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Una
realtà, mille scoperte
Scoprire il mondo, un altro
mondo, con gli occhi di un libro. Un obiettivo ambizioso, ma efficientemente
percorso con una serie di attività di lettura.
Da sempre la Biblioteca comunale di Saint-Pierre ha considerato
la scuola quale utente privilegiato sia per gli acquisti (4 700 titoli)
sia per la progettazione e realizzazione di attività incentrate
sulla diffusione del libro e sul piacere di leggere.
Da alcuni anni collaboriamo con le scuole di Saint-Pierre e di Villeneuve
proponendo dei percorsi di lettura da tenersi, in orario scolastico, sia
in biblioteca sia in classe.
Considero la biblioteca un’importante risorsa del territorio che,
con la scuola, può contribuire a far nascere il piacere della lettura
e della conoscenza. In questo modo il libro può diventare strumento
fondamentale di crescita e partecipare così alla costruzione dell’individuo
adulto.
Ecco alcuni dei percorsi di lettura proposti alle scuole negli ultimi
anni.
La fiaba
La fiaba rassicura, infonde speranza nel futuro e offre
la promessa di un lieto fine. Per questo Lewis Carroll la chiamò
“un dono d’amore”. Di lei Gianni Rodari dice:
“Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano
contribuire ad educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le
ipotesi: essa ci può dare le chiavi per entrare nella realtà
per strade nuove, per aiutare il bambino a conoscere il mondo, gli può
dare delle immagini anche per criticare il mondo”.
Questo percorso è destinato alle classi 1ª e 2ª elementare.
Per affrontarlo con bambini tra i 5 e i 7 anni la biblioteca ha proposto
la lettura ad alta voce dei testi di due fiabe classiche, Cappuccetto
Rosso e Hansel e Gretel, nella versione in rima di Roberto
Piumini C’era una volta in un bosco lontano e Un taglialegna
con la scure in mano. L’analisi della situazione viene fatta
attraverso la drammatizzazione e le domande stimolo (Com’è
la voce del lupo? E quella della nonna?). Ne risulta la ricomposizione
della storia per immagini, che individuano il personaggio principale,
i luoghi dell’azione, l’antagonista, il finale.
Riconoscere le emozioni attraverso
i libri
Abbiamo voluto portare i bambini di prima elementare
a rivedere e ritrovare le loro emozioni dentro i libri anche per far notare
come quello che noi sentiamo sia simile a quello che sente il nostro vicino.
Si inizia dalla paura.
Preparare alla paura è un atto educativo profondo, parlarne attraverso
le storie introduce il giovane ascoltatore a una delle emozioni primarie
e fondamentali e gli comunica che avere paura è normale, che anche
gli altri hanno paure simili alle nostre. Vogliamo che i nostri ospiti
capiscano che della paura si può parlare, che non è una
vergogna e che, con l’esperienza, le paure si possono dominare.
Per questo analizziamo le paure nascoste o esplicite che sono presenti
nelle fiabe. Partiamo leggendo ad alta voce storie note o meno note: Fiocco
bianco e i rumori della notte; Cappuccetto Rosso; I tre piccoli gufi;
Hansel e Gretel; Coraggio pulcini!; Non voglio dormire da solo!; Nella
tana del bambino.
Si continua con la pigrizia.
Il punto di partenza è la storia de I tre porcellini.
Sono due le situazioni che vogliamo discutere con i bambini: le conseguenze
negative della pigrizia confrontate ai vantaggi della fatica. Si tratta
di una storia che da sempre appassiona i bambini. Per quasi tutti costituisce
la prima volta in cui sentono parlare di questo tema.
Il fatto poi che il porcellino più saggio sia quello più
anziano, introduce l’idea che crescendo si impara. È un messaggio
difficile, ma che abitua a pensare che non tutti sono ben disposti come
mamma e papà, che non tutto è divertimento e che bisogna
pensare anche al futuro.
Oltre a questa fiaba vengono anche utilizzate: Adagio, adagio, adagio
dice il bradipo; Riccioli d’oro; Gaspare; Il gatto con gli stivali;
La cicala e la formica.
Infine, la gelosia, un sentimento che i bambini conoscono
bene per averlo provato personalmente. È un’emozione istintiva
che nasce dalla percezione di una carenza, dalla paura di non essere amati,
benvoluti, di non essere il preferito o la preferita. Nasce dalle esperienze
di vita: in casa quando arriva un neonato, in classe se si ha l’impressione
che l’insegnante non ci consideri, nei rapporti con i genitori o
con gli amici se si pensa di non contare, di essere messi in disparte.
A questa età, e anche oltre, i bambini vivono i rapporti affettivi
in modo esclusivo, hanno bisogno di tempo e di esperienze per accettare
che l’amore possa essere condiviso e che voler bene a qualcuno non
significa togliere qualcosa a qualcun altro. Essere il centro dell’attenzione
sembra il solo traguardo da raggiungere e non prendono neppure in considerazione
l’ipotesi che è molto difficile piacere a tutti. Per questo
il nostro percorso vuole portarli a riflettere sulla necessità
di imparare a reggere le frustrazioni che possono essere causate dai rapporti
interpersonali, uno dei compiti evolutivi più difficili. Per raggiungere
questo obiettivo, utilizziamo anche Cenerentola; Una sorellina per
Paolino; Io sono io; Un fratellino per la principessa; Il boschetto; La
cosa più importante.
Strappare un sorriso
L’abitudine di raccontare fiabe ai bambini si
va sempre più perdendo, a favore di letture più tecniche,
razionali e realistiche. Si trascura così il fatto che il bambino
è un bambino e non un adulto in miniatura, che la realtà
che vive è una realtà simbolica e che le uniche spiegazioni
che hanno un senso per lui sono le spiegazioni per immagini.
Abbandonare i racconti di fiabe significa abbandonare la migliore via
di accesso a quel mondo fantastico in cui il bambino è immerso,
significa privarlo di un supporto utile, anzi indispensabile, ad affrontare
e risolvere le sue angosce. Il testo che preferiamo e che leggiamo ad
alta voce è Le streghe di Roald Dahl. Il nostro scopo,
neppure troppo nascosto, è quello di strappare a tutti i bambini
un sorriso alla fine del percorso.
La biblioteca è inserita a pieno titolo nel territorio e si pone
anche l’obiettivo di far conoscere il patrimonio naturale. Per questo
abbiamo predisposto per la 1ª elementare un percorso sul bosco, un
tema centrale nel mito, nelle fiabe, nelle leggende popolari. Il bosco
rappresenta il luogo in cui i personaggi si perdono, incontrano creature
straordinarie, subiscono incantesimi e trasformazioni ed è anche
il luogo della conoscenza e della crescita: Cappuccetto Rosso diventa
adulta attraversando il bosco.
Bruno Bettelheim, ne Il mondo incantato, (Feltrinelli, Torino, 1997) ricorda
che: “Oggigiorno i bambini non crescono più nella sicurezza
di una famiglia allargata o di una comunità bene integrata. È
perciò importante, ancor più che ai tempi in cui furono
inventate le fiabe, fornire al bambino moderno immagini di eroi che devono
uscire da soli nel mondo e che, benché originariamente all’oscuro
delle cose ultime, trovano luoghi sicuri nel mondo seguendo la loro giusta
via con profonda fiducia interiore. L’eroe delle fiabe agisce per
un certo tempo nell’isolamento, così come il bambino moderno
si sente spesso isolato. L’eroe viene aiutato dal fatto di essere
a contatto con cose primitive, un albero, un animale, la natura, così
come il bambino si sente più in contatto con esse dalla maggior
parte degli adulti. La sorte di questi eroi convince il bambino che, come
loro, può sentirsi emarginato e abbandonato nel mondo, brancolante
nel buio, ma, come loro, nel corso della vita verrà guidato ad
ogni passo, e otterrà aiuto quando ne avrà bisogno. Oggi,
ancor più che in passato, il bambino ha bisogno della rassicurazione
offerta dall’immagine dell’uomo isolato che malgrado ciò
è in grado di stringere relazioni significative e compensatrici
con il mondo che lo circonda”.
Leggendo Biancaneve, in effetti, ci proponiamo
di rassicurare i nostri piccoli uditori, di accompagnarli a capire che
cosa può essere il bosco per loro e da quali streghe è meglio
che evitino di accettare delle mele. In seguito, leggiamo Cappuccetto
rosso, un’altra fiaba dove il bosco è centrale, quindi
Pollicino e, infine, la fiaba di Vivian Lamarque La bambina
di ghiaccio e altri racconti di Natale.
Si tratta di boschi apparentemente sempre uguali eppure sempre diversi.
In particolare, nell’ultimo racconto, il bosco è l’interprete
del cambiamento della natura. Ed è proprio a questo punto che chiediamo
ai bambini di interpretare il bosco che hanno visitato con le guide della
natura inventando un libro che, lo scorso anno, è stato intitolato
La biblioteca nel bosco.
Ma l’ambiente non è il solo oggetto di riflessione dei ragazzi
che frequentano la biblioteca. Per le classi 1e, 2e, 3e della scuola primaria
è stato impostato un percorso che avvicini i ragazzi alla multiculturalità.
Che si sia diversi è un dato di fatto, ma che il concetto sia chiaro
è tutt’altra cosa. Il libro può permetterci di scoprire
queste diversità. Il libro, questo oggetto magico in cui abitano
le parole, a volte racconta di cose lontane nel tempo, a volte di spazi
lontani; per mezzo di un libro possiamo scoprire che, nello stesso momento,
altri bambini si pongono le nostre stesse domande e trovano risposte in
storie un po’ diverse da quelle che ci piace sentirci ripetere all’infinito.
Ad esempio, leggendo Fiabe dell’altro mondo facciamo prendere
coscienza che altri bambini, in altri luoghi, ascoltano con lo stesso
piacere e interesse, altre fiabe. Leggerle, ascoltarle, può essere
un modo per imparare a conoscere altri compagni lontani, a scoprire la
loro terra, i loro modi di dire, il loro modo di stare insieme, le loro
domande e i loro tentativi di risposta ai grandi e piccoli interrogativi
della vita. Altre parole, altri ritmi… stessa magia.
E, perché non resti una scoperta libraria facciamo realizzare ai
bambini un libro cartonato, a partire dalle Fiabe dell’altro
mondo intitolato I colori del mondo. E utilizziamo tecniche
diverse proprio per far vedere che la realtà è una, ma i
modi di scoprirla infiniti.
IL BIGLIETTO D'INVITO |
Ogni bambino riceve, alla sua prima visita in biblioteca, il
seguente invito con l’orario di apertura della biblioteca:
SEI UN BAMBINO?
C’È UN POSTO PER TE…
Maghi e fate incontrerai
della vita degli animali tutto scoprirai
la storia ti sembrerà un gioco
e la geografia vedrai a poco a poco.
Per disegnare torri e castelli
avrai colorati pastelli
ma ciò che più ti piacerà un libro sarà
perché nel cuore ti entrerà
e più non ne uscirà.
IL POSTO SAI QUAL È?
È LA BIBLIOTECA!
Prendi per mano la mamma e il papà
e portali qua.
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Iole Vauthier
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