|
Il
piacere di andare a piedi
Dalla sinergia tra il Comune
di Aosta e l’Istituzione scolastica Aosta 4 un progetto di studio
della viabilità del Quartiere Cogne per consentire ai ragazzi di
recarsi a scuola a piedi in tutta sicurezza.
Se un progetto misura il suo successo sulla durata, Pedibus
può, a buona ragione, considerarsi un progetto riuscito. Nato come
settimana di valorizzazione dello spostamento a piedi ha visto prolungare
la sua durata a tre anni per l’interesse e i risultati ottenuti.
Lo scopo che si erano poste le insegnanti era quello di rivitalizzare
un quartiere un po’ in crisi di identità e di far imparare
ai bambini a muoversi con sicurezza all’interno di questo loro spazio
al quale rischiavano di divenire estranei. Obiettivi forse ambiziosi,
ma almeno in parte raggiunti.
GLI OBIETTIVI DEL LAVORO
All’inizio dell’anno scolastico 2004-2005,
il Comune di Aosta ha proposto all’Istituzione scolastica Aosta
4 il progetto “Città sostenibile per le bambine e i bambini”.
Era previsto di coinvolgere i ragazzi in attività connesse ai problemi
del traffico urbano, ponendo particolare attenzione alla messa in sicurezza
delle zone circostanti l’ingresso dell’edificio scolastico.
La supervisione del progetto è stata affidata ad esperti del Comune
di Aosta.
Ci ha spinte alla partecipazione la possibilità per i nostri alunni,
attraverso il loro lavoro, di proporre all’Amministrazione Comunale
delle soluzioni alle problematiche di sicurezza stradale nei pressi della
scuola. Inoltre, fatto non trascurabile, il progetto poteva inserirsi
integralmente nella programmazione per le classi quinte, sviluppando sul
terreno attività già previste in classe.
Altra interessante iniziativa ci è parsa quella di sperimentare
almeno una settimana “Pedibus: lo scuolabus a piedi”. Era
una modalità progettuale che si prestava al coinvolgimento dei
genitori e delle risorse territoriali nell’accompagnamento dei bambini
a scuola evitando l’uso dell’auto.
COME ABBIAMO OPERATO
Un questionario sulla mobilità può apparire
uno strumento ormai abusato. Ma così non è stato poiché,
come per tutte le cose, la spendibilità dipende dall’uso
che se ne fa. Questo strumento ci ha permesso di affrontare in una maniera
concreta alcuni concetti fisico-matematici quali la velocità, lo
spazio, il tempo, i flussi e di avere dal terreno una lezione di “educazione
civica” o convivenza civile, come si dice adesso. Le nostre uscite
hanno rappresentato momenti di studio e non di gioco. Abbiamo imparato
a conoscere il territorio, ad individuare i pericoli, a studiare la messa
in sicurezza di alcune zone, abbiamo persino rilevato infrazioni al codice
della strada. I ragazzi, con la severità che sempre li contraddistingue,
hanno proposto sanzioni severe, ma, al pari dei migliori esperti del traffico,
hanno proposto anche di destinare il ricavato di queste “multe”
alla messa in sicurezza del parcheggio di fronte alla scuola.
Il questionario è stato distribuito a tutte le classi della scuola
primaria del Quartiere Cogne e alle classi prime della secondaria di primo
grado. Questa fase ha permesso un primo momento di coinvolgimento delle
famiglie che, in gran parte, hanno aiutato i figli nella compilazione.
I dati sono stati quindi raccolti e rielaborati dall’Associazione
“La città possibile” di Torino, cui il Comune di Aosta
aveva affidato la conduzione del progetto.
IL PERCORSO PER ARRIVARE A SCUOLA
Il progetto si proponeva di far abbandonare ai ragazzi,
e forse ancora di più ai genitori, l’abitudine di venire
a scuola con il mezzo proprio. Il clima, la distanza, l’età
rappresentano sempre delle buone motivazioni per evitare ai ragazzi i
pochi metri che li separano dalla scuola. Ma l’utenza della scuola,
nel nostro caso, è sufficientemente concentrata da potersi permettere
di raggiungere la sede scolastica a piedi. Per evitare che la motivazione
per accompagnare i propri figli a scuola in auto fosse rappresentata dai
pericoli che si incontrano nel percorrere la strada a piedi si è
pensato di utilizzare il progetto “Pedibus” partendo però
da più lontano.
Ad ogni bambino di quinta, è stata consegnata una mappa del quartiere
dove ha potuto evidenziare in rosso il proprio percorso in auto e in verde
quello a piedi, individuando quello da fare per giungere a scuola da solo.
Abbiamo coinvolto anche i genitori che hanno collaborato con i bambini
nel segnalare, con una croce rossa, i punti pericolosi quali attraversamenti,
punti ciechi, zone particolarmente trafficate.
Perché tutto questo non fosse solo frutto di elaborazioni fantasiose
dei ragazzi, sono stati invitati in classe i vigili urbani della Città
di Aosta. Durante il loro intervento, hanno illustrato le principali norme
di comportamento e di sicurezza stradale e hanno presentato i verbali
delle rilevazioni di incidenti stradali avvenuti nel territorio del quartiere.
Il nostro scopo era quello di sviluppare la coscienza civica dei ragazzi
attraverso l’individuazione dei pericoli reali che la strada comporta
e delle possibili soluzioni che sono state adottate in merito.
L’organizzazione dei percorsi è stata curata in stretta collaborazione
con il Comune di Aosta. Sono state identificate inizialmente tre zone,
individuate come centrali rispetto alla residenza degli alunni, nelle
quali farli confluire. Lì trovavano, oltre al cartello che indicava
il luogo di raccolta, un assistente, elemento questo molto importante,
vista la difficoltà dei genitori ad affidare ad altri i propri
figli.
Di lì, i ragazzi si avviavano verso scuola tutti assieme e accompagnati,
ma a piedi. Questo permetteva loro anche di scambiare quattro chiacchiere
e percorrere un tratto di strada assieme ai compagni; un modo diverso
di conoscersi, al di fuori delle tradizionali situazioni istituzionalizzate
offerte dalla scuola. Lo stesso percorso dell’andata veniva fatto
all’inverso, all’uscita della scuola. I genitori aspettavano
i ragazzi al punto di incontro, ma buona parte del percorso era fatto
in autonomia, anche se sotto sorveglianza.
Questa parte del progetto è stata presentata alla popolazione e
alle altre classi dell’istituzione in un incontro pubblicizzato
tramite un volantino. Il tutto si è concluso con una festa durante
la quale i ragazzi hanno potuto effettuare un tragitto con la bicicletta
con la scorta delle vigilesse, degli insegnanti e dei responsabili del
progetto. Mentre, nel pomeriggio, in un incontro con gli amministratori
comunali sono stati presentati gli esiti del progetto.
L’entusiasmo suscitato dal progetto ha fatto sì che, alcuni
genitori richiedessero di prolungare l’attività oltre la
sola settimana di sperimentazione e di giungere fino alla fine dell’anno
scolastico. In sede di riprogettazione, si è provveduto ad istituire
un’ulteriore “linea” da aggiungere alle tre esistenti
per permettere ad altri alunni di usufruire di questo servizio. Genitori
e volontari hanno fatto fronte alle esigenze aggiungendosi al personale
della Cooperativa “Noi e gli altri” pagato dal Comune.
UN PROGETTO IN EVOLUZIONE
Pedibus cresce e si evolve con il tempo. Si tratta, infatti,
di un progetto flessibile e che si adatta alle situazioni che la scuola
dovrà affrontare anno per anno. Per quest’anno scolastico,
sono state variati i punti di incontro e varieranno anche le attività
connesse.
Varia anche il regolamento di Pedibus che viene modificato sulla base
delle indicazioni che provengono da alunni e genitori. è molto
preciso e prescrittivo perché si tratta di offrire un servizio
che dia sicurezza e pertanto deve rispondere a standard definiti.
Un primo risultato positivo, al di là della soddisfazione dei ragazzi,
lo si è ottenuto con il dimezzamento del traffico di fronte alla
scuola. Un secondo risultato è che i genitori, in questo progetto,
sono diventati parte attiva per individuare soluzioni attuabili ad un
problema dei loro figli. Il poter intervenire sul regolamento li porta
a cercare di capire le dinamiche che si instaurano. E ne sono soddisfatti
tanto da divenire loro stessi i propagandisti di questa attività
con un tam tam spontaneo di informazioni. Ragionando assieme hanno potuto
capire che “un po’ di freddo non fa male e sicuramente fa
meno male dello smog”, anzi potrebbe portare ad una riduzione consistente
del traffico cittadino. Il successo si misura davvero sulla trasferibilità
e così noi crediamo che un altro indice di riuscita sia rappresentato
dalle richieste di un Pedibus catechismo e un Pedibus centri estivi. In
fondo se un’idea è buona perché non estenderla?
L A SICUREZZA ATTORNO ALLA SCUOLA
Con i vigili urbani, durante gli incontri, è stata
predisposta, come già detto, una mappa degli incidenti rilevati
che ha permesso di identificare alcuni nodi cruciali. È in questo
momento che i ragazzi si sono trasformati in “piccoli vigili”.
Si sono attrezzati per fare sopralluoghi e rilevare le infrazioni più
evidenti, quali quelle dell’uso del cellulare o del mancato allacciamento
delle cinture di sicurezza. E, dato che, in matematica, divisioni e moltiplicazioni
e problemi sono parte del programma, ci siamo anche esercitati a rilevare
la velocità degli autoveicoli sfruttando la formula dello spazio/tempo.
Tutta l’operazione si
è conclusa con la tabulazione dei dati che ha portato a esiti sorprendenti
quali la rilevazione che circa il 20% degli utenti stradali non allaccia
la cintura di sicurezza.
Da qui siamo partiti per costruire una mappa dell’area antistante
la scuola. Quest’area diventa particolarmente pericolosa in occasione
dell’entrata e uscita dei ragazzi poiché tutti tendono a
parcheggiarvi per portare a casa i propri figli. Per metterla in sicurezza,
si è lavorato dapprima individuando alcuni punti che ci avrebbero
permesso di fare una riduzione in scala e poi rilevando le misure sul
terreno. Anche qui è risultata fondamentale la presenza delle vigilesse
che hanno aiutato i ragazzi durante le rilevazioni. Da questo lavoro è
scaturita una mappa in scala 1:50 della zona. La riflessione che ne è
seguita ha portato i nostri alunni a formulare delle ipotesi di soluzione
per migliorare la sicurezza stradale. I risultati sono visibili nella
foto.
LA VALUTAZIONE
Ci aspettavamo che una valutazione, rilevata attraverso
un questionario, risultasse complessivamente positiva e così è
stato. Quello che più ci ha sorpreso è stata l’attenzione
che abbiamo suscitato, risultata tanto alta che, già da quest’anno,
le autorità competenti hanno deciso di modificare la viabilità
di fronte alla scuola.
Un altro elemento positivo è derivato dall’ampia presa di
contatto con le istituzioni del territorio e con le associazioni che vi
operano. Abbiamo potuto collaborare con le autorità civili, sindaco,
vice-sindaco, vigili urbani, ma anche con il Comitato di Quartiere, con
l’associazione “Quartiere possibile” e con l’Associazione
Nazionale Alpini. Nessuno si è mai tirato indietro rispetto alla
possibilità di collaborare. E si è anche tentato di mettere
in moto il volontariato. Ogni bambino aveva in tasca un biglietto “Sos
pedibus”. Un modo per essere riconosciuto da coloro ai quali chiedeva
aiuto. Non tutto è prevedibile, problemi come un arrivo in ritardo
non devono creare difficoltà insormontabili. Così siamo
riuscite, almeno in parte, a coinvolgere alcuni negozianti che si sono
prestati a divenire i punti di appoggio per i ragazzi che avessero incontrato
problemi. Ci teniamo a riportare alcuni dati: 65 alunni su 112 hanno partecipato,
25 genitori hanno collaborato, 9 volontari (cinque dell’Associazione
Nazionale Alpini, uno di “Quartiere Possibile”, uno della
“Cooperativa degli anziani e due vigilesse). Sono numeri consistenti
e che danno la misura del successo.
Un ulteriore elemento per noi positivo è stato quello che “non
si è perso tempo”. Questi progetti danno sempre l’impressione
di essere altro rispetto alla scuola. Pedibus non è così.
Si è inserito appieno nella programmazione didattica non distaccandocene
minimamente, ma anzi dandoci la possibilità di approfondire concetti
utilizzandoli sul campo.
I genitori e gli insegnanti hanno riproposto il progetto per l’anno
scolastico futuro cercando di estenderlo ad altre attività non
prettamente scolastiche. È un’evidente segno che il progetto
è stato accolto positivamente ed è risultato utile.
Le insegnanti del plesso "Quartiere Cogne"
|
|
|