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Il quartiere e la meraviglia del reale
La vita di quartiere, con il suo perpetuarsi di gesti ed azioni ripetitive, ci spinge purtroppo a limitare la nostra percezione visiva del reale all’area del vissuto quotidiano. Sono indicativi in questo senso i racconti visivi dei nostri alunni dai quali emergono per lo più situazioni e oggetti tipici del vissuto urbano e raramente del circostante contesto ambientale ove il piccolo quartiere e la città che lo ospita si collocano. Si è cercato, nel caso qui descritto, di reagire a tale conformismo di stimoli esterni alzando lo sguardo e cercando un’angolazione visiva che non fosse ostacolata dalle palazzine, per scoprire che dalla nostra scuola si poteva assistere a spettacoli quotidiani dal forte impatto emotivo e cromatico.
La costante registrazione fotografica dell’Emilius e della Becca di Nona, in condizioni atmosferiche particolarmente suggestive, ha così permesso di arricchire le nostre giornate e di sviluppare un racconto che raccoglie i segmenti di immagini legate alle nostre distrazioni mattutine descritte, però, attraverso un linguaggio formale e cromatico non convenzionale ed intensamente espressivo.
Roberto Priod e gli alunni della scuola secondaria di primo grado
Quartiere Cogne di Aosta, classi II A e II B
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