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Anni
di letture
Il progetto di promozione del
libro e della lettura realizzato dalla Sezione ragazzi della Biblioteca
regionale di Aosta: tante storie lette ad alta voce e tanto divertimento.
Fin dal 1996, data dell'apertura della nuova Biblioteca
regionale di Aosta, la Sezione Ragazzi ha coinvolto le scuole nella propria
attività attraverso l'organizzazione di visite guidate mirate a
presentare la nuova struttura ideata appositamente per i bambini e i ragazzi.
Nel corso degli anni, queste attività hanno permesso di far conoscere
la Sezione, i suoi servizi, i suoi materiali, le sue regole di utilizzo.
Per anni, ad ogni anno scolastico, le iniziative sono state ripetute per
i nuovi bambini che frequentavano per la prima volta la scuola dell'infanzia,
la scuola primaria, la scuola secondaria di 1° grado e che, grazie
agli insegnanti, erano invitati a scoprire “il luogo dei libri”.
Queste prime visite spesso proseguivano con altri incontri in biblioteca.
Insegnanti e scolari richiedevano materiale specifico per il piano di
studio programmato, per arricchire le lezioni oppure avevano bisogno della
proiezione di un film, di un cartone animato, di un documentario per illustrare
l'argomento studiato; altre volte sollecitavano specifici consigli di
lettura adatti all'età.
Così, tra visite guidate, assistenza bibliografica, preparazione
di materiale, proiezioni di filmati, ascolto di musica, consigli di lettura,
esposizioni di libri su tematiche particolari, il nostro rapporto con
le scuole diventava sempre più impegnativo ed assiduo. Ad un certo
punto, però, dopo tanto riguardo nel soddisfare le richieste del
mondo della scuola, abbiamo sentito l'esigenza di proporre delle iniziative
più svincolate dagli obblighi scolastici e più articolate,
per perseguire uno degli obiettivi fondamentali di ogni biblioteca: quello
di promuovere e diffondere il libro e il piacere della lettura.
Certamente l'esperienza acquisita nel tempo, soprattutto con la realizzazione
settimanale dell'ora del racconto, la crescita professionale e l'osservazione
di quanto veniva svolto nelle diverse biblioteche italiane e francesi
hanno consentito questo sviluppo di prospettiva che si è poi concretizzato
nell'anno scolastico 2003-2004.
Come sono maturate le proposte
della Sezione ragazzi
In quell'anno, sono stati attivati i nostri primi laboratori
di lettura rivolti alle scuole, finalizzati ad avvicinare gli scolari
al libro e al piacere di leggere. L'idea era di partire dal libro, dalla
sua lettura ad alta voce, svolta da un operatore della biblioteca, per
poi associarvi un'attività piacevole e stimolante, da realizzare
assieme ai bambini o ai ragazzi, di modo che la lettura di un libro potesse
essere percepita non come dovere scolastico, ma come un'attività
libera di piacere condiviso, capace di porre in relazione i bambini con
loro stessi e con gli altri.
Il nostro dépliant illustrativo dei laboratori riportava
in copertina, e riporta tuttora, la dicitura “Letture-animazioni”;
era un modo chiaro per far intendere cosa offrivamo. C'era anche, all'inizio,
una sorta di timore nel chiamarli laboratori, così come venivano
definiti dai professionisti della lettura. Pur avendoli progettati con
cura e impegno, avevamo un po' di apprensione. Come sarebbero stati accolti?
Saremmo state in grado di metterci in gioco e di portarli avanti? Sarebbero
stati adeguati alle fasce di età? Sarebbero riusciti a coinvolgere
scolari ed insegnanti?
Il progetto di promozione della lettura che volevamo realizzare ha richiesto
diverse riunioni per riflettere sulla questione, per decidere i libri
da leggere e le attività da associarvi, per definire il numero
delle proposte e le fasce d'età a cui rivolgersi, per stabilire
la durata dei laboratori e il limite di quanti svolgerne nell'arco della
giornata, per diversificare il tipo di interventi e tanto altro ancora.
Un punto fermo era che la decisione di quali libri leggere e quali attività
abbinarvi dovesse avvenire di concerto, perché ritenevamo che le
letture/animazioni dovessero, in primo luogo, conquistare noi in modo
da poter trasmettere ai bambini e ragazzi il sottile piacere della lettura,
quello che nasce dall'ascolto di una storia letta ad alta voce, capace
di creare un'atmosfera suggestiva e di stabilire una forza comunicativa
e relazionale tra tutti i presenti, che possa stimolare la voglia di leggere
e condurre così i giovani a diventare lettori, un domani.
Ecco il commento a questa attività di Rita Veronesi e Lea Zoja,
della scuola primaria E. Ramires, che hanno partecipato al laboratorio
Nessuno mi sta a sentire: “La lettura corredata da immagini
proiettate cattura maggiormente l'attenzione dei bambini e favorisce il
ricordo della storia. L'attività sui versi degli animali ha permesso
lo scambio di idee, di esperienze e ha fatto conoscere suoni sconosciuti
alla maggioranza dei presenti.
Le bibliotecarie sono particolarmente disponibili a soddisfare la curiosità
e i bisogni dei bambini.”
Le letture-animazioni
Le letture-animazioni sono state previste su quattro
livelli, in base all'età. Quello della scuola dell'infanzia, quello
del primo ciclo della scuola primaria (prima e seconda), quello del secondo
ciclo della scuola primaria (terza, quarta e quinta) e quello della secondaria
di primo grado.
Naturalmente siamo consapevoli delle differenze all'interno di ogni fascia
d'età individuata; gli scolari hanno abilità differenti
all'inizio dell'anno scolastico rispetto alla fine così come gli
alunni di prima non possiedono le stesse capacità di quelli che
hanno già vissuto un anno a scuola; pertanto, in alcuni casi, abbiamo
introdotto piccole varianti all'interno dello stesso laboratorio in modo
da renderlo più adeguato al livello dei partecipanti.
Le letture-animazioni, inoltre, sono state realizzate nello spazio della
biblioteca e nell'arco di un'ora circa.
Volevamo anche diversificare il tipo di attività connesse: disegno,
giochi di movimento, lavori manuali, gare di squadra, giochi di parole,
e utilizzare materiali semplici, facilmente reperibili, da acquistare
a poco costo.
Così, ingegnandoci tra tutte queste considerazioni, piano piano
abbiamo concretizzato un ventaglio di dodici proposte da offrire alle
scuole, tre per ognuna delle quattro fasce d'età, affinché
gli insegnanti e gli scolari potessero trovarne una di loro gradimento
o addirittura, fatto che accade sempre più sovente, sperimentarle
tutte nell'arco dell'anno.
Questo lavoro di ricerca, discussione, ideazione e preparazione si è
ripetuto ogni anno e ci ha richiesto attenzione, tempo ed energia necessari
ad individuare e realizzare strategie di promozione del libro e della
lettura sempre più mirate ed efficaci.
I risultati quantitativi sono stati, fin dal primo anno, appaganti, in
un crescendo che ha visto, l'anno scorso, più di cento repliche
di laboratori con il coinvolgimento di 1 867 bambini e ragazzi.
Gli insegnanti della scuola dell'infanzia, fin dal principio, hanno accolto
con favore i laboratori e ancora adesso li richiedono con insistenza.
I ragazzi della scuola secondaria di primo grado, invece, faticano a ritrovarsi
nella sezione ragazzi, probabilmente percepita più consona per
i piccoli e, per questo, disdegnano le animazioni offerte. Floriana Tardani,
insegnante di scuola dell’infanzia all’O. Marcoz ci ha detto
del laboratorio Piccolo blu e piccolo giallo: “Interessante.
I bambini hanno seguito con attenzione e piacere sia la lettura sia l'attività
sui colori primari e derivati. Molto motivati.”
L’evoluzione nel corso degli
anni
Dall'ampio menu, offerto nel corso degli anni, stralciamo
tre proposte attivate in diversi anni a dimostrazione della bontà
del progetto di promozione del libro e della lettura.
Nell'anno 2003-2004 abbiamo selezionato, tra le altre, una storia per
il secondo ciclo della scuola elementare intitolata Walter e la bacchetta
magica di Eric Houghton nella quale un bambino entra in biblioteca con
in mano una bacchetta ed ogni volta che tocca un libro, per magia, la
biblioteca si trasforma nell'ambiente descritto dal libro, dapprima una
giungla poi una spiaggia di pirati ed infine un oceano.
La storia ci è subito piaciuta perché prospettava il libro
come magico e capace di trasportarci in altri mondi. Alla lettura, che
prevedeva un minimo di teatralità, seguiva la scelta di un libro
da parte di ogni ragazzo con l'aiuto di una bacchetta magica e della conoscenza
della collocazione dei libri.
Nell'anno 2004-2005 abbiamo inserito tra le proposte anche un laboratorio
particolare intitolato “Un libro a sorpresa”. A differenza
degli altri, questo laboratorio non parte dalla lettura di un libro realmente
pubblicato, ma dal racconto di una storia inventata opportunamente da
noi.
“Un libro a sorpresa” è, infatti, un percorso narrativo,
rivolto alla scuola dell'infanzia, illustrante la giornata di compleanno
di Ruga, la tartaruga, che coinvolge tutti e cinque i sensi del bambino:
il tatto mentre tocca l'acqua con cui la tartaruga si lava, l'odorato
quando annusa la lettera profumata indirizzata a Ruga, la vista quando
osserva le azioni compiute dall'animatrice a nome dei personaggi della
storia, il gusto quando assaggia il fantastico succo preparato proprio
in occasione del compleanno e l'udito, naturalmente, mentre ascolta la
storia stessa o il libro letto all'interno della storia.
Infine, tra i laboratori di quest'anno, voglio evidenziare La coperta
della nonna di Penny Ives, una storia della memoria dove una nonna
racconta la sua esistenza attraverso una coperta speciale, una coperta
patchwork dove ogni pezzetto di stoffa proviene da vestiti diversi indossati
nei momenti importanti della sua vita: i giorni lontani della scuola,
il matrimonio, gli anni della guerra… Alla fine della lettura, durante
la quale vengono mostrati realmente i diversi pezzi di stoffa, i ragazzi
del secondo ciclo delle elementari traducono l'immaginario in opera creativa
realizzando la loro coperta patchwork attraverso un lavoro manuale di
intreccio con strisce di carta variamente colorata.
Questi i commenti di due alunni del plesso Quartiere Cogne della classe
dell’insegnante Loredana Rossi.
Christian: “È stato troppo bello quando il gatto è
diventato di tutti i colori e tutti lo prendevano in giro.”
Samira: “Sibilla aveva una casa tutta nera che a me non piaceva,
fortunatamente Sibilla l'ha colorata.”
Con questi laboratori abbiamo cercato di favorire l'incontro tra il testo
e il lettore. Abbiamo voluto far conoscere uno dei ruoli giocati dalla
biblioteca e speriamo di aver sviluppato una crescita culturale del bambino
soprattutto nella direzione di metterlo in grado di scegliere le proprie
letture e di gestire autonomamente le proprie aspirazioni culturali.
Per il futuro intendiamo proseguire sulla strada già intrapresa
di mediatori tra il libro e i bambini/ragazzi. Speriamo che l'impegno
speso per l'elaborazione e progettazione di strategie di promozione del
libro e della lettura continui ad essere apprezzato dal mondo della scuola
con il quale vogliamo ancora condividere momenti relazionali-affettivi-sociali
legati alla magia della lettura.
Stefanina Vigna
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