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Appesi ad un filo

Un’esperienza di utilizzo didattico degli strumenti informatici per non spopolare la montagna.

Bardi, paese montano dell'Appennino Tosco-Ligure-Emiliano, è un comune con un'alta estensione territoriale e la minore densità d'Italia: 2,5 abitanti/km2. Il territorio comunale è esteso dai 500 ai 1 300 metri sul livello del mare ed è coperto da fitte foreste, boschi cedui e pascoli. è facile intuire come le grandi distanze fra i vari centri abitati, le difficoltà derivanti dai tempi dilatati di spostamento, dalle pessime condizioni dei fondi stradali e dei tracciati a causa della scarsa manutenzione, dagli eventi atmosferici e dal dissesto idrogeologico, implichino lunghi tempi di percorrenza.
Alcune aziende come Bardiservizi, Regalami il tuo sogno ed Harimann C&T, società quest’ultima che progetta software e si occupa di comunicazione, sono state attratte dalle infrastrutture di comunicazione presenti sul territorio e dai progetti ad esse attinenti, primo fra i quali la realizzazione di un’infrastruttura di connettività comprendente anche la copertura Wi-Fi di parte del capoluogo comunale. La sua estensione al resto del territorio darà la possibilità di lavorare in luoghi prima impensabili come, ad esempio, le frazioni immerse nel verde e nella tranquillità. Conseguentemente si sta avendo un ripopolamento “sano” della zona.

L’IDEA

L'idea del progetto Scuola@Bardi nasce da più esigenze:
• arginare il fenomeno della dispersione scolastica, favorendo ed incrementando la partecipazione dei giovani che vivono in aree prive di strutture scolastiche medio-superiori;
• facilitare l'assolvimento dell'obbligo scolastico ai ragazzi residenti in una zona geograficamente decentrata e socialmente sottoposta ad un depauperamento dei servizi collettivi;
• offrire maggiori e più articolate opportunità formative creando in loco un percorso scolastico di elevata qualità per diminuire il pendolarismo e promuovere il successo scolastico.
Il progetto Scuola@Bardi ha preso spunto dalla riforma Berlinguer per quanto riguarda l’innalzamento dell’obbligo scolastico, la sperimentazione della figura di insegnanti con compiti diversi dall’insegnamento frontale e l’applicazione delle nuove tecnologie alla didattica.
Il nostro obiettivo primario era quello di far permanere a Bardi per tre giorni la settimana gli studenti iscritti nei vari istituti secondari di secondo grado e residenti nel Comune. Unitamente a questo esistevano obiettivi più tecnici quali quello di costruire una piattaforma web che permettesse le attività didattiche tramite il pc e di attrezzare un ambiente didattico dotato della strumentazione necessarie.
L'Istituto Comprensivo di Bardi, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, ha messo a disposizione i locali per lo svolgimento delle lezioni. L’Amministrazione provinciale di Parma ha finanziato, per buona parte, la realizzazione del laboratorio di informatica per un ammontare di e 40 000, ha stipendiato i tutor, finanziato la realizzazione della piattaforma StudioOnLine e coperto le spese dovute al traffico Internet.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, assieme al Distretto scolastico, ha assicurato il monitoraggio dell’attività. Inoltre il Comune di Bardi e la Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno hanno contribuito alla realizzazione del laboratorio sia a livello economico sia mettendo a disposizione il personale necessario.
Gli insegnanti impegnati nell’iniziativa fanno parte del corpo docente dell'Istituto Tecnico Statale a Ordinamento Speciale di Fornovo di Taro e sono reperiti dall’Ufficio scolastico regionale. Questa breve rassegna fa capire quante sinergie siano state necessarie per rendere operativo un progetto di questa complessità.

 
Anno Scolastico Istituti e indirizzi coinvolti Discipline svolte a Bardi Giorni svolti a Bardi Numero alunni

2000-2001 -


 

- IPSIA: operatore meccanico, operatore elettrico
- ITSOS: indirizzi
economico
ed informatico
- ISIS Zappa-Fermi:
tecnico (IGEA) e
professionale

italiano
storia
matematica

mercoledì
sabato
Classe 1°: 10

2001-2002





 

- IPSIA: operatore meccanico, operatore elettrico
- ITSOS: indirizzi matematica
economico, informatico e biologico
- ISIS Zappa-Fermi:
scientifico, IGEA ed
operatore economico-
aziendale-turistico
italiano
storia
inglese
ed. fisica
religione
lunedì
mercoledì
venerdì
Classe 1°: 18
Classe 2°: 10

2002-2003





- IPSIA: operatore meccanico, operatore elettrico
- ITSOS: indirizzi economico, informatico e biologico
- ISIS Zappa-Fermi:
scientifico, IGEA ed
operatore economico-
aziendale-turistico
italiano
storia
inglese
matematica
ed. fisica
religione
martedì
giovedì
sabato
Classe 1°: 12
Classe 2°: 12

2003-2004




- IPSIA: operatore meccanico, operatore elettrico, operatrice di moda
- ITSOS: indirizzi economico ed informatico
- ISIS Zappa-Fermi:
scientifico, IGEA
italiano
storia
inglese
matematica
ed. fisica
religione
lunedì
mercoledì
venerdì
Classe 1°: 12
Classe 2°: 9

2004-2005





- IPSIA: operatore meccanico, operatore elettrico
- ITSOS: indirizzi economico, informatico e biologico
- ISIS Zappa-Fermi:
scientifico, socio- psico-pedagogico,
ed IGEA
italiano
storia
inglese
matematica
ed. fisica
religione
martedì
giovedì
sabato
Classe 1°: 11
Classe 2°: 10

2005-2006






 

- IPSIA: operatore meccanico, operatore elettrico.
- ITSOS: indirizzi economico, informatico e biologico
- ISIS Zappa-Fermi:
scientifico, socio-psico-
pedagogico, ed IGEA
Italiano
storia
inglese
matematica
ed. fisica
religione
lunedì
mercoledì
venerdì
Classe 1°: 11
Classe 2°: 10
ISIS Zaffa-Fermi: Istituto Statale d’Istruzione Superiore. ITSOS: Istituto Tecnico Statale a Ordinamento Speciale. IPSIA: Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato.

LE CARATTERISTICHE INNOVATIVE

L’iniziativa ha stimolato la progettazione collegiale di unità didattiche modulari da parte di docenti appartenenti ad istituzioni scolastiche autonome fortemente differenziate per tipologia (licei, istituto tecnico, istituti professionali); ci ha spinti a perseguire gli obiettivi essenziali approfondendo o recuperando le attività più specifiche; ha stimolato la costituzione di una rete di istituzioni scolastiche autonome per l'erogazione del servizio scolastico; ha favorito la cooperazione fra le istituzioni scolastiche autonome e la collaborazione fra queste e le autonomie locali attraverso la graduale, ma determinante introduzione di nuove tecnologie.

IL MODELLO ORGANIZZATIVO

Il modello organizzativo si basa su di un utilizzo sempre maggiore delle tecnologie informatiche in ambito didattico. Prevede lezioni in presenza a Bardi da parte di docenti e tutor per le discipline di area comune, mentre per le materie di indirizzo e per i rispettivi laboratori gli alunni frequentano le scuole di appartenenza nei rimanenti tre giorni settimanali. Vengono inoltre gradualmente introdotte attività didattiche a distanza mediante moduli fruibili in rete e la sperimentazione di lezioni interattive in videoconferenza.
Per la programmazione didattica delle discipline dell'area comune ogni docente si attiene, per le linee generali, alla programmazione modulare elaborata e condivisa da un team di docenti. Per ogni modulo sono stati individuati: prerequisiti, finalità, contenuti delle singole unità didattiche, obiettivi generali e specifici, mezzi, metodi, strumenti di verifica, tempi, valutazione, soglia di sufficienza, certificazione. Sono stati, inoltre, previsti moduli di recupero, approfondimento ed integrazione.
La programmazione modulare per tutte le materie di area comune del biennio consortile cioè Italiano, Storia, Matematica e per i laboratori di Informatica e Inglese, è stata elaborata grazie all'accordo di rete tra le scuole superiori del territorio ed è stata strutturata per moduli didattici, al fine di dare ai vari indirizzi delle scuole superiori del territorio indicazioni contenutistiche più omogenee e più rispondenti alle esigenze socio-culturali e professionali degli studenti.
I moduli hanno una struttura flessibile per permettere di adeguare l'attività didattica alle esigenze del gruppo-classe di Bardi e alle opportunità tecnologiche e telematiche del progetto.
Tale programmazione permette, inoltre, di monitorare in itinere i processi di apprendimento; di attivare percorsi personalizzati o gruppi di approfondimento e recupero anche attraverso mezzi informatici; di dare una maggiore visibilità all'attività educativa dell'insegnante nell'autonomia della scuola. I moduli, infatti, sono progettati in modo da essere documentati ed immessi in rete per consentire a tutti coloro che ne hanno interesse di avere una chiara visione dell'azione educativa. Periodicamente si svolgono momenti di incontro, sia reali sia virtuali, tra i docenti delle varie discipline per un confronto in itinere del programma effettivamente svolto e dei livelli effettivamente raggiunti.

LE MODALITÀ DI INTERVENTO

Durante lo svolgimento di quasi tutti i moduli didattici si sono alternati momenti di apprendimento tradizionali a momenti di apprendimento attraverso l'uso della piattaforma StudioOnLine, della videoconferenza e degli applicativi software a disposizione.
Queste tipologie di intervento si integrano e completano l'una con l'altra. I ragazzi, ove possibile, lavorano singolarmente al computer durante le spiegazioni e le rielaborazioni di quanto appreso.
I lavori di gruppo sono svolti solo dopo il lavoro individuale per far sì che ogni alunno sia costretto a ragionare su quanto gli viene sottoposto e possa rielaborarlo personalmente, migliorando così l'autoapprendimento. La nostra attenzione è comunque tesa a mettere gli alunni in grado di confrontarsi con gli altri scambiando pareri, punti di vista, idee. Il ragazzo è guidato ad imparare ad accettare il pensiero altrui ed a collaborare fattivamente per ottenere dei risultati.
La valutazione viene effettuata attraverso la somministrazione di test scritti o di interrogazioni orali.
Nel caso in cui uno o più alunni non abbiano dimostrato di avere assimilato a sufficienza gli argomenti trattati questi vengono ripresi e quindi si procede con una nuova verifica delle conoscenze acquisite.
Attraverso il laboratorio e il lavoro al computer gli alunni possono accedere alla piattaforma StudioOnLine.
Tale piattaforma funziona correttamente sulla quasi totalità delle combinazioni Sistema Operativo Browser web ed è scalabile, ossia può essere adattata facilmente a progetti simili, in contesti più ampi o più ristretti in relazione al numero di scuole consorziate, di alunni partecipanti, di moduli didattici e di informazioni.
È accessibile privatamente da ciascun alunno, per mezzo di user name e password ed è una sezione del portale dedicato a Scuola@ Bardi (http://provincia.parma.it/progettobardi), che ha accessibilità pubblica.
Indicazioni più precise sul progetto possono essere ricavate da questo sito all’interno del quale esistono due aree principali denominate Area Utenti Registrati ed Aula Didattica, dedicate rispettivamente al confronto fra docenti ed a quello tra docenti e alunni.
Nella prima area esiste la possibilità di scambiare informazioni fra docenti per mezzo di quattro forum: uno di matematica, uno di inglese, uno di italiano-storia ed uno dedicato a chi si occupa dell’organizzazione e gestione del progetto.
Nell'Aula Didattica, invece, sono presenti moduli che fungono da strumenti di supporto alla didattica in senso integrativo o come parte di essa. Inoltre, esistono aree di servizio contenenti informazioni quali gli elenchi di alunni, insegnanti e tutor con i rispettivi indirizzi e-mail, i report per ciascuna lezione di ogni modulo, una chat, un forum, una bacheca ed un centro risorse nel quale si possono trovare link utili, segnalazioni, FAQ.

I TUTOR

Ci sono tre tipologie di tutor.
Il tutor di informatica avvia i ragazzi all'uso delle nuove tecnologie, dei programmi e degli strumenti informatici; fa capire l'importanza di un uso cosciente delle tecnologie nella vita di tutti i giorni; supporta, durante le ore di lezione in laboratorio, gli insegnanti delle materie svolte in sede; aiuta l'insegnante in remoto durante le ore di videoconferenza; effettua gli interventi di manutenzione necessari dal punto di vista tecnico e funzionale.
Il tutor d’aula ha come principale funzione quella del coordinamento didattico. È, infatti, un costante punto di riferimento per alunni, genitori e docenti e deve costruire con i ragazzi un dialogo educativo ed individuare situazioni di disagio per intervenire in sinergia con le famiglie, i coordinatori delle classi di provenienza e i docenti operanti sulle classi a Bardi.
Il tutor d’aula ha una funzione di raccordo tra gli insegnanti coinvolti nel progetto, vigila sui programmi, affinché vengano svolti seguendo le linee comuni della programmazione, predispone e gestisce un dossier personale per ogni alunno, in cui vengono registrati i dati anagrafici, la situazione di partenza, l’interesse e le motivazioni, i rapporti con le famiglie, le eventuali modalità e strategie di recupero e di sostegno, i giudizi bimestrali per materia con parametri valutativi relativi non solo al profitto. Organizza, per chi ne necessitasse, interventi di recupero in accordo con i consigli di classe.
Se lo ritiene opportuno può anche promuovere e realizzare iniziative di socializzazione fra alunni o fra alunni ed insegnanti durante il percorso educativo.
Il tutor di inglese segue i ragazzi durante le ore di lingua e organizza lezioni in videoconferenza.

I PROBLEMI INCONTRATI

Si sono dovuti affrontare quattro tipi di problemi.
Innanzitutto la diffidenza dei genitori che temevano una non ottimale qualità dell’insegnamento e uno scarso coordinamento tra i docenti dell’area comune. Il costante affiancamento dei ragazzi nell’attività da parte di figure adulte ha rassicurato i genitori e fugato i loro dubbi sia sul piano disciplinare sia su quello didattico.
Una seconda difficoltà è derivata dalla struttura scolastica stessa che è risultata sovente insufficientemente flessibile rispetto alle necessità. Una situazione tipica la presentano i consigli di classe e le riunioni di scrutinio dove risulta difficile tenere conto di tutte le esigenze nel definire date e orari delle riunioni. Per risolvere queste situazioni è necessario un forte spirito di collaborazione e di attenzione da parte del corpo docente e della dirigenza scolastica. Lo stesso problema si presenta per la partecipazione ai consigli di classe che, per i docenti impegnati nel progetto, sono moltiplicati dal fatto che i nostri ragazzi provengono da più istituti.
Un’ulteriore difficoltà, in parte legata alla precedente, è quella di reperire docenti motivati alla partecipazione al progetto. Le graduatorie creano una grande mobilità accentuata dalla contrazione delle cattedre e questo, purtroppo, obbliga ad un turn over considerevole del personale docente e non sempre chi subentra è disponibile al maggior impegno richiesto dalla partecipazione al progetto rispetto a quello previsto dalla già onerosa attività di insegnamento. E c’è da tenere presente che sussiste nei docenti una certa diffidenza nei confronti delle attività di insegnamento on line, una propensione ad utilizzare strumenti tradizionali (libro, telefono, fax) piuttosto che le nuove tecnologie (chat, forum, blog). Si tratta di un atteggiamento che talvolta sfocia in forme di ostruzionismo.
Infine, la difficoltà legata alle attrezzature. Abbiamo iniziato in condizioni di precarietà che non hanno favorito il facile sviluppo regolare dell’esperienza. Ma gli interventi degli enti pubblici coinvolti hanno permesso, attraverso i finanziamenti, che queste difficoltà si riducessero e quindi si venisse dotati di una tecnologia costosa, ma efficiente. Non poter usufruire di una postazione per ogni allievo o non poter effettuare un collegamento rapido e stabile in videoconferenza non è solo un inconveniente tecnico, ma diminuisce l’efficacia dell’attività nel suo complesso.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO

Per verificare gli esiti del progetto sono stati utilizzati annualmente dei questionari di rilevazione. Oltre a questo, ci si è basati sui risultati raggiunti dagli studenti e sugli esiti degli scrutini. Una particolare rilevanza, nell’ambito della valutazione dei nostri alunni, è stata data ai contatti diretti con gli insegnanti presenti nelle tre sedi. In questo modo, possiamo discutere più approfonditamente il loro profitto.
I questionari ci hanno aiutato soprattutto a valutare l’efficacia del progetto. La soddisfazione delle famiglie ha rappresentato sempre un forte indice di riuscita, anche se la nostra speranza era che anche i genitori, stimolati dalla novità e dalla comodità, utilizzassero il web piuttosto che il telefono o l’incontro diretto.
Tuttavia il vantaggio più gradito alle famiglie è stato quello offerto dalla possibilità di evitare una parte degli spostamenti settimanali dei figli, obiettivo però più marginale rispetto a quello di utilizzare le nuove tecnologie e le tecniche didattiche innovative che queste consentono. È necessaria pertanto una sorta di alfabetizzazione informatica tesa non tanto all’utilizzo dello strumento, ma soprattutto a far intuire le potenzialità insite nell’utilizzo di uno strumento nuovo e potente.
Gran parte degli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti grazie alla forte motivazione da parte dei docenti, tutor e studenti, alla condivisione di finalità e strategie didattico-educative, alle esperienze di collaborazione tra istituzioni scolastiche e territorio, alla disponibilità di risorse umane e tecnologiche fornite dagli enti interessati al progetto e all’impegno forte e costante dei docenti e tutor coinvolti.

LA TRASFERIBILITÀ

Il progetto è facilmente adattabile e conseguentemente trasferibile ad altre realtà con caratteristiche similari: decentramento geografico, bassa densità demografica, depauperamento dei servizi collettivi.
Il Progetto Scuola@Bardi può essere preso a modello in quanto esempio di organizzazione scolastica ripetibile ed adattabile ad ogni realtà.
Noi siamo convinti che, con un modello di questo genere, sia possibile arginare il fenomeno della dispersione scolastica, limitare i disagi del pendolarismo e facilitare l’assolvimento dell’obbligo scolastico in ambiti penalizzati.
Per quanto ci riguarda, vogliamo tentare di arrestare il declino di una vallata appenninica creando le condizioni economiche e sociali per permettere alle giovani generazioni di rimanere in loco. La scommessa consiste nell’offerta di un’istruzione e un lavoro appetibile utilizzando le moderne tecnologie.

Gianluca Oppimitti
Sara Chiappini

 

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