opera.
Nel 1989 si inaugura l’attuale
sede di Châtillon, ideata e concepita per 80 allievi, sempre a regime
convittuale.
Alcune manifestazioni
pubbliche curate, negli anni, dalla scuola |
• Ospitalità dei ritiri “Juventus
F.C.”;
• partecipazione, di capi servizio e di allievi alla promozione
dei prodotti locali in occasione delle vetrine regionali di: Vinitaly
– Biteg – Espace Vallée d’Aoste, ecc;
• elaborazione di piatti e delle ricette valdostane per la
costruzione dell’opera enogastronomica: “La Route des
Vins”. |
Perché scegliere l’École
Hôtelière?
Con tutta semplicità, perché insegniamo
ai nostri ragazzi a lavorare. Li educhiamo secondo i vecchi, ma sempre
validi principi dell’etica professionale: mantenere un atteggiamento
di rispetto per se stessi e verso gli altri, e imparare a rapportarsi
ad una clientela eterogenea.
I ragazzi accettano una preparazione esigente, rigorosa e di qualità.
Si preparano ad una professione vivendola quotidianamente. Molti si iscrivono
alla nostra scuola perché sanno che troveranno facilmente lavoro,
diventeranno operatori qualificati e potranno avere l’opportunità
di lavorare in strutture alberghiere e di ristorazione di alto livello.
I nostri crediti formativi hanno infatti offerto a molti ex–allievi
delle grandi opportunità professionali. Impossibile ricordare ed
elencare tutti coloro che, divenuti oggi imprenditori, occupano posti
di responsabilità nel settore.
Si ricordano per tutti, in tre decenni diversi: Leo Garin - La Maison
de Filippo et Auberge de la Maison di Entrèves (a.s.
1958/59); Maurizio Grange e Severina Math – Ristorante La Clusaz
di Gignod (a.s.1972 – 1973); Andrea Celesia – Hôtel
Notre Maison di Cogne (a.s.1982/1985).
A questi possiamo aggiungere altre decine di ex allievi che con professionalità
contribuiscono, in qualità di operatori del settore, alla valorizzazione
turistica della nostra Regione.
Secondo una recente indagine condotta sugli esiti professionali degli
studenti dell’ultimo decennio, è risultato che il 68% di
ex allievi è occupato effettivamente nel settore alberghiero. Questo
conferma che abbiamo saputo fornire loro gli strumenti adeguati per entrare
preparati nel mondo del lavoro.
Alcuni nostri ex allievi, inoltre, pur lavorando hanno conseguito una
maturità o una laurea. Merito, forse, dell’École Hôtelière
e dei suoi docenti l’aver risvegliato anche l’amore per i
libri e per la cultura.
Un cocktail formativo |
Il
fine di una Scuola di Formazione Professionale Alberghiera è
fornire e sviluppare conoscenze tecniche e abilità manuali
che permettano all’allievo di svolgere la propria professione.
È essenziale trovare una sinergia tra nozioni tecniche e
elementi culturali, intesi come conoscenze più ampie che
consentono di comunicare anche a livello sociale, interpersonale
e creativo.
Per realizzare al meglio la sintesi di profumi, sapori e qualità
organolettiche, proprie dell’arte culinaria, non si può
prescindere da conoscenze culturali diversificate che spaziano dalla
storia di un popolo, alla sua ubicazione territoriale, al modo di
concepire il cibo e la sua finalità.
Il completamento di questo sforzo formativo dovrà, necessariamente,
essere un positivo inserimento nel mondo del lavoro, che contribuirà
a perfezionare il “know how” di ognuno.
Alessandro SINICO
Coordinatore didattico |
Imparare dai Maestri
Pasticceri |
Il Club delle FORNELLE di Aosta mette a disposizione
di un nostro allievo di cucina, meritevole, una Borsa di Studio
per uno stage presso i più noti Maestri della Cucina Internazionale
e Nazionale. Un vincitore racconta:
“Dal 1° giugno al 15 luglio 2002, ho partecipato ad uno
stage presso l’École des Arts Culinaires Paul Bocuse
di Écully (Lyon), appena terminato il corso di sala/bar presso
la Scuola Alberghiera di Châtillon.
Non avevo mai frequentato dei corsi in tale specializzazione, lo
Chef Pâtissier Pascal Moliner (campione del mondo nel 1997)
ha seguito l’impostazione del mio lavoro per i primi giorni,
ma dal terzo giorno in poi ho dovuto sostanzialmente lavorare da
solo. Le preparazioni consistevano in dolci al piatto (soufflés
al cioccolato, gelati, mousses, ecc.). Le conoscenze di base, acquisite
presso la scuola alberghiera sono state utilissime per affrontare
la nuova realtà. Per quel che riguarda poi i servizi di sala,
non ho avuto problemi e sotto la guida del Maître Étienne
Boissy ho approfondito la mia preparazione.
La preparazione teorica fornitami dalla scuola mi è servita
per:
• capire e parlare la lingua francese e, con alcuni colleghi
stranieri (Cina, Messico), la lingua inglese;
• conoscere le materie prime (Merceologia);
• base culturale per affrontare argomenti anche di carattere
non professionale;
• avere delle conoscenze di base psicologiche e sociologiche
per ottimizzare i rapporti interpersonali.
Ho apprezzato l’umiltà, la considerazione ed il rispetto
nei miei confronti da parte dei nostri maestri.
Ricorderò sempre come un giorno lo Chef Pâtissier,
vedendomi in difficoltà per la mole di lavoro che dovevo
svolgere, mi ha aiutato, personalmente, a snocciolare delle ciliege
per un dessert particolare”.
Alessandro TIMPANO
Studente |
Maria Pia Praz
Dal 1993 è Direttore dell’École Hôtelière.
Per oltre trent’anni, è stata coordiatrice didattica
e collaboratrice del prof. Filippo Rigois, fondatore della Scuola.
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