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Un
cambio di prospettiva
La mutata situazione sociale
obbliga a ripensare la struttura e l’organizzazione didattica dei
Centri Territoriali Permanenti.
Il dilatarsi dei flussi migratori, in particolare da
paesi extra-europei, ha moltiplicato la richiesta di fornire ai soggetti
interessati competenze di lingua e strumenti per orientarsi nel nuovo
paese di accoglienza. Contemporaneamente, alla luce dei numerosi e generalizzati
processi di ristrutturazione industriale e riconversione delle attività
produttive, si va affermando ed ampliando l’urgenza di favorire
il reinserimento dei lavoratori espulsi dai processi produttivi attraverso
la riappropriazione di strumenti di cultura generale. A queste esigenze
va aggiunta la domanda di formazione e aggiornamento che permane, anzi
si rafforza, sia per il desiderio di acculturamento individuale sia in
previsione di un possibile utilizzo di conoscenze nuove sul posto di lavoro
ai fini di un miglioramento nella carriera.
Si tratta di un nuovo ed importante scenario che si apre in materia di
formazione e di istruzione e che impegnerà sempre di più,
nel futuro, risorse economiche, intellettuali e organizzative del nostro
paese e dell’intera Unione europea.
Per questi motivi il tema dell’EdA (Educazione degli Adulti) è
oggetto di studio, dibattito e di iniziative in atto da moltissimi anni
in tutti i paesi dell’UE e non solo. La “Dichiarazione di
Amburgo”, approvata dalla “5ª Conferenza Internazionale
sull’Educazione degli Adulti”, tenuta nel luglio 1997, sottolinea
il diritto di ogni persona a beneficiare di un’educazione che non
solo risponda ai suoi bisogni essenziali, ma che consenta anche di acquisire
sempre nuove conoscenze e competenze e riafferma il contributo essenziale
dell’educazione per il rafforzamento della democrazia e la promozione
dello sviluppo sostenibile.
Il Consiglio Europeo di Lisbona ha invitato gli Stati membri ad avviare
le iniziative necessarie al raggiungimento degli obiettivi di dimezzare
entro il 2010 il numero dei giovani fra i 18 e i 24 anni che hanno assolto
solo il livello più basso di studi secondari e che non continuano
gli studi né intraprendono altro tipo di formazione e a creare
partenariati tra scuole, centri di formazione, imprese e strutture di
ricerca a tutto vantaggio degli utenti.
IL CTP IN VALLE D’AOSTA
I CTP sono luoghi di lettura dei bisogni formativi, di
progettazione, di concertazione, di attivazione e di organizzazione delle
iniziative di istruzione e formazione in età adulta che hanno come
obiettivi: “l’alfabetizzazione culturale e funzionale, il
consolidamento e la promozione culturale, la rimotivazione e il riorientamento,
l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze e competenze specifiche,
di pre-professionalizzazione e/o di riqualificazione professionale”.
Ogni CTP è collegato ad un’istituzione scolastica, individuata
tra quelle nel cui ambito territoriale sono programmate attività
per adulti, tenuto conto di specifiche pregresse esperienze ed è
coordinato e gestito dal Dirigente dell’Istituzione.
Il CTP della Valle d’Aosta è stato istituito nel settembre
2005, con notevole ritardo rispetto alla nascita di analoghe strutture
in campo nazionale, presso l’Istituzione scolastica E. Martinet
di Aosta. L’organico è formato da otto docenti, cinque provenienti
dalla scuola secondaria di primo grado e tre dalla scuola primaria.
Il CTP assorbe l’esperienza già maturata nel settore dalla
struttura sindacale Centro Educazione Adulti che, per circa un
trentennio, ha garantito risposte in materia di educazione degli adulti
alla popolazione, superando progressivamente l’originale ruolo di
accoglienza e coordinamento dei corsi per il recupero della licenza media,
fino a comprendere tutte le attività ed i corsi finalizzati all’acquisizione
di competenze complementari ai titoli di studio. Ha successivamente allargato
il suo ambito di intervento alle nuove domande di alfabetizzazione culturale
e offerta formativa differenziata sia sul piano del miglioramento professionale
sia su quello della crescita culturale individuale.
Sono quindi distaccati presso il CTP due insegnanti precedentemente in
servizio presso il CEA. Svolgono compiti di accoglienza degli adulti,
supporto al coordinamento, collaborazione con i docenti per garantire
sia il recupero dei titoli di studio sia interventi modulari di alfabetizzazione
funzionale, ampliamento dell’interazione con tutte le agenzie formative
del territorio, i comuni, le comunità montane, i servizi sociali.
Le linee guida sono dettate dal Comitato Regionale per l’Educazione
degli adulti, presieduto dal Sovrintendente agli Studi.
Del comitato fanno parte rappresentanti dei comuni, dell’Agenzia
Regionale per le Politiche del lavoro, della Camera di Commercio, del
Servizio Ispettivo Tecnico per la prevenzione della dispersione scolastica
e l’integrazione dei percorsi di istruzione e formazione e un rappresentante
dell’IRRE. Sono inoltre presenti il Dirigente del CTP, uno dei docenti
distaccati per il supporto al coordinamento, due docenti coordinatori
e referenti per i corsi serali e un rappresentante del forum per i disabili.
LA FORMAZIONE
La domanda di utenti che necessitano di recuperare il
titolo della licenza media è ogni anno più ridotta. L’assolvimento
dell’obbligo scolastico è condizione ormai raggiunta dalla
maggior parte degli studenti. Diversa è, invece, la situazione
per quanto riguarda il recupero di un titolo di scuola secondaria. L’insuccesso
ed il successivo abbandono generano, infatti, una forte domanda di istruzione
per corsi brevi e modulari che rappresentano un’opportunità
di formazione per i molti che, in possesso della sola scolarità
dell’obbligo e già inseriti nel mondo del lavoro, aspirano
a recuperare competenze nell’uso delle nuove tecnologie informatiche
o delle lingue straniere.
Compito del nostro CTP è sia fornire risposte alla richiesta sia
orientare verso il recupero di titolo di studio o di qualifiche professionali
che consentano di migliorare la propria condizione lavorativa.
GLI STRANIERI
Rappresentano un’alta percentuale degli utenti,
perlomeno in rapporto alla domanda di percorsi finalizzati all’apprendimento
della lingua italiana.
Il CTP interviene con una proposta di formazione articolata e flessibile,
per orari e calendario.
La formazione in lingua e cultura italiana mira a garantire buone competenze
di tipo strumentale, a favorire l’ingresso nel percorso della licenza
media o a percorsi di scuola secondaria di secondo grado ed è attiva
quest’anno oltre che ad Aosta, a Verrès, Châtillon
e Morgex.
Il maggiore impiego di risorse è naturalmente richiesto nel capoluogo,
tuttavia da qualche anno un buon gruppo di extracomunitari sta frequentando,
per circa sei ore settimanali, presso L’ITCG di Châtillon
e presso l’Istituzione scolastica Comunità Montana Evançon
1 di Verrès.
Dallo scorso anno, anche l’Istituzione Scolastica Valdigne-Mont-Blanc
mette a disposizione i suoi locali per corsi di scuola media o per corsi
di alfabetizzazione in lingua italiana.
LA RETE CON IL TERRITORIO
Oltre alle Istituzioni scolastiche già citate,
il CTP collabora da molto tempo con l’ISIP di Aosta e inserisce
gli adulti in corsi di informatica, strutturati in percorsi brevi e modulari,
che permettono di acquisire attestazioni di frequenza o certificazioni
riconosciute a livello europeo (ECDL). L’ISIP mette a disposizione
i laboratori e certifica le competenze.
Per quest’anno scolastico, è attivo un progetto per il sostegno
agli allievi stranieri inseriti in scuola secondaria di secondo grado
che necessitano di rapido recupero delle competenze linguistiche in lingua
italiana. La formazione è attiva da poco tempo e vede coinvolti
16 ragazzi inseriti in percorsi dell’ISIP e dell’Istituzione
Scolastica per Ragionieri e Geometri. È prevista, inoltre, la formazione
di ragazzi stranieri inseriti nell’istituto tecnico e professionale
di Pont-Saint-Martin e Verrès.
è in fase di avvio a Verrès la formazione modulare per l’apprendimento
della lingua francese a seguito di un protocollo di intesa siglato con
l’ISISM della bassa valle.
L’orientamento e l’apertura verso la formazione professionale
o l’apprendistato è stato effettuato lo scorso anno attraverso
la partecipazione ad un progetto di orientamento curato dall’Agenzia
Regionale del Lavoro, in collaborazione con il servizio preposto a prevenire
la dispersione scolastica o formativa. Questa collaborazione ci consentirà
l’approfondimento dei temi e la ricerca di soluzioni utili anche
in preparazione alle modifiche previste a partire dal 2007 in materia
di elevazione dell’obbligo scolastico al sedicesimo anno di età.
La collaborazione con le altre scuole professionali presenti sul territorio
e con Enti e Istituzioni che erogano formazione professionale ci consentirà
un’apertura verso un’offerta di percorsi qualificanti maggiormente
diversificati. Continuano anche per quest’anno iniziative progressive
di alfabetizzazione linguistica in lingua inglese in collaborazione con
la Biblioteca di Ollomont.
E, ancora in quest’ottica, nuovi interventi per l’uso del
software del pacchetto Office sono stati programmati.
LE RISORSE
Il numero dei docenti in organico, assegnati al CTP,
è attualmente adeguato a rispondere alla domanda di alfabetizzazione
linguistica in lingua italiana e alla domanda di corsi per il recupero
della licenza media. I docenti sono disponibili, compatibilmente con le
competenze possedute, per interventi su percorsi brevi e modulari di alfabetizzazione
linguistica in lingua inglese, francese e in informatica.
È comunque necessaria la presenza di altri esperti esterni per
garantire una risposta adeguata alle richieste numerose di percorsi brevi
e modulari di lingue straniere (ancora l’inglese, lo spagnolo, il
tedesco), di lingua francese, di informatica per la certificazione e per
l’utilizzo a livello di base e approfondito dei programmi più
in uso.
LE DIFFICOLTÀ
La difficoltà principale risiede nella diffusione
dell’informazione. Occorre far sapere che il CTP esiste, deve crescere,
deve poter lavorare sia all’interno del sistema scolastico in quanto
scuola sia in stretto rapporto con il territorio in quanto sportello di
accoglienza di utenza che con il territorio interagisce alla ricerca di
migliori condizioni di vita e di lavoro.
La flessibilità, caratteristica peculiare dell’educazione
degli adulti, non può costituire un ostacolo al buon funzionamento
del CTP all’interno di una scuola.
Modi e tempi diversi, percorsi integrati, altre modalità nell’approccio,
un calendario annuale diversificato, l’utilizzo di aule, strumenti,
laboratori che possono variare nei diversi periodi dell’anno scolastico
sono per il CTP necessari a garantire un’offerta formativa adeguata.
Operare in rete con la scuola secondaria di secondo grado potrebbe essere
d’aiuto nella risoluzione di problemi logistici e di razionalizzazione
delle risorse.
Quadro normativo di riferimento |
L’O.M. n. 455/97 ha
istituito i “Centri Territoriali Permanenti” (CTP).
La Conferenza Stato–Regioni del 2000 presenta
i CTP come punto di riferimento di un’offerta formativa integrata.
La Direttiva Ministeriale n. 22 del 6 giugno 2001
contiene le "Linee guida per l’attuazione, nel sistema
di istruzione, dell’accordo sancito dalla Conferenza Unificata
il 2 marzo 2000".
La Circolare Ministeriale n. 24 del 1° marzo 2006
affida ai CTP un ruolo importante per l’integrazione dei giovani
stranieri. |
IL FUTURO
Il disegno di legge che accompagna la Finanziaria, prevede
modifiche importanti per l’EDA nel sistema scolastico, vi si afferma
infatti che, al fine di far conseguire più elevati livelli di istruzione
alla popolazione adulta, con particolare riferimento alla lingua italiana,
i CTP e i corsi serali funzionanti presso scuole di ogni ordine e grado
sono riorganizzati su base provinciale, articolati in reti territoriali
e rinominati Centri provinciali per l’Istruzione degli adulti.
A loro sarà attribuita autonomia amministrativa, didattica e organizzativa
nonché un distinto organico da determinarsi in sede di contrattazione
collettiva nazionale. Non si possono che condividere le ipotesi e restare
in attesa degli sviluppi successivi.
Renata Perret
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