Abbiamo scelto di dare visibilità
al progetto “A. B. C. - Alimentarsi Bene Conviene” svolto
dagli alunni della scuola di Morgex. Anche se risale ad alcuni anni
fa, può rappresentare
un modello per la sua completezza e la sua attualità.
La scuola sta cercando di porsi, sempre più, come agenzia educativa
che riconosce tra i propri compiti non solo l’insegnamento di
contenuti prettamente e notoriamente scolastici, ma anche la promozione
di comportamenti e stili di vita capaci di favorire il benessere fisico
e psichico degli alunni.
Riconoscendosi in questo ruolo più generale di “educatore”
e tenendo conto dell’importanza di interventi mirati, già
a partire dal periodo dell’infanzia, gli insegnanti della scuola
elementare di Morgex hanno deciso di proporre ai loro alunni un progetto
di educazione alimentare.
Infatti, già nel periodo della scuola elementare si può
cominciare a gettare il seme per la conoscenza di una “scienza
dell’alimentazione” non intesa certamente come una materia
fine a se stessa, ma come percorso educativo capace di promuovere modelli
alimentari corretti.
La scelta di approfondire in particolare questo vasto tema è
stata fondata sulla convinzione che l’alimentazione riveste un
ruolo primario nel mantenere e migliorare lo stato di salute degli individui.
Di fatto, non bisogna dimenticare che un’alimentazione scorretta
è responsabile di numerose malattie.
Il progetto, rivolto ai bambini, ma anche ai loro genitori, è
stato inserito nel programma curricolare cercando di rendere l’alunno
protagonista della sua alimentazione e, quindi, propagandista nella
sua famiglia.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Sanitario nazionale
1998-2000 sono state definite le seguenti finalità:
• responsabilizzare gli alunni verso la propria salute fisica,
sociale e mentale;
• porre le premesse per un comportamento alimentare consapevole
degli adulti di domani;
• rendere gli alunni in grado, per quanto possibile, di “trasportare”
dalla classe fino nella cucina di casa quanto appreso a scuola.
Svolto in collaborazione con l’Ufficio Educazione alla salute
dell’Assessorato Istruzione e cultura, nel corso dell’anno
scolastico 1999-2000, il progetto ha coinvolto i docenti e tutte le
classi della scuola elementare.
Mantenendo la suddivisione nei due cicli, gli alunni sono stati ripartiti
in otto gruppi di interclasse e, con cadenza settimanale, per l’intero
anno scolastico, hanno affrontato le tre fasi del lavoro. Per ogni fase
sono stati individuati quattro laboratori gestiti individualmente dalle
insegnanti. Ognuna ha approfondito un argomento specifico, mentre gli
alunni hanno ruotato sui quattro laboratori.
Tra tutti gli argomenti affrontati (le ricette, gli alimenti e la loro
origine, l’igiene in cucina, i pericoli in cucina, i pasti della
giornata, la colazione e i suoi elementi costitutivi, il latte…
le lait, il pane, le regole dello stare a tavola, le norme dell’igiene
dentale) abbiamo scelto di esporne tre.
A conclusione e ad integrazione di tutte le attività del progetto
svolto in classe, nel mese di maggio sono stati programmati interventi
di alcuni esperti accessibili anche per i genitori degli alunni e a
tutta la comunità. Nelle conferenze serali, Giovanni Allegro,
alimentarista, ha svolto l’intervento “Alimentazione
e salute”, trattando il tema della salute legata ad una corretta
alimentazione e la Dott.ssa Katia Provantini, psicopedagogista nell’intervento
“Affetto e cibo”, ha affrontato quello dello stretto rapporto
che lega il cibo all’area affettivo-relazionale.
Sei mesi per alimentarsi bene |
PRIMA FASE – periodo novembre/dicembre
Obiettivi dei lavori previsti:
• Saper leggere ed eseguire istruzioni di semplici ricette
• Conoscere alcuni alimenti e saperne individuare l’origine
• Conoscere le più elementari norme igieniche da rispettare
in cucina
• Conoscere e cercare di evitare i pericoli in cucina
SECONDA FASE – periodo gennaio/febbraio
Obiettivi sviluppati nei diversi laboratori:
• Scoprire le abitudini alimentari degli alunni
• Scoprire l’aspetto affettivo-relazionale legato
al momento del pasto mattutino
• Far conoscere i pasti principali
• Far conoscere i possibili abbinamenti degli alimenti della
colazione
• Far conoscere caratteristiche e curiosità del latte
• Far conoscere la storia del pane
TERZA FASE – periodo marzo/aprile
Obiettivi sviluppati nei laboratori:
• Conoscere le principali regole dello stare a tavola
• Conoscere le principali norme dell’igiene dentale
Ad integrazione dei temi sviluppati nei diversi laboratori sono
state organizzate alcune feste che prevedevano, da parte dei bambini,
la preparazione degli alimenti da consumare.
Per meglio approfondire alcuni contenuti proposti ai bambini,
si è fatto ricorso ad esperti. In particolare, ci si è
avvalsi dell’intervento in classe dell’assistente
sanitaria Stefania Perego, in servizio presso il Poliambulatorio
di Morgex. |
GLI ALIMENTI E LA LORO ORIGINE
Il laboratorio “Gli alimenti e la loro origine” ha mirato
a fornire una conoscenza elementare degli alimenti fondamentali per
un’alimentazione completa, varia e sana, per un “mangiare
sano”; dei loro elementi costitutivi e della loro origine.
Nel primo ciclo, per i bambini più
piccoli, l’intervento è stato impostato su due domande
chiave:
• Perché dobbiamo nutrirci?
• Di che cosa ci nutriamo?
L’attività in classe è iniziata con una conversazione
ed un confronto collettivo su ambedue le tematiche proposte dall’insegnante.
Successivamente, suddivisi in piccoli gruppi, i bambini hanno espresso
con brevi frasi o semplici parole e illustrato con disegni i vari aspetti
del lavoro svolto oralmente nel grande gruppo, e ognuno ha ricevuto
una copia della produzione eseguita dai compagni.
Durante il percorso didattico si è cercato di far ragionare gli
alunni sulla necessità di nutrirsi adeguatamente per crescere
bene, non ammalarsi, muoversi, correre, giocare… Si è insistito
sull’importanza di consumare pasti completi, equilibrati, composti
da vari alimenti per “mangiare sano”. Si è parlato
della verdura, della frutta, della pasta e del pane, della carne, del
pesce e del formaggio, per capire che ogni alimento possiede valori
nutritivi specifici. Si è riflettuto sull’origine animale
o vegetale
dei cibi, classificandoli nelle due grandi categorie. Si è visto
che certi alimenti possono essere consumati senza particolari trattamenti,
come la frutta, la verdura, il latte… ed altri, al contrario,
necessitano una trasformazione, prima di essere consumati, come, ad
esempio, il salame, il burro, il formaggio…
Nel secondo ciclo, gli alunni più
grandi sono stati guidati alla scoperta del significato del termine
“alimento”. Hanno cercato di capire come, nel nostro corpo,
alcuni cibi ci procurano energia e quanto mangiare e vita siano strettamente
legati.
Hanno quindi raccolto e trascritto le loro scoperte su di un foglio
che hanno man mano illustrato.
Durante il percorso di studio, hanno appreso quali sono gli elementi
costitutivi degli alimenti indispensabili per un “mangiare sano”.
Hanno visto quali alimenti sono ricchi di proteine, di carboidrati,
di grassi, di zuccheri, di sali minerali, di vitamine, di fibre. Hanno
scoperto la loro origine, vegetale o animale.
Alla conclusione del lavoro, dopo un’ampia discussione, hanno
raccolto e fissato quelle che, per loro, sono le principali regole del
mangiare sano:
• Non mangiare troppo, ma non saltare i pasti.
• Mangiare alimenti di tutti i gruppi, ogni giorno.
• I diversi alimenti devono essere consumati nelle giuste proporzioni.
I PASTI DELLA GIORNATA
La finalità del laboratorio intitolato: “I pasti della
giornata” è stata quella di far capire agli alunni l’importanza
della distribuzione dei pasti principali nell’arco della giornata.
I bambini del primo ciclo hanno iniziato
a discutere sui diversi pasti della giornata. Hanno capito che alcuni
cibi, oltre a farci crescere, procurano al nostro corpo l’energia
necessaria per farlo “funzionare”, cioè per darci
la possibilità di muoverci, di giocare, di studiare…, così
come il carburante fa muovere un’automobile.
Si è scoperto come sia importante la ripartizione dei pasti nel
corso di una giornata e il saper dosare la quantità di cibo assorbito
durante i quattro pasti principali: la colazione, il pranzo, la merenda,
la cena.
Per essere più concreti, abbiamo rappresentato le diverse quantità
disegnando delle taniche. Abbiamo ipotizzato che, nell’arco della
giornata, fosse necessario ad alimentare il nostro corpo il contenuto
di dieci taniche: due per la colazione, quattro per il pranzo, una per
la merenda e tre per la cena.
Con l’ausilio di personaggi immaginari, si è visto che
è necessario mangiare un po’ di tutto per fare sì
che il nostro corpo possa crescere, perché sia forte e possa
difendersi dalle malattie, in quanto ogni cibo contiene elementi utili.
Dopo il lavoro orale, i bambini, divisi in gruppetti, hanno realizzato
un cartellone sul quale hanno incollato delle figurine rappresentanti
i diversi piatti da inserire nel pasto corrispondente, suddividendo
i cibi in primi piatti, secondi, contorni e dessert.
Con i bambini del secondo ciclo abbiamo
cominciato le attività del laboratorio chiedendo loro di indicare
i pasti consumati nell’arco di una giornata, la prima colazione,
il pranzo, la merenda e la cena. Poi è stata fatta un’indagine
sui pasti consumati in una settimana. L’insegnante ha letto ai
bambini un menù tipo servito alla refezione scolastica. Si è
quindi passati a confrontare i menù indicati dai bambini con
quelli consumati a scuola, cioè quelli controllati dall’Ufficio
d’igiene e sanità.
Alla fine, l’insegnante ha proposto agli alunni di mettersi a
gruppi per elaborare un menù settimanale corretto e completo.
ALIMENTAZIONE E SALUTE |
Oggi la tendenza generale è quella
di dedicare il minor tempo possibile alla preparazione del pasto,
un po’ perché non si ha tempo e un po’ perché
il ruolo di chi sta a cucinare non è molto ambito: si è
completamente perso di vista l’importanza di questo compito
per la nostra salute e il nostro equilibrio.
Come è cambiato
il nostro modo di mangiare
I cambiamenti alimentari, in ogni epoca storica, hanno provocato
un cambiamento sociale di vasta portata ed è quello a cui
stiamo assistendo oggi. Con giustificazioni di varia natura sono
stati apportati negli ultimi decenni dei cambiamenti enormi da
un punto di vista nutrizionale:
• un forte aumento di carboidrati semplici contenuti ad
esempio nello zucchero, dolcificanti sintetici, frutta tropicale,
con conseguente diminuzione di quelli complessi presenti nei cereali
in chicchi, nei fagioli e nei loro derivati;
• un aumento delle proteine animali contenute in carne,
uova, latticini ed una diminuzione di quelle vegetali anche queste
abbondanti nelle leguminose e nei cereali integrali in chicchi;
• un incremento di grassi saturi presenti in vari cibi di
derivazione animale ed una diminuzione di quelli insaturi contenuti
principalmente nei semi oleaginosi / oli di semi;
• un aumento notevole di sostanze chimiche sintetiche come
conservanti, emulsionanti, stabilizzatori e coloranti. Considerate
utili a proteggere gli alimenti dagli agenti esterni, in realtà
la maggior parte di queste sostanze non sono essenziali e molte
risultano dannose per la salute;
• una diminuzione di qualità come colori, sapori
e odori naturali e delle corrispondenti sensazioni che queste
comportano. La sostituzione di sostanze naturali organiche con
il loro equivalente artificiale prodotto in laboratorio come vitamine,
minerali, ormoni ed altre sostanze;
• una diminuzione di cibi ricchi di fibre a fronte di un
pari aumento a base di farine raffinate.
Dalla conferenza serale aperta ai genitori e al
pubblico del
Dott. Giovanni Allegro
Alimentarista
|
LA COLAZIONE ED I SUOI ELEMENTI COSTITUTIVI
Nel corso dei lavori del laboratorio “La colazione ed i suoi
elementi costitutivi”, le attività sono state finalizzate
alla conoscenza: dell’importanza della prima colazione, degli
elementi costitutivi della prima colazione, dei possibili abbinamenti
degli alimenti per variare la prima colazione.
Nel primo ciclo, la conversazione iniziale,
sollecitata da una breve storia con personaggi fantastici, è
stata guidata sul “perché è importante consumare
un’adeguata prima colazione”. Ne sono emerse due ragioni
fondamentali: perché abbiamo bisogno di energie nuove per iniziare
la giornata; perché sono passate molte ore dall’ultimo
pasto, la cena.
Abbiamo visualizzato i pasti della giornata su un “orologio da
24 ore”.
Successivamente si è discusso sugli alimenti che si consumano
a colazione. I bambini sono stati invitati a elencare ai compagni i
cibi che abitualmente mangiano, mentre l’insegnante trascriveva
le proposte su un cartellone operando, su loro suggerimento, una prima
suddivisione tra alimenti solidi e alimenti liquidi.
Con l’intento di fornire nuovi suggerimenti, sulla base delle
indicazioni date dall’assistente sanitaria, si è poi proceduto
ad un’elencazione degli alimenti solidi e delle bevande che è
consigliabile consumare durante il primo pasto della giornata.
Sono state elencate alcune bevande: latte, latte con cioccolato o caffè,
solo se d’orzo, tè con latte o limone, spremute, yogurt
da bere; poi cibi solidi: pane e marmellata o pane e miele, fette biscottate
sempre con miele o marmellata, cereali, biscotti, torte tipo quella
margherita. Inoltre, si è visto che è anche corretto consumare
pane e prosciutto, pane e formaggi freschi (sono quelli che si possono
spalmare), toast, yogurt, frutta fresca e, preferibilmente, di stagione.
A conclusione dell’attività i bambini, suddivisi in gruppi,
hanno realizzato dei cartelloni murali riguardanti la prima colazione:
• Qualche idea in più per la nostra colazione!
• Ecco una colazione un po’ diversa dal solito, che vorrei
mangiare.
Nel secondo ciclo, nel corso dello svolgimento
delle attività, gli alunni sono stati guidati alla scoperta del
pasto più importante della giornata e della sua importanza preminente.
I bambini hanno formulato ipotesi, le hanno verificate ed hanno tratto
le conclusioni.
Hanno capito che la colazione è un pasto importante perché,
dalla cena al pasto successivo, trascorrono molte ore di digiuno quindi,
al mattino, è necessario nutrire il nostro organismo con alimenti
capaci di procurarci l’energia necessaria per affrontare la giornata.
Gli alunni hanno trascritto tutto il percorso compiuto. Poi si è
passati all’individuazione dei cibi migliori per la colazione
e all’elenco dei loro elementi costitutivi.
A conclusione dell’attività, ogni alunno ha elaborato un
“menu” delle prime colazioni di tutti i giorni della settimana.
In questo modo si è potuto verificare quello che i bambini hanno
capito.
Patrizia Pavese